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occhio secco - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

L’Occhio Secco è una patologia oculare molto fastidiosa e per molti versi persino invalidante. Lungi dall’essere una semplice sensazione lieve e transitoria di secchezza oculare, la Sindrome dell’Occhio Secco (spesso chiamata semplicemente Occhio Secco) ha la tendenza a cronicizzarsi e a rendere difficile anche lo svolgimento delle più banali attività quotidiane. Curarla in modo altalenante o peggio ancora decidere di non curarla affatto a quali esiti può condurre? Scopriamolo assieme.

Come si comporta l’Occhio Secco in assenza di trattamento appropriato

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia oculare caratterizzata da una scarsa e non adeguata lubrificazione della superficie oculare. Se le cause sono innumerevoli ed eterogenee, il quadro sintomatologico è più o meno sempre uguale: bruciore oculare, arrossamento, sensazione di marcata secchezza e al contempo iperlacrimazione, sensazione di sabbiolina o corpo estraneo.

I sintomi hanno un andamento altalenante

Elemento caratterizzante la Sindrome dell’Occhio Secco è il suo andamento altalenante e non costante nel tempo: periodi in cui i sintomi sono particolarmente presenti e insidiosi si alternano a periodi in cui tutto sommato chi è affetto dalla patologia ha la sensazione di essere “guarito”. Addirittura, chi non è del tutto consapevole di essere affetto dalla Sindrome dell’Occhio Secco, tende ad associare i sintomi, quando presenti, ad allergie stagionali o altre patologie non direttamente legate allo stato di salute della superficie oculare.

Va da sé che – per motivi di volta in volta differenti – capita spesso di non curare o trattare adeguatamente la sindrome come al contrario sarebbe necessario fare. Cosa accade dunque?

Cosa succede se non si cura l’Occhio Secco

Se non trattata adeguatamente, la patologia ha una tendenza alla progressiva cronicizzazione e recrudescenza. Questo significa che meno la si cura, e più questa si ripresenterà, sempre con maggiore frequenza e sempre in maniera più fastidiosa ed aggressiva. Più la si trascura, e più sarà poi difficile gestirla in futuro.

Alcuni consigli utili

Alla luce di quanto illustrato nei paragrafi precedenti, si consiglia di:

  • sottoporsi ad un controllo della salute oculare anche laddove si ritenga di essere affetti da un’allergia o altro disturbo: evitare l’autodiagnosi
  • curare la patologia secondo quanto indicato dallo specialista, con costanza e precisione
  • evitare di sospendere le cure non appena si sperimenti un miglioramento dei sintomi

Vuoi saperne di più?

Hai riscontrato la sintomatologia sopra descritta e vuoi sapere se si tratta di Sindrome dell’Occhio Secco? Prenota subito un controllo della salute oculare con uno specialista della Sindrome. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

occhio secco e vita sedentaria - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Le conseguenze della sedentarietà si misurano anche in termini di incidenza sempre maggiore di alcune patologie dello scheletro (derivanti da posture scorrette), dell’apparato visivo, ma anche di tutto l’organismo più in generale. E a proposito di salute oculare, alcuni ricercatori hanno indagato la correlazione esistente tra la Sindrome dell’Occhio Secco e gli stili di vita sedentaria. Vediamo cosa è emerso.

La vita sedentaria è fattore di rischio di diverse patologie

Condurre uno stile di vita sedentario e poco propenso all’attività motoria può pregiudicare lo stato di salute generale dell’organismo. Portando ad uno stato infiammatorio lieve ma costante e generalizzato, cioè una condizione di salute nella quale l’organismo è più vulnerabile ed esposto ad andare incontro a patologie cronico-degenerative e sistemiche. Tra queste, menzioniamo l’osteoporosi ma anche la Sindrome dell’Occhio Secco, solo per fare qualche esempio.

Se ad uno stile di vita prettamente sedentario aggiungiamo la propensione ad indulgere in stili alimentari poco virtuosi, abusando di cibi grassi, fritti, altamente calorici e industriali, il rischio è anche quello di sviluppare un’altra patologia sistemica tipica dei nostri tempi, ovvero il diabete di tipo 2.

Parlando di alimentazione, peraltro, si consideri che molti alimenti sono ricchi di vitamine, sali minerali, antiossidanti e acqua, tutti elementi fondamentali per il nostro benessere cellulare.

Qual è il legame tra sedentarietà e Sindrome dell’Occhio Secco?

Lo stato infiammatorio generalizzato innescato dalla sedentarietà può anche predisporre alla Sindrome dell’Occhio Secco. Per prevenire il disturbo, è utile bere molto, curare l’alimentazione prediligendo alimenti freschi e di stagione ed evitare fumo e alcol. Ma non solo: praticare un po’ di attività motoria durante la settimana favorisce la regressione dell’infiammazione e previene l’insorgenza di molte patologie, tra cui anche la secchezza oculare. Questo perché l’attività motoria assicura e promuove una buona ossigenazione dei tessuti, che è alla base del benessere e che contrasta l’insorgenza delle patologie tradizionalmente connesse alla produzione di radicali liberi ed al decadimento cellulare.

Alcuni consigli pratici da seguire per prevenire l’occhio secco

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia cronica foriera di sintomi fastidiosi spesso considerati, da chi ne è affetto, poco sopportabili e quasi invalidanti. Solo costanza ed impegno (assieme all’imprescindibile presenza di uno specialista) consentono poi di gestirla e curarla con efficacia. Ecco perché è bene prevenirla, ove possibile. Di seguito, alcuni consigli pratici per prevenire la Sindrome dell’Occhio Secco laddove si conduca uno stile di vita particolarmente sedentario:

  • interrompere la sedentarietà recandosi al lavoro in bicicletta, a piedi o facendo qualche esercizio durante le pause lavorative
  • fare una breve passeggiata dopo cena durante la buona stagione
  • alzarsi mezz’ora prima del solito per praticare un po’ di yoga
  • bere molto, soprattutto fuori dai pasti
  • prediligere pasti freschi preparati in casa
  • ridurre l’uso dei dispositivi elettronici quando non si è al lavoro

Correggere il proprio stile di vita non significa affrontare cambiamenti radicali. Piuttosto, si tratta di dedicare piccole attenzioni a se stessi, con l’obiettivo vivere meglio e più a lungo.

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Conduci uno stile di vita particolarmente sedentario e soffri occasionalmente di disturbi oculari? Potresti essere affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

 

 

occhio secco soluzioni - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia oculare fastidiosa, facilmente recidivante e spesso, per molti versi, invalidante. Venirne a capo non è semplice soprattutto se si pensa di potersi curare solamente quando i sintomi si manifestano in tutta la loro asprezza. Un approccio terapeutico superficiale o intermittente non ci aiuta ad eradicare la patologia ma, al contrario, ci porta a spendere tempo e denaro inutilmente. Ritrovandoci, in capo a poche settimane o a pochi mesi, a dover fare nuovamente i conti con i suoi sintomi. E spesso in uno stato emotivo di disillusione e scoramento. Finendo col pensare che chi è affetto dalla Sindrome dell’Occhio Secco deve un po’ farsene una ragione, e che le soluzioni non esistono. Nulla di più sbagliato. Un giusto approccio alla valutazione ed al trattamento della patologia riesce, al contrario, ad offrire risultati tangibili e soddisfacenti anche sul lungo periodo. Come? Scopriamolo subito assieme. 

Come curare l’Occhio Secco

Prima di lasciarsi andare all’infondata convinzione che la Sindrome dell’Occhio Secco sia una patologia tutto sommato non gestibile e non curabile efficacemente, conviene prendere atto di due osservazioni fondamentali. Che forse ci faranno cambiare prospettiva nell’approccio alla patologia.

E’ proprio il cambio di prospettiva che consente di vincere la battaglia con la Sindrome dell’Occhio Secco

1 – Parola d’ordine: diagnosi certa

La Sindrome dell’Occhio Secco va affrontata alla radice rivolgendosi ad uno specialista nella patologia. Con il solo aiuto del medico di famiglia o con l’acquisto di farmaci da banco si ottengono, il più delle volte, risultati blandi e del tutto temporanei. Il primo passo da compiere è quello di recarsi presso un centro specializzato, come il Centro Italiano Occhio Secco, e sottoporsi ad una visita specialistica. In sede di visita specialistica è possibile stabilire la diagnosi con precisione ed andare alla ricerca delle cause che hanno innescato la patologia.

Non tutti sanno, infatti, che le cause dell’Occhio Secco possono essere notevolmente differenti.

Il primo “segreto” per risolvere alla radice la Sindrome dell’Occhio Secco è conoscerne le cause. Solo uno specialista è in grado di stabilirle con certezza.

2 – Le terapie per l’Occhio Secco non sono tutte uguali

Un’altra considerazione fondamentale da fare per affrontare la patologia è quella relativa alle terapie. Il panorama dei trattamenti farmacologici o strumentali oggi esistenti è molto ampio. Andare per tentativi non serve a nulla, sia per ciò che concerne la scelta del trattamento da eseguire, sia per quanto riguarda i tempi di somministrazione.

L’aiuto di uno specialista è d’obbligo per due motivi:

  1. per individuare il trattamento o i trattamenti più indicati in accordo con le cause che hanno innescato la patologia
  2. per stabilire un protocollo di trattamento mirato ed opportunamente cadenzato, che dia al paziente indicazione precisa dei modi e dei tempi di somministrazione delle cure

Sbagliare la tipologia di trattamento o somministrare una cura in modo impreciso o altalenante rende vano l’impegno del paziente, dandogli la sensazione che per la Sindrome dell’Occhio Secco non vi sia soluzione alcuna.

Le ho provate tutte, ma…

Chi vive in uno stato di disillusione per il fatto di non essere riuscito a trattare con successo la patologia, con buona probabilità:

  1. non conosce la vera causa della patologia
  2. ha seguito un trattamento non idoneo per la patologia in accordo con le cause che l’hanno scatenata
  3. non ha seguito pedissequamente le indicazioni fornite dallo specialista (soprassedere rispetto ad un appuntamento per un trattamento o dimenticare di somministrare i farmaci prescritti pregiudica l’esito della cura)
  4. ha acquistato uno o più farmaci da banco o ha seguito una terapia solamente sulla base del passaparola (ciò che fa bene agli altri, non necessariamente fa bene anche a noi)

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Il Centro Italiano Occhio Secco si impegna quotidianamente nel seguire da vicino tante persone con la Sindrome dell’Occhio Secco. Per prenotare una visita o per maggiori informazioni, siamo a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

sintomi occhio secco - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio Secco è una vera e propria patologia. La secchezza oculare raramente è un disturbo isolato e temporaneo. La sua caratteristica è quella di rinnovarsi nel tempo, acutizzandosi e portando con sé una serie di altri disturbi poco graditi. Specie se il quadro clinico non è preso in esame da uno specialista e trattato di conseguenza. Ma quali sono i sintomi dell’occhio secco? Come riconoscerli?

Sintomi dell’Occhio Secco: quali sono?

Il primo, e naturalmente il più evidente tra i sintomi, è la secchezza oculare. Qualcuno potrà pensare che si tratti tutto sommato di un sintomo scontato. Ma non sempre è così. Al contrario, può capitare che l’Occhio Secco si manifesti attraverso una marcata ed abbondante iperlacrimazione. Questo accade perché l’impoverimento della componente lipidica del film lacrimale porta ad una prevalenza della parte acquosa. Che, rimasta priva del suo naturale sostegno, si disperde al di fuori dell’occhio.

Attenzione a non confondere i sintomi dell’occhio secco con quelli (molto simili) di tipo allergico

Tra gli altri sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco menzioniamo bruciore e arrossamento, ma anche prurito e sensazione di corpo estraneo. Chi sperimenta per la prima volta questo genere di sintomi spesso li confonde o li interpreta erroneamente come una possibile reazione allergica. Ma vi sono alcune differenze:

  1. nel caso di una reazione allergica, una volta trattata la sintomatologia e allontanato l’allergene, il sintomo non fa più ritorno;
  2. i farmaci da banco possono essere d’aiuto nel caso di una reazione allergica, mentre nel caso della Sindrome dell’Occhio Secco è possibile che inducano un inasprimento dei sintomi (specie se i farmaci sono acquistati senza il consiglio del medico);
  3. nel caso della Sindrome dell’Occhio Secco, i sintomi fanno ritorno periodicamente e talvolta inaspettatamente, diventando di fatto cronici e sempre più fastidiosi, ove non trattati.

Un altro sintomo dell’Occhio Secco da menzionare è la fotofobia. Chi è affetto dalla patologia soffre di un marcato fastidio nei confronti della luce intensa. Infine, un altro tra i più comuni sintomi dell’Occhio Secco è la difficoltà ad aprire gli occhi al mattino. Poiché la notte non si compie l’atto involontario di ammiccamento, l’occhio fatica ancor di più a mantenere la sua superficie idratata.

Abbiamo descritto i sintomi più comuni della Sindrome dell’Occhio Secco. Com’è facile notare, alcuni sono apparentemente banali e sicuramente tutti noi li abbiamo sperimentati almeno una volta nella vita. Tuttavia, è la loro presenza simultanea, in abbinamento alla loro recrudescenza nel tempo, a far assumere al quadro clinico i contorni di una vera e propria patologia.

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Se pensi di essere affetto da Sindrome dell’Occhio Secco, prenota una visita specialistica presso il Centro Italiano Occhio Secco. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

 

lacrime artificiali - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio Secco è molto diffusa. Le ragioni sono da individuare nella multifattorialità che ne determina la comparsa. Cause di tipo ambientale, ormonale, legate agli stili di vita, ai farmaci assunti, all’alimentazione… una moltitudine di ragioni che innesca una marcata – ma soprattutto cronica – secchezza oculare. La quale, accompagnata da altri sintomi, diviene ben presto poco tollerabile. In questo contesto le lacrime artificiali possono rivelarsi un valido aiuto per lenire i sintomi. Ma non tutti i prodotti sono uguali. E non sempre, da soli, sono sufficienti a gestire la Sindrome dell’Occhio Secco con successo.

Lacrime artificiali, un ottimo trattamento “di prima linea” per l’Occhio Secco

Come accennato in apertura, le lacrime artificiali sono particolarmente utili nell’aiutare lenire la sintomatologia tipica dell’Occhio Secco. Ma da sole non sono sempre risolutive. Non a caso, sono considerate un ottimo trattamento “di prima linea”, ma non come protagoniste di un percorso terapeutico capace di restituire il benessere oculare nel lungo periodo. La scienza medica ha messo a disposizione altri protocolli di trattamento da affiancare alle lacrime artificiali. Ci riferiamo ai farmaci per uso topico o sistemico, ma anche a innovative soluzioni come i trattamenti a base di luce pulsata. Naturalmente, è lo specialista di volta in volta a stabilire la terapia adeguata per ciascun paziente.

Essendo annoverate tra i farmaci da banco, le lacrime artificiali sono spesso acquistate ed usate senza prestare troppa attenzione ai modi ed ai tempi di somministrazione. Una scelta dettata comprensibilmente dall’insofferenza rispetto alla secchezza ed al bruciore oculare, ma che spesso può restituire un vero e proprio effetto boomerang, finendo con l’esacerbare la sintomatologia.

I vantaggi delle lacrime artificiali

I pazienti affetti da disturbi della superficie oculare o da Sindrome dell’Occhio Secco tendono ad auto somministrare volentieri le lacrime artificiali. D’altronde, si tratta di prodotti particolarmente vantaggiosi: l’applicazione topica è molto semplice, e dona uno stato di benessere decisamente rapido.

Prodotti a base acquosa o lipidica?

Ma veniamo ora al cuore del nostro argomento. Quali sono le lacrime artificiali maggiormente indicate per chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco? Ebbene, in commercio si trovano sia prodotti a base acquosa che prodotti a base lipidica. Come sappiamo, le nostre lacrime sono composte da una parte acquosa e una lipidica. Le due tipologie di lacrime artificiali che ci accingiamo ad illustrare sono concepite proprio per colmare la carenza di una o dell’altra componente.

Lacrime artificiali a base acquosa

Le lacrime artificiali a base acquosa sono spesso indicate dagli oftalmologi per chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. Questi prodotti, com’è facile intuire, aumentano l’idratazione della superficie oculare. La loro particolare formulazione – solitamente basata su macromolecole capaci di rendere il prodotto maggiormente viscoso – prolungano nel tempo la sensazione di rinnovata idratazione. Ma non solo: essendo così formulate, riescono altresì ad esercitare un’azione protettiva nei confronti della superficie oculare. Tra i principi attivi più comunemente presenti in questo genere di prodotti menzioniamo l’acido ialuronico, la gomma di xantano e altri.

Lacrime artificiali a base lipidica

Le lacrime artificiali a base lipidica (detta anche lipoidali) sono invece pensate per ripristinare la perdita di componente lipidica che, venendo meno, ha determinato un impoverimento della qualità complessiva del film lacrimale. Ripristinare la componente lipidica consente di ridurre, di conseguenza, anche l’evaporazione della parte acquosa delle lacrime. Addirittura, alcuni studi scientifici hanno evidenziato come il volume lacrimale complessivo tenda ad aumentare con la somministrazione di lacrime a base lipidica,

Quali scegliere dunque?

Gli oftalmologi e specialisti in Sindrome dell’Occhio Secco concordano sul fatto che il protocollo terapeutico ideale (sempre di prima linea, naturalmente) dovrebbe prevedere la somministrazione di entrambe le tipologie di lacrime artificiali. In questo modo si ottiene un miglioramento del quadro clinico del paziente affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. E anche, al contempo, un ritrovato benessere oculare del paziente.

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occhio secco e menopausa - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Con l’arrivo della menopausa, il corpo della donna va incontro ad una serie di cambiamenti anche di un certo rilievo. Un vero e proprio uragano di sintomi non sempre piacevoli, che investono spesso anche la sfera emotiva. Tra questi, sudorazione notturna, vampate di calore, palpitazioni, vertigini e molti altri. Anche l’apparato visivo è colpito dalle manifestazioni tipiche di questo periodo così delicato della vita della donna. Approfondiamo dunque il tema del rapporto esistente tra Occhio Secco e menopausa, e vediamo quali possono essere le strade da intraprendere per ritrovare il proprio benessere oculare. 

Climaterio e menopausa: cosa sono

Climaterio e menopausa sono i termini con i quali si indica l’insieme di manifestazioni fisiche ed emotive che conducono al termine del periodo fertile della donna. Nello specifico, il climaterio include 3 momenti, chiamati premenopausa, menopausa e postmenopausa. Durante la premenopausa cominciano a manifestarsi i primi sintomi che indicano che le ovaie stanno cominciando a cessare la loro funzionalità. La premenopausa può durare diversi anni. Ad essa fa seguito la menopausa, periodo durante il quale le mestruazioni scompaiono. A questo periodo fa seguito la post menopausa. Durante l’intero processo si verifica un progressivo calo di estrogeni nel sangue.

Occhio Secco e Menopausa: i sintomi

Durante la menopausa e la post menopausa la donna sperimenta alcuni sintomi da disidratazione. Si tratta di sintomi connessi al calo di estrogeni nel sangue. Tra questi menzioniamo la secchezza vaginale, la disidratazione cutanea e, non ultimo, la secchezza oculare. Anche gli occhi, infatti, risentono notevolmente delle modificazioni ormonali poste in essere da questo delicato periodo della sfera femminile. La letteratura scientifica ha posto in correlazione il calo di estrogeni alla cheratocongiuntivite secca, ovvero alla Sindrome dell’Occhio Secco. 

Il calo di estrogeni porta ad una evaporazione del film lacrimale con conseguente comparsa di un insieme di sintomi quali:

  • sensazione di secchezza oculare;
  • iperlacrimazione;
  • bruciore;
  • arrossamento;
  • sensazione di corpo estraneo;
  • fotofobia.

Alla lunga, e qualora non si intervenga, questi sintomi tendono a diventare cronici, innescando un vero e proprio circolo vizioso spesso esacerbato dall’uso non oculato dei farmaci da banco.

I farmaci da banco, gli idratanti oculari e le lacrime artificiali possono essere d’aiuto. Ma al fine di evitare uno sgradevole “effetto boomerang” vanno somministrati sempre dietro consiglio del proprio oculista e seguendo la posologia prescritta. 

Dott. Giuseppe di Meglio, Medico Oculista esperto in Sindrome dell’Occhio Secco presso il Centro Italiano Occhio Secco.

Possibilità di trattamento

E’ molto importante intervenire non appena i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco cominciano a manifestarsi. L’avanzare del tempo tende a peggiorare il quadro clinico e ad esporre l’occhio ad altri disturbi causati proprio dall’impoverimento del film lacrimale, come cheratiti e congiuntiviti.

Terapia sostitutiva ormonale

La Sindrome dell’Occhio Secco innescata dall’alterazione degli equilibri ormonali va trattata con le dovute attenzioni, rivolgendosi tanto al proprio ginecologo di fiducia, quanto al proprio oculista specializzato in secchezza oculare. Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato come la terapia sostitutiva ormonale possa essere d’aiuto nel migliorare il quadro clinico della Sindrome. Assumere estrogeni aiuta la produzione di lacrime ed è utile a controllare tutti gli altri sintomi tipici della patologia. Ma non solo: gli studiosi hanno sottolineato come anche i livelli di prolattina e di testosterone influiscano sull’alterazione del film lacrimale.

Colliri e farmaci per uso topico

Si consideri, peraltro, che oltre agli sbalzi ormonali, anche la riduzione di produzione di collagene e di acido ialuronico tipica dell’età avanzata può essere un fattore predisponente allo sviluppo della Sindrome dell’Occhio Secco. Oltre alla terapia sostitutiva ormonale, sarà dunque utile somministrare dei colliri a base di acido ialuronico. Chiedere consiglio allo specialista è d’obbligo.

Trattamento a base di luce pulsata per un beneficio sul lungo periodo

Infine, molto utili si sono rivelati i trattamenti a base di luce pulsata. I rimedi per uso topico sono efficaci ma che regalano una sensazione di benessere sul breve periodo. Al contrario, la luce pulsata è in grado di offrire uno stato di benessere oculare sul lungo periodo. Agendo sulle ghiandole di Meibomio, il trattamento con luce pulsata favorisce il ripristino del corretto equilibrio del film lacrimale, con particolare riferimento alle sue componenti lipidiche.

L’efficacia della luce pulsata è comprovata scientificamente. Oltre a ripristinare il corretto funzionamento delle ghiandole di Meibomio, regala una piacevole sensazione di comfort oculare e di benessere psicofisico ai pazienti che vi si sottopongono.

Dott. Giuseppe di Meglio, Medico Oculista esperto in Sindrome dell’Occhio Secco presso il Centro Italiano Occhio Secco.

Altri consigli utili sul tema occhio secco e menopausa

Si consiglia di seguire sempre con precisione le terapie prescritte dai propri medici avendo cura di rispettare i tempi di somministrazione così come i dosaggi. Evitare di abusare con il “fai da te”, cercare di limitare l’uso di lenti a contatto e bere molta acqua sono altresì di grande aiuto per migliorare il quadro clinico tipico della Sindrome dell’Occhio Secco. Ancora, si consiglia di riposare adeguatamente ed avere una dieta sana e varia, assumendo anche alimenti che contengono estrogeni naturali. Tra questi citiamo l’olio di oliva, le olive, le ciliegie, i broccoli, le uova, le cipolle rosse, i fagioli, il cavolfiore.

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occhio secco e vacanze - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Finalmente il conto alla rovescia per le vacanze estive è terminato e il giorno della partenza è imminente. Ci aspettano momenti di relax e divertimento, ma siamo consapevoli che la Sindrome dell’Occhio Secco potrebbe darci qualche fastidio. D’altronde, tra cambiamenti climatici e d’abitudini, i nostri occhi sono spesso i primi a farne le spese. Insomma, il binomio occhio secco e vacanze non è sempre dei più felici. Vediamo dunque qualche consiglio utile per partire in serenità mettendo in atto i giusti accorgimenti per prendersi cura del proprio benessere oculare anche lontano da casa. 

Prima di partire per le vacanze

Prima di partire per le vacanze estive si consiglia di consultare il proprio specialista. Sarà lui a suggerire, oltre alla terapia già in corso per il trattamento della Sindrome dell’Occhio Secco, qualche buon prodotto reidratante da viaggio. Abbinare alla terapia ordinaria già prescritta qualche prodotto che sia d’aiuto durante le vacanze è utile, ma è sempre meglio chiedere consiglio a chi ci ha in cura, al fine di evitare di innescare uno sgradito effetto boomerang. E di tornare a casa in preda ad una recrudescenza dei sintomi.

Come comportarsi durante il viaggio

I fastidi derivanti dal binomio occhio secco e vacanze cominciano già durante il tragitto verso la meta prescelta. Chi è affetto dalla Sindrome dell’Occhio Secco sa bene che bastano piccoli cambiamenti nella propria routine per innescare numerosi sintomi caratterizzanti la patologia ed il circolo vizioso che spesso ne consegue. Attenzione dunque a treni e aerei, all’interno dei quali l’aria condizionata non è modulabile secondo le nostre esigenze. All’interno delle cabine di questi mezzi di trasporto, l’aria è spesso secca e non è escluso che sia carica di polvere e pulviscolo. Il consiglio è quello di viaggiare con una mascherina per gli occhi sottomano se si tratta di spostamenti lunghi. Se invece si tratta di brevi tragitti, conviene tenere in borsa delle salviettine oculari ad azione detergente ed idratante e un collirio decongestionante monodose.

Piccoli accorgimenti una volta giunti presso il proprio alloggio

Una volta giunti a destinazione e preso possesso dell’alloggio, assicuratevi che questo sia ben pulito. Fate circolare l’aria e rimuovete tappeti e tessili non necessari. I tessili possono essere ricettacolo di particelle inquinanti e di polvere, spesso messi in circolo dai filtri dei sistemi di condizionamento. Se alloggiate in un albergo, chiedete che siano rimossi dalla vostra stanza. Se invece avete preso un appartamento in affitto, non dovrete far altro che spostarli, riponendoli in un armadio o una cassapanca. Abbiate cura di arieggiare gli ambienti ogni mattina, così da garantire un buon ricambio d’aria.

Occhio secco e vacanze: come comportarsi durante la permanenza presso la propria destinazione

Mare, montagna, lago, città d’arte? Ogni destinazione presenta le sue insidie. Se in spiaggia sabbia e vento possono essere particolarmente insidiosi per chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco, la città d’arte può presentare livelli di PM10 più alti di quelli a cui solitamente siamo esposti. Attenzione poi agli sbalzi termici, ai quali è facile esporsi se si esce nelle ore più calde della giornata. Si consiglia dunque di proteggere sempre gli occhi da vento, sole intenso, agenti inquinanti ed irritanti indossando degli occhiali da sole protettivi, e di assumere molti liquidi nell’arco della giornata, così da reidratare il corpo e l’apparato visivo in questi momenti così delicati.

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occhio secco luce blu - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

L’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Coronavirus ha portato con sé una serie di cambiamenti a livello di stili di vita e di abitudini quotidiane. La maggior parte degli studenti e dei lavoratori ha dovuto fare i conti con un incremento del numero di ore trascorse a video. E spesso a farne le spese sono stati proprio gli occhi. In particolare, nelle persone con Sindrome dell’Occhio Secco, l’aumento delle ore trascorse di fronte ai device elettronici si è rivelato molto insidioso. Non si dimentichi che la Sindrome non conosce età: anche i più piccoli o giovani si sono spesso trovati a fare i conti con una sintomatologia esacerbata dalle nuove abitudini di studio. Se già prima del lockdown i bambini trascorrevano troppo tempo a video, con l’avvento delle modalità didattiche a distanza il monte ore si è dilatato a dismisura. E molti adulti non sono stati da meno. Quanti di noi al termine di una lunga giornata di smartworking, si sono svagati sui social ed infine hanno guardato un programma in tv? O ancora, prima di dormire, hanno letto qualcosa su un comodo e-reader? Eppure, la luce blu non è la migliore amica dei nostri occhi. Quali sono dunque gli effetti della luce blu sulla Sindrome dell’Occhio Secco? E come cercare di porvi rimedio?

Cos’è la luce blu

Lo spettro luminoso si compone di un insieme di frequenze e di radiazioni differenti. Tutte assieme danno origine alla luce. In generale, possiamo distinguere tra radiazioni infrarosse e radiazioni ultraviolette. Queste ultime hanno un’ampia lunghezza d’onda e sono fredde, motivo per il quale riescono a penetrare in profondità nei nostri occhi (sino alla macula) e non innescano il riflesso automatico che porta al restringimento della pupilla. Le radiazioni ultraviolette, delle quali la luce blu fa parte, sono dunque presenti in natura. Ma non solo: anche le lampadine a led, a basso consumo e tutti i device elettronici emettono luce blu.

Perché la luce blu può causare o peggiorare i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco

Trascorrere lungo tempo di fronte agli schermi digitali porta ad una maggiore evaporazione del film lacrimale e ad una riduzione della frequenza di ammiccamento spontaneo. La minor frequenza di ammiccamento, in particolare, compromette la buona lubrificazione oculare. Di conseguenza, si tende a sperimentare una sensazione di affaticamento, ma spesso anche di bruciore, sensazione di corpo estraneo, arrossamento e talvolta anche dolore. A questi sintomi si possono aggiungere nausea, dolore cervicale, mal di testa, vertigini. Uno status che può peggiorare la sintomatologia di un paziente affetto da Sindrome dell’Occhio Secco o che, cronicizzandosi, può innescare la patologia ove non presente.

Una curiosità: alcune ricerche scientifiche hanno anche messo in correlazione il tempo eccessivo trascorso a video con un incremento della miopia in età evolutiva. Se a questa aggiungiamo una marcata secchezza oculare che può sfociare nella Sindrome dell’Occhio Secco, ed altre patologie oculari tipicamente pediatriche (ambliopia, strabismo), è evidente che è responsabilità dei genitori occuparsi attentamente della salute degli occhi dei piccoli di casa.

Come limitare i danni causati dall’eccessivo tempo trascorso a video

Si consiglia di fare pause frequenti, alzandosi dalla propria postazione ogni venti minuti circa, e di volgere lo sguardo alla finestra. Guardare lontano ha un effetto riposante sull’occhio e lo riporta ad un tipo di visione differente sia per quanto riguarda le distanze, sia per ciò che concerne il tipo di luce e di colori. Ancora, è sconsigliabile usare in modo prolungato le lenti a contatto in occasione di sessioni di lavoro o di studio a video. I portatori di lenti a contatto potranno riservarne l’uso per le occasioni di svago e per il fine settimana, prediligendo invece gli occhiali da vista durante lo smart working o la didattica a distanza. Ancora, conviene tenere sempre sottomano un buon lubrificante oculare e qualche salviettina igienizzante per uso oftalmico. Non si dimentichi poi di bere molto, perché la lubrificazione oculare dipende anche dalla quantità di acqua che ingeriamo nel corso della giornata. Infine, si consiglia di consultare sempre il proprio oculista, e di prenotare una visita specialistica per l’Occhio Secco laddove si sperimenti una sintomatologia oculare irritativa persistente.

Vuoi saperne di più?

Se trascorri molte ore a video e talvolta sperimenti i sintomi sopra descritti, non dimenticare di chiedere il parere di uno specialista. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

La buona salute si conquista (e si conserva) a partire dalla buona tavola. Mangiare bene e mangiare sano è, difatti, uno dei piccoli grandi segreti per aiutare il nostro organismo a mantenersi efficiente, nutrito ed idratato. Ed in questo, gli occhi non sono da meno. In particolare, vi sono alcune patologie oculari la cui comparsa può essere prevenuta o ritardata anche grazie ad uno stile di vita sano e virtuoso. Tra queste, la Sindrome dell’Occhio Secco. Vediamo dunque come l’alimentazione può aiutare chi è affetto da questa patologia. 

Occhio secco e alimentazione: l’importanza delle vitamine

Le vitamine rivestono un ruolo di primo piano nel mantenimento di una buona lubrificazione oculare. L’occhio secco si contrasta dunque anche con l’alimentazione, introducendo nella dieta tante vitamine e microelementi preziosi. 

Di particolare importanza è la vitamina A, fondamentale per preservare la buona salute ed il corretto funzionamento proprio delle strutture oculari, oltre che a garantire il mantenimento della giusta idratazione. Una carenza di vitamina A può condurre infatti ad una secchezza generalizzata. Questa secchezza non interessa solamente l’apparato visivo, ma anche la pelle e le mucose respiratorie.

La vitamina B6 ha il ruolo di trasportare la vitamina A e di favorire la sintesi dell’emoglobina nel sangue. A sua volta, l’emoglobina è fondamentale per favorire una buona ossigenazione dei tessuti.

Ancora, per mantenere l’occhio ben lubrificato ed idratato, l’organismo ha bisogno di un buon apporto di vitamina C e di potassio. La vitamina C esercita una funzione protettiva della superficie oculare nei confronti delle radiazioni ultraviolette e di potenziali danni causati da agenti fisici e chimici (sole, vento, inquinamento). Secondo quanto riportato da una ricerca scientifica, le persone affette da diabete mellito sono maggiormente esposte al rischio di sviluppare una secchezza oculare cronica in virtù della carenza di vitamina C (acido ascorbico) che li contraddistingue. Per quanto riguarda il potassio, invece, esso si comporta come antagonista del sodio, andando dunque a regolare l’equilibrio tra fluidi presenti dentro e fuori le cellule e rivestendo al contempo un ruolo essenziale nel mantenimento di una buona idratazione generale del nostro organismo.

Infine, anche lo zinco aiuta a mantenere una buona idratazione di tutto l’organismo, con effetti tangibili tanto a livello di funzionalità dei sistemi ed apparati che lo compongono, quanto a livello di salute della pelle e degli annessi cutanei.

Quali alimenti contengono le vitamine e gli elementi nutritivi sopra elencati?

  • Vitamina A: si trova nella frutta e verdura di colore giallo, arancio, rosso e nella verdura a foglia;
  • Vitamina B6: presente nelle farine integrali, in banane, frutta secca, lievito di birra e riso;
  • Vitamina C: ne sono abbondanti agrumi, kiwi, fragole, peperoni, broccoli, lattuga;
  • Potassio: comunemente abbondante in patate, banane, albicocche, soia, vegetali verdi e cereali integrali.
  • Zinco: nei cereali integrali e nei legumi.

Il consiglio è quello di mettere in tavola una buona varietà di alimenti nell’arco della settimana, senza eccedere nelle dosi e prediligendo sempre frutta e verdura di stagione. Al contrario, è bene limitare l’assunzione di cibi particolarmente grassi che possono indurre un’ipercolesterolemia. Tra questi, le carni rosse, gli insaccati ed i formaggi, che non è necessario bandire del tutto, ma assumere con moderazione. Banditi saranno invece il fumo e, se possibile, l’alcol.

Leggi anche: 5 consigli per combattere la sindrome dell’occhio secco a tavola 

Last but not least: l’acqua

Al fine di aiutarci a contrastare l’occhio secco con l’alimentazione, non si dimentichi poi di bere molta acqua. Può sembrare una banalità, ma uno dei segreti per ritardare o prevenire la comparsa e l’avanzamento di molte patologie oculari è quello di bere molta acqua. Introdurre almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno aiuta a mantenere il corpo ben idratato. In più, favorisce il buon andamento di innumerevoli funzioni dalle quali dipende direttamente il nostro benessere.

Idratazione ed alimentazione contro occhio secco: basteranno?

Un buon livello d’idratazione ed un’alimentazione corretta, sana ed opportunamente varia possono rivelarsi di grande aiuto nel combattere e migliorare anche sensibilmente l’insieme dei sintomi posti in essere dalla Sindrome dell’Occhio Secco. Tuttavia, non si dimentichi che l’occhio secco è una patologia oculare vera e propria che può avere innumerevoli cause: in quanto tale, dev’essere presa in carico e trattata opportunamente da uno specialista.

Vuoi saperne di più?

Se soffri di secchezza oculare cronica, metti in pratica i consigli sopra descritti e non dimenticare di chiedere il parere di uno specialista. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

 

 

occhio secco estate - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Non c’è stagione in cui chi soffre di Occhio Secco non si trovi a soffrire i sintomi della patologia. E le cause abbondano: il cambio di stagione, le temperature eccessive (troppo alte o troppo basse), il vento, la qualità dell’aria, gli allergeni, la menopausa. Anche in estate. E allora vediamo 5 consigli utili per fronteggiare i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco in estate e per godersi la stagione più bella dell’anno senza pensieri. 

1 – Non esagerare con l’aria condizionata

Specie durante le settimane più afose dell’anno, il condizionatore può essere molto utile a farci soffrire meno il caldo e ad aiutarci a riposare meglio di notte. Tuttavia, se soffrite di Sindrome dell’Occhio Secco, vi consigliamo di non esagerare. L’aria emessa dal condizionatore è particolarmente secca e può peggiorare la sintomatologia. Il consiglio è quello di usarla con moderazione e di tenere sempre ben puliti i filtri del condizionatore. Lo stesso discorso vale anche per l’interno dell’abitacolo della vostra automobile.

2 – Indossare sempre gli occhiali da sole

Gli occhiali da sole sono un accessorio prezioso per difendere i nostri occhi dai raggi UV e dalle aggressioni esterne. Sono anche piacevoli da indossare, dal momento che il mercato della moda oggi ci consente di sceglierli nei modelli, nelle forme e nei materiali che più ci piacciono. Se soffrite di Sindrome dell’Occhio Secco, abbiate cura di indossare gli occhiali da sole con una certa costanza. Gli occhiali da sole si interpongono tra gli occhi e l’esterno, come se fossero uno schermo protettivo. Sono l’ideale, dunque, per controllare meglio i sintomi della Sindrome quando si è fuori casa.

3 – Consumare molta frutta e verdura

Frutta e verdura in estate abbondano. Fate in modo che abbondino anche sulla vostra tavola, e consumatene quanta più possibile specie nei mesi più caldi. Per la ricchezza di acqua e vitamine, la frutta e la verdura sono particolarmente consigliate a chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco. Un modo saporito e naturale per idratare e nutrire anche gli occhi in una stagione così delicata come l’estate.

4 – In viaggio, tenere sempre una mascherina in borsa

La Sindrome dell’Occhio Secco in estate può essere davvero fastidiosa. Quando si viaggia si è portati ad affrontare, nell’arco della stessa giornata, diversi cambiamenti in fatto di clima, temperatura, qualità dell’aria, altitudine. Gli occhi di chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco temono molto questi cambiamenti. E allora, perché non tenere sempre sottomano una mascherina? Tornerà utile in aereo o in treno, ma anche nelle camere d’albergo, spesso climatizzate e dotate di un’aria poco idonea per chi soffre di questa patologia.

5 – In viaggio, tenere sempre delle salviettine oftalmiche o un buon collirio in borsa

Anche le salviettine oftalmiche o un buon collirio idratante possono rivelarsi un’arma davvero utile in caso di difficoltà od aumento dei sintomi. Teneteli a portata di mano, nella vostra borsa mare. Vi saranno utili nei giorni ventosi e quando vola un po’ di sabbia, per esempio. Analogamente, se la vostra estate prevede una visita ad una grande città d’arte, la presenza di particelle inquinanti o di un clima semplicemente differente da quello al quale siete abituati, potrebbe innescare i sintomi tipici della patologia. Rinfrescare e lenire gli occhi con un prodotto mirato sarà allora cosa gradita.