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lubrificare occhio in modo naturale - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Lubrificare l’occhio in maniera naturale puo’ essere utile nel quotidiano per donare sollievo in presenza di affaticamento e secchezza oculare. Tenere sottomano un buon lubrificante – specie durante lo studio o il lavoro – ci aiuta ad alleviare la sensazione di stress oculare, di bruciore e di stanchezza. Tuttavia, è sempre bene tenere a mente qualche consiglio e usare qualche cautela. E allora, conosciamo più da vicino le soluzioni che madre natura ci offre per lubrificare gli occhi, in che modo e fino a che punto possono essere utili, e quando prestare attenzione.

Quali sono i lubrificanti oculari naturali presenti in colliri, salviette umettanti o altri prodotti da banco

  • L’eufrasia, o erba degli occhi: l’eufrasia è una pianta officinale molto nota. Si tratta di una piccola pianta erbacea, spesso chiamata anche “erba degli occhi” in virtù delle sue presunte proprietà lenitive e curative dell’apparato visivo. La medicina popolare la vede tradizionalmente impiegata contro diversi disturbi oculari: dalle congiuntiviti alle infiammazioni oculari, sino all’affaticamento e alla secchezza oculare.
  • L’amamelide, fonte naturale di tannini l’amamelide, conosciuta scientificamente come Hamamelis virginiana, è una pianta utilizzata da secoli per le sue proprietà medicinali. Tra i suoi numerosi benefici, l’amamelide è particolarmente apprezzata per il supporto che offre alle strutture oculari. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, questa pianta può contribuire a ridurre il rossore e l’irritazione degli occhi, fornendo sollievo in caso di congiuntivite, secchezza oculare o affaticamento oculare. Inoltre, l’amamelide contiene tannini che possono aiutare a stringere i vasi sanguigni, riducendo così la comparsa di occhiaie e gonfiori intorno agli occhi. Svolge dunque una blanda ma gradevole azione estetica, esercitando la sua azione lenitiva anche nell’area perioculare.
  • La malva, fonte naturale di mucillagini: la malva è una pianta conosciuta per le sue proprietà lenitive e idratanti, che possono essere benefiche anche per favorire l’idratazione degli occhi. Grazie alla presenza di mucillagini, sostanze gelatinose che si trovano nelle sue foglie e nei suoi fiori, la malva può formare uno strato protettivo che aiuta a trattenere l’umidità e a prevenire l’evaporazione eccessiva delle lacrime. Questo può essere particolarmente utile per chi soffre di secchezza oculare (si pensi a chi trascorre molto tempo negli uffici, in ambienti dotati di impianti di condizionameno o riscaldamento, o laddove non ci sia un buon ricambio d’aria).
  • La camomilla, il rimedio della nonna per eccellenza: la camomilla è una piantina selvatica dai bellissimi fiorellini gialli: è molto nota per le sue proprietà calmanti e lenitive, ed è altresì un prezioso rimedio per le irritazioni oculari. Oltre ai prodotti da banco di natura officinale spesso acquistabili liberamente in farmacia o in erboristeria, la camomilla è spesso utilizzata sotto forma di infusi o decotti casalinghi. Un batuffolo di ovatta o una garzina imbevuta di camomilla (non zuccherata) può essere utile per lenire l’irritazione e l’affaticamento degli occhi e restituire una sensazione di comfort e idratazione.

Come lubrificare l’occhio attraverso l’alimentazione

  • L’acqua: l’acqua, ça va sans dire, è un eccellente lubrificante naturale. Bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, non solo ai pasti, ma durante tutto l’arco della giornata, aiuta l’intero organismo a stare meglio ed a svolgere in maniera ottimale tutte le sue funzioni. Bere molto aiuta a compensare la dispersione di liquidi che in estate si verifica a seguito della sudorazione: al contrario, in inverno anche i sistemi di riscaldamento domestico contribuiscono a disidratare l’organismo. Bere molto influenza positivamente anche gli annessi cutanei. E, non ultimo, l’apparato visivo: poiché le lacrime sono composte un buona parte di acqua, se l’organismo è poco idratato, ne risentirà anche la superficie oculare. Si raccomanda, naturalmente, di evitare bibite zuccherate e dolcificate.
  • Il retinolo: il retinolo svolge un ruolo cruciale nella salute degli occhi, proteggendo la retina così come la superficie oculare. Per quanto riguarda quest’ultima, la vitamina A  aiuta a preservare il benessere della cornea e della congiuntiva e promuove un’adeguata produzione di film lacrimale. Pertanto, l’integrazione con retinolo (o vitamina A) può essere utile nel trattamento della secchezza oculare, aiutando a migliorare la qualità del film lacrimale, andando a lubrificare l’occhio. Il retinolo o vitamina A si trova nel fegato, nel latte e derivati, nelle uova e in tutti gli ortaggi di colore rosso.
  • Gli omega 3 e l’olio di semi di lino: gli acidi grassi omega-3 abbondano in alimenti come pesce grasso, i semi di lino e la frutta secca. Si ritiene che gli omega-3 possano contribuire alla produzione di oli essenziali per il film lacrimale, migliorando così la lubrificazione degli occhi e riducendo l’irritazione e l’affaticamento. Alcune ricerche scientifiche suggeriscono che l’integrazione con omega-3 potrebbe essere utile per lubrificare l’occhio e alleviare i sintomi di alcune condizioni oculari come la Sindrome dell’Occhio Secco. L’olio di semi di lino è ricco di acidi grassi omega-3, noti per le loro proprietà benefiche per la salute degli occhi. Grazie alla sua composizione di acido alfa-linolenico (ALA), (un tipo di omega-3), l’olio di semi di lino può aiutare a migliorare la lubrificazione degli occhi, riducendo così i sintomi di secchezza oculare e irritazione. Gli acidi grassi omega-3 presenti nell’olio di semi di lino contribuiscono alla produzione di componenti essenziali del film lacrimale, che è fondamentale per mantenere la superficie degli occhi umida e protetta. L’olio di semi di lino si acquista nei negozi più forniti, e si può assumere da solo o come condimento di insalate, verdura cotta, zuppe, minestroni o vellutate.

Leggi anche: Occhio Secco e alimentazione, 5 consigli utili

Lubrificare l’occhio in maniera naturale: vantaggi e limiti

I colliri a base di principi attivi officinali, così come le salviette oftalmiche umettanti, offrono alcuni indubbi vantaggi:

  • sono prodotti pratici da tenere sempre sottomano
  • offrono un benessere immediato
  • non necessitano di prescrizione medica
  • sono generalmente ben tollerati

Al contempo, però, possono rivelarsi controproducenti. Vediamo di seguito in quali casi:

  • nonostante non richiedano prescrizione medica, abusare di questi prodotti senza avere la certezza della causa del proprio disturbo, può dare adito a spiacevoli fenomeni di esacerbazione e recrudescenza. In altre parole, il disturbo continua a ripresentarsi e tende a peggiorare. Questo accade tipicamente nella Sindrome dell’Occhio Secco, che si presenta tipicamente con sintomi simili a quelli di una banale allergia, ma che sul lungo periodo tende a ripresentarsi sempre più spesso e con sintomi di volta in volta più marcati
  • non sempre questi prodotti sono ben tollerati: si consiglia di verificare l’INCI del prodotto prima di farne uso. Possono capitare fenomeni di ipersensibilità ai principi attivi
  • durante il delicato periodo della gravidanza e dell’allattamento, si consiglia di chiedere parere medico anche relativamente ai prodotti di natura officinale. Se è vero che in gravidanza è generalmente sconsigliato abusare di farmaci, è altrettanto vero che alcune erbe officinali sono sconsigliate durante la gestazione e dopo.

Il consiglio dell’oculista

Anche quello che a noi può sembrare un disturbo oculare banale, passeggero e di poca importanza, in realtà può essere un primo segnale di un disturbo oculare più complesso, o di una patologia. La Sindrome dell’Occhio Secco, per fare un esempio, ha precisamente questa caratteristica: quella di apparire meno complessa di quanto in realtà non sia. Evitare l’autodiagnosi o la somministrazione affrettata di prodotti da banco per lubrificare l’occhio o lenire altre tipologie di sintomi, è sempre la scelta migliore. Inoltre, non sempre ciò che ci regala un momento di benessere, è in grado di risolvere il disturbo alla radice. Si consiglia, al contrario, di chiedere sempre consiglio al medico, e di andare prima di tutto a fondo delle cause che hanno scatenato il sintomo.

Terapia con luce pulsata per il trattamento della secchezza oculare

Un rimedio interessante non basato sull’uso di farmaci è sicuramente il trattamento con luce pulsata. Anzichè investire piccole ma continue somme di denaro in colliri che regalano un benessere transitorio, può rivelarsi interessante individuare un protocollo di trattamento più incisivo e specifico. Capace di dare risultati positivi maggiormente durevoli nel tempo.

Le sedute di trattamento con luce pulsata per la Sindrome dell’Occhio Secco restituiscono una sensazione di benessere oculare particolarmente gradita a chi vi si sottopone. Sono l’ideale per promuovere il ripristino della corretta lubrificazione oculare e pertanto si rivelano efficaci nel tempo. Naturalmente, sta allo specialista – al termine di una visita specialistica accurata ed approfondita – confermare o meno l’idoneità del paziente al trattamento. In caso contrario, potrà suggerire altri protocolli terapeutici maggiormente mirati.

Vuoi saperne di più?

Prenota subito un controllo della salute oculare con uno specialista della Sindrome dell’Occhio Secco. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

occhio secco - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

L’Occhio Secco è una patologia oculare molto fastidiosa e per molti versi persino invalidante. Lungi dall’essere una semplice sensazione lieve e transitoria di secchezza oculare, la Sindrome dell’Occhio Secco (spesso chiamata semplicemente Occhio Secco) ha la tendenza a cronicizzarsi e a rendere difficile anche lo svolgimento delle più banali attività quotidiane. Curarla in modo altalenante o peggio ancora decidere di non curarla affatto a quali esiti può condurre? Scopriamolo assieme.

Come si comporta l’Occhio Secco in assenza di trattamento appropriato

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia oculare caratterizzata da una scarsa e non adeguata lubrificazione della superficie oculare. Se le cause sono innumerevoli ed eterogenee, il quadro sintomatologico è più o meno sempre uguale: bruciore oculare, arrossamento, sensazione di marcata secchezza e al contempo iperlacrimazione, sensazione di sabbiolina o corpo estraneo.

I sintomi hanno un andamento altalenante

Elemento caratterizzante la Sindrome dell’Occhio Secco è il suo andamento altalenante e non costante nel tempo: periodi in cui i sintomi sono particolarmente presenti e insidiosi si alternano a periodi in cui tutto sommato chi è affetto dalla patologia ha la sensazione di essere “guarito”. Addirittura, chi non è del tutto consapevole di essere affetto dalla Sindrome dell’Occhio Secco, tende ad associare i sintomi, quando presenti, ad allergie stagionali o altre patologie non direttamente legate allo stato di salute della superficie oculare.

Va da sé che – per motivi di volta in volta differenti – capita spesso di non curare o trattare adeguatamente la sindrome come al contrario sarebbe necessario fare. Cosa accade dunque?

Cosa succede se non si cura l’Occhio Secco

Se non trattata adeguatamente, la patologia ha una tendenza alla progressiva cronicizzazione e recrudescenza. Questo significa che meno la si cura, e più questa si ripresenterà, sempre con maggiore frequenza e sempre in maniera più fastidiosa ed aggressiva. Più la si trascura, e più sarà poi difficile gestirla in futuro.

Alcuni consigli utili

Alla luce di quanto illustrato nei paragrafi precedenti, si consiglia di:

  • sottoporsi ad un controllo della salute oculare anche laddove si ritenga di essere affetti da un’allergia o altro disturbo: evitare l’autodiagnosi
  • curare la patologia secondo quanto indicato dallo specialista, con costanza e precisione
  • evitare di sospendere le cure non appena si sperimenti un miglioramento dei sintomi

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Hai riscontrato la sintomatologia sopra descritta e vuoi sapere se si tratta di Sindrome dell’Occhio Secco? Prenota subito un controllo della salute oculare con uno specialista della Sindrome. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

luce pulsata - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Il trattamento con luce pulsata è il trattamento d’elezione per la Sindrome dell’Occhio Secco causata da ostruzione delle ghiandole di Meibomio. In cosa consiste il trattamento? Qual è la sua durata? Dove eseguirlo? Rispondiamo ad alcune domande tra le più frequenti sul tema. 

Cosa sono le ghiandole di Meibomio?

Le ghiandole di Meibomio sono situate sul bordo palpebrale e garantiscono l’equilibrio lipidico delle lacrime. Come sappiamo, le lacrime sono composte di una parte lipidica e di una parte acquosa, in un perfetto equilibrio concepito da madre natura per preservare il giusto grado di umidità e idratazione sulla superficie oculare.

Cosa succede quando le ghiandole si ostruiscono? E perché questo accade?

Quando le ghiandole si ostruiscono, la loro efficienza viene meno: di conseguenza la superficie oculare non è più protetta opportunamente dal film lacrimale. Uno squilibrio che a lungo andare si traduce in una vera e propria patologia, la Sindrome dell’Occhio Secco. L’ostruzione delle ghiandole di Meibomio non è l’unica causa della sindrome, ma è una delle più frequenti. La causa può essere una scorretta igiene oculare (specie per chi usa il make up), ma anche un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi e zuccheri, una patologia del tratto gastrointestinale, oppure la mancata o scorretta correzione dei difetti visivi. Tra i percorsi terapeutici maggiormente efficaci sul lungo periodo per questa casistica, spicca la luce pulsata. Vediamo subito in cosa consiste il trattamento e che benefici apporta.

Luce pulsata per Sindrome dell’Occhio Secco causata da ostruzione delle ghiandole di Meibomio

A seguito di una visita specialistica per l’Occhio Secco vi è stata diagnosticata una Sindrome dell’Occhio Secco causata da Meibomite. Occorre, ora, agire con tempestività, senza disperdere tempo ed energie in cure meno risolutive che anzi, talvolta, riescono persino ad indurre una recrudescenza della patologia. La luce pulsata è approdata in medicina dapprima in dermatologia, e in seguito in oftalmologia. Qui, si è subito affermata come trattamento d’elezione di questo tipo di Sindrome dell’Occhio Secco.

Che cos’è la luce pulsata

La terapia si basa sulla somministrazione di impulsi luminosi e termici al contempo – naturalmente non dannosi per l’occhio – ma al contrario capaci di stimolare la ripresa del normale funzionamento delle ghiandole di Meibomio. Il trattamento sblocca le ghiandole e ne promuove la ripresa naturale dell’attività, favorendo una maggiore secrezione di quel film lacrimale che non solo ripristina la corretta idratazione oculare, ma anche, grazie alla componente lipidica presente nelle lacrime, contrasta l’evaporazione della parte acquosa e il ritorno della secchezza.

Quante sedute di luce pulsata è necessario eseguire per trarre beneficio dal trattamento?

Le sedute di trattamento con luce pulsata non sono per nulla fastidiose ed anzi regalano una piacevole sensazione di benessere e di sollievo nel paziente che vi si sottopone. Il protocollo prevede 2 sedute nell’arco di 15 giorni, con una terza seduta se ritenuta necessaria dall’oculista. Le sedute, opportunamente cadenzate, si articolano in due fasi: la prima, volta a sbloccare e stimolare le ghiandole di Meibomio, e la seconda, che incrementa e stabilizza la produzione e la distribuzione della componente lipidica del film lacrimale.

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Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

 

 

occhio secco e sonno - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Occhio secco e sonno, esiste un legame? Come abbiamo avuto più volte occasione di ripetere sulle pagine di questo magazine, la Sindrome dell’Occhio Secco può influire notevolmente sulla qualità di vita di chi ne è affetto. I sintomi che tipicamente accompagnano la patologia possono, infatti, complicare lo svolgimento di molte attività, sia sul lavoro che per quanto riguarda la vita sociale, gli hobby e il tempo libero. Ma la sindrome non si manifesta solamente durante il giorno: diversi team di ricercatori hanno infatti indagato il legame che sussiste tra Sindrome dell’Occhio Secco e riposo notturno.

Sindrome dell’Occhio Secco e sonno, qual è il legame

Le ricerche scientifiche condotte per valutare il legame tra Sindrome dell’Occhio Secco e sonno hanno consentito di stabilire che si tratta di un legame bidirezionale. O meglio, di un vero e proprio circolo vizioso. Infatti, se i disturbi del sonno influenzano il benessere oculare, si può dire anche l’esatto contrario. Ovvero, che i disturbi oculari (secchezza, bruciore, sensazione di corpo estraneo) pregiudicano la qualità del sonno.

Cosa dice la scienza

Cominciamo subito da un dato: i pazienti affetti da Sindrome dell’Occhio Secco dormono meno. E non solo: i disturbi del sonno affliggono i pazienti con Occhio Secco dal 15% al 64% in più rispetto a chi non ce l’ha. Una percentuale decisamente elevata che ci fa subito comprendere come sia stretto il legame tra Occhio Secco e sonno.

La durata minore del sonno pregiudica a sua volta la qualità del sonno. Si dorme poco e male, insomma. Di conseguenza, spesso durante il giorno si sperimentano sonnolenza, irritabilità, difficoltà nel porre la giusta attenzione nelle varie attività quotidiane.

Gli scienziati hanno indagato anche i cambiamenti nella qualità e quantità del film lacrimale nei soggetti affetti da un’alterazione dei corretti cicli di sonno e veglia.

Effettivamente, dati alla mano, una scarsa qualità del sonno si riflette negativamente su più fronti

  • pregiudica l’efficienza del sistema immunitario
  • aumenta la sensibilità al dolore
  • può peggiorare il quadro della sintomatologia della Sindrome dell’Occhio Secco

Ma non solo. Possono entrare in gioco anche altre patologie, a loro volta causate oppure esacerbate dal circolo vizioso che alimenta una inadeguata qualità del sonno ed i sintomi tipici correlati alla secchezza oculare.

Tra queste patologie menzioniamo dunque la Sindrome di Sjogren, ma anche disturbi dell’umore, ansia e depressione. Da non trascurare, infine, i disturbi che interessano il sistema cardiocircolatorio, spesso legati a una qualità del sonno non ottimale.

Prendersi cura della propria salute oculare per interrompere il circolo vizioso

Alla luce di quanto descritto sopra, è facile comprendere l’importanza di prendersi cura della propria salute oculare. La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia che forse più di molte altre tende a cronicizzarsi. Recarsi presso uno specialista in materia è fondamentale per predisporre un percorso di cura mirato e personalizzato.

Curare la sindrome dell’Occhio Secco per dormire meglio

Oggi le cure per la Sindrome dell’Occhio Secco sono innumerevoli. Si va dalle lacrime artificiali sino a protocolli di cura che vedono l’impiego di tecnologie di ultima generazione, come la luce pulsata. In ogni caso, e qualunque sia la causa che ha innescato la sindrome, è fondamentale strutturare un piano terapeutico personalizzato ed orientato a raggiungere un risultato di benessere oculare che perduri nel tempo.

In questo modo sarà anche possibile cominciare a riposare meglio e disinnescare il circolo vizioso che tiene strettamente legati secchezza oculare ed una compromessa qualità del sonno.

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Chiamaci: siamo a tua disposizione da lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970 o scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

 

secchezza oculare tre rimedi - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Com’è noto, la Sindrome dell’Occhio Secco è stata spesso sottovalutata e confusa con un disturbo passeggero. Qualcosa di gestibile in modo autonomo con qualche farmaco da banco. Nel tempo, però, si è compreso che quella secchezza oculare transitoria e passeggera, in realtà potrebbe essere qualcosa di ben più complesso ed insidioso. Che va valutato ed affrontato con l’aiuto di uno specialista.

Il panorama delle terapie per la secchezza oculare cronica e patologica – ovvero la Sindrome dell’Occhio Secco – è molto vasto. Le diverse opportunità di trattamento dipendono dalle cause  della patologia. Sta dunque allo specialista indicare l’iter terapeutico più corretto per ciascun caso. Insomma, se la sintomatologia può sembrare sempre più o meno uguale, non possiamo dire lo stesso delle cause che risiedono a monte e dei percorsi terapeutici da intraprendere. Detto questo, elenchiamo a titolo informativo alcune tra le terapie maggiormente in uso per la cura della Sindrome dell’Occhio Secco.

Secchezza oculare cronica: terapia farmacologica

La terapia farmacologica è molto in uso per il trattamento della secchezza oculare cronica. Si tratta per lo più di farmaci anti infiammatori da assumere per via orale o da somministrare in modalità topica. I principi attivi sono differenti. La ricerca scientifica non cessa di indagare la correlazione tra ciascuno di essi ed i possibili effetti benefici a livello di qualità del film lacrimale e di benessere della superficie oculare. Molto incoraggianti sono i risultati restituiti dalla terapia con anti infiammatori su base ormonale. Ottimi riscontri provengono anche dai colliri arricchiti con trealosio, dei quali abbiamo già avuto modo di parlare in questo magazine.

La pulsazione termica con Lipiflow

La pulsazione termica è un trattamento altamente efficace per secchezza oculare e Sindrome dell’Occhio Secco causate da Meibomite. Laddove le ghiandole di Meibomio non riescano a svolgere la loro funzione correttamente e vadano incontro ad occlusione ed infiammazione, la pulsazione termica è sempre una delle scelte d’elezione. Il trattamento con pulsazione termica per la Sindrome dell’Occhio Secco riesce ad offrire al paziente una sensazione di ritrovato comfort oculare sempre molto gradita. E non solo. La sua efficacia è notevole, a tal punto che spesso la sintomatologia si risolve. 

La luce pulsata

La terza terapia per la secchezza oculare cronica e patologica è la luce pulsata. Molto in uso in ambito estetico, la luce pulsata trova impiego anche in medicina. Il dispositivo progettato per trattare la Sindrome dell’Occhio Secco è ad alto apporto tecnologico nonché unico nel suo genere. Oltre a regalare una notevole sensazione di sollievo e di benessere oculare, il trattamento è altamente efficace già dalla prima somministrazione e consente di trattare con successo la Sindrome dell’Occhio Secco anche sul lungo periodo.

Vuoi conoscere più da vicino le terapie per la secchezza oculare?

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lacrime artificiali - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Tra secchezza oculare e Sindrome dell’Occhio Secco c’è una grande differenza. Se da un lato infatti ci troviamo di fronte ad un sintomo transitorio (seppur fastidioso), dall’altro invece la protagonista è una vera e propria patologia. Sgradita e fastidiosa, per la cronicità ed il carattere recidivante con il quale i suoi sintomi si manifestano. Basterà, dunque, tenere colliri e lacrime artificiali sempre a portata di mano, per imparare a conviverci serenamente? La risposta evidentemente è no. Sia nel caso di una secchezza oculare temporanea, sia nel caso della Sindrome dell’Occhio Secco, la prima cosa da fare è sempre quella avere il parere dello specialista. 

Colliri e lacrime artificiali per occhio secco: perché fare attenzione

Se l’occhio secco è passeggero

Come detto in apertura, tra secchezza oculare e Sindrome dell’Occhio Secco c’è differenza. Tuttavia, è anche vero che non è del tutto infrequente che un sintomo apparentemente transitorio sfoci in breve tempo nella patologia. E i responsabili spesso siamo proprio noi che, nel tentativo di trovare sollievo dalla sensazione di bruciore e arrossamento, ricorriamo a diversi tipi di colliri senza consultare il medico, o peggio, esagerando nella posologia.

Il consiglio: evitare il fai da te sconsiderato, e chiedere sempre consiglio allo specialista, anche per l’uso di farmaci da banco. 

Se siamo affetti da Sindrome dell’Occhio Secco

Anche a patologia oramai conclamata, ovvero quando la secchezza oculare porta con sé un insieme di altri sintomi piuttosto fastidiosi e spesso recidivanti, la tentazione di tenere sempre lacrime artificiali e colliri sottomano è forte. In fondo, fanno parte del nostro programma terapeutico e ci sono stati prescritti! In effetti, i colliri sono spesso prescritti in abbinamento ad altri tipi di trattamenti – come la luce pulsata, per esempio – pensati per condurre il paziente ad un ritrovato benessere sul lungo periodo. Eppure, è bene usare cautela. Esagerare nei tempi e nei dosaggi può regalarci forse una sensazione di benessere momentanea, ma può anche portare, in seconda battuta ad un’acutizzazione dei sintomi.

Il consiglio: se si è in cura per Sindrome dell’Occhio Secco, seguire sempre le indicazioni terapeutiche fornite dallo specialista. Pensare che un farmaco da banco sia tutto sommato innocuo e che comunicarne l’uso al medico sia superfluo è, di fatto, un errore. Così come lo è esagerare nelle somministrazioni.

Se non sappiamo di preciso quale sia la causa del nostro disturbo oculare

Qualora invece ci si trovi di fronte ad un disturbo non meglio definito, evitare di procedere con l’autodiagnosi e di provvedere con lacrime artificiali per occhio secco senza interpellare lo specialista. La secchezza oculare ed i sintomi ad essa connessi possono avere una miriade di cause differenti: allergiche, ambientali, ormonali, farmacologiche e via dicendo. Agire repentinamente sul sintomo senza indagarne le cause può causarne un peggioramento o mascherare i motivi che l’hanno causato.

Il consiglio: il problema non è solamente il sintomo, ma è la causa che lo ha innescato. Rivolgersi sempre ad uno specialista per capire che cosa ha causato la secchezza oculare e quale sia il programma terapeutico più adatto a noi. A volte l’uso di farmaci da banco prima della visita oculistica può generare, in fase diagnostica, esiti imprecisi. 

In linea generale, ad ogni modo, colliri e lacrime artificiali possono essere davvero un aiuto prezioso ed un’importante fonte di sollievo, laddove inseriti in programmi terapeutici mirati, messi a punto dallo specialista, per il trattamento della secchezza oculare.

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Soffri di secchezza oculare o credi di essere affetto da Sindrome dell’Occhio Secco? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970, saremo lieti di occuparci del tuo benessere oculare.

menopausa - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Il periodo della menopausa è un momento molto delicato della vita di ogni donna da molteplici punti di vista. Dal punto di vista emotivo, la menopausa è segno e sintomo del tempo che avanza e può portare con sé uno stress emotivo talvolta difficile da gestire: la donna percepisce se stessa come diversa “da prima”, e di conseguenza si trova a dover ridefinire il suo ruolo all’interno della famiglia e della società. Dal punto di vista fisico, il mutamento ormonale che caratterizza la menopausa può innescare diversi sintomi: tra questi le più note vampate di calore, ma anche un generale indebolimento dell’apparato scheletrico e, non ultima, una spesso marcata secchezza oculare. Una compagnia spiacevole quest’ultima, che è bene inquadrare, conoscere e trattare adeguatamente. 

Secchezza oculare in menopausa: le cause

Come detto in apertura, la secchezza oculare è uno dei sintomi caratteristici della menopausa. Essa è dovuta al mutamento ormonale che la menopausa porta con sé e, nello specifico, al calo di estrogeni. La sensazione di secchezza è generalizzata ed include tanto gli occhi quanto il palato e l’apparato genitale. Nel caso degli occhi, tuttavia, è fondamentale comprendere che la secchezza non è solamente un sintomo spiacevole, ma al contrario può cronicizzarsi, tramutandosi in una vera e propria patologia: la Sindrome dell’Occhio Secco.

I trattamenti per la Sindrome dell’Occhio Secco in menopausa

La Sindrome dell’Occhio Secco è, a tutti gli effetti, la patologia oculare tipica delle donne in menopausa. La stragrande maggioranza (si stima un buon 90%) infatti ne soffre. Nel momento in cui la secchezza oculare innescata da un calo ormonale si trasforma da sintomo transitorio a vera e propria patologia oculare, è fondamentale prenderne coscienza e trattarla opportunamente.

Perché è fondamentale trattare la Sindrome dell’Occhio Secco?

1 . Perché l’occhio è più soggetto a stati irritativi o infettivi

Quando il film lacrimale che serve a lubrificare l’occhio e difenderlo dalle aggressioni esterne viene meno, tutto l’apparato oculare è più sensibile e più vulnerabile. L’occhio è più esposto ad irritazioni ed infezioni come cheratiti (infiammazione della cornea) e congiuntiviti (infiammazione della congiuntiva).

2 . Perché i sintomi sono costanti e spiacevoli. E sono:

  • arrossamento
  • sensazione di corpo estraneo
  • bruciore oculare
  • desiderio di sfregarsi, strofinarsi, grattarsi le palpebre
  • fotofobia

3 . Perché la Sindrome dell’Occhio Secco è un circolo vizioso

La Sindrome dell’Occhio Secco si caratterizza spesso per una serie di sintomi che altro non sono che una reazione infiammatoria all’alterazione del film lacrimale. Questa infiammazione costante a sua volta aggrava la secchezza e cronicizza la sindrome sul lungo periodo. Trattare la Sindrome dell’Occhio Secco consente di interrompere questa concatenazione di causa effetto.

Secchezza oculare in menopausa: come intervenire?

Le soluzioni e le opzioni di trattamento per la Sindrome dell’Occhio Secco non mancano. Presso il Centro Italiano Occhio Secco disponiamo di esami mirati e di strumenti di ultima generazione per la diagnostica della patologia. A seguito del processo diagnostico, i nostri specialisti definiscono un programma terapeutico che può spaziare da soluzioni farmacologiche fino ai più sofisticati trattamenti con Luce Pulsata, capaci di regalare stabilità e benessere anche sul lungo periodo.

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occhio secco estate - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Non c’è stagione in cui chi soffre di Occhio Secco non si trovi a soffrire i sintomi della patologia. E le cause abbondano: il cambio di stagione, le temperature eccessive (troppo alte o troppo basse), il vento, la qualità dell’aria, gli allergeni, la menopausa. Anche in estate. E allora vediamo 5 consigli utili per fronteggiare i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco in estate e per godersi la stagione più bella dell’anno senza pensieri. 

1 – Non esagerare con l’aria condizionata

Specie durante le settimane più afose dell’anno, il condizionatore può essere molto utile a farci soffrire meno il caldo e ad aiutarci a riposare meglio di notte. Tuttavia, se soffrite di Sindrome dell’Occhio Secco, vi consigliamo di non esagerare. L’aria emessa dal condizionatore è particolarmente secca e può peggiorare la sintomatologia. Il consiglio è quello di usarla con moderazione e di tenere sempre ben puliti i filtri del condizionatore. Lo stesso discorso vale anche per l’interno dell’abitacolo della vostra automobile.

2 – Indossare sempre gli occhiali da sole

Gli occhiali da sole sono un accessorio prezioso per difendere i nostri occhi dai raggi UV e dalle aggressioni esterne. Sono anche piacevoli da indossare, dal momento che il mercato della moda oggi ci consente di sceglierli nei modelli, nelle forme e nei materiali che più ci piacciono. Se soffrite di Sindrome dell’Occhio Secco, abbiate cura di indossare gli occhiali da sole con una certa costanza. Gli occhiali da sole si interpongono tra gli occhi e l’esterno, come se fossero uno schermo protettivo. Sono l’ideale, dunque, per controllare meglio i sintomi della Sindrome quando si è fuori casa.

3 – Consumare molta frutta e verdura

Frutta e verdura in estate abbondano. Fate in modo che abbondino anche sulla vostra tavola, e consumatene quanta più possibile specie nei mesi più caldi. Per la ricchezza di acqua e vitamine, la frutta e la verdura sono particolarmente consigliate a chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco. Un modo saporito e naturale per idratare e nutrire anche gli occhi in una stagione così delicata come l’estate.

4 – In viaggio, tenere sempre una mascherina in borsa

La Sindrome dell’Occhio Secco in estate può essere davvero fastidiosa. Quando si viaggia si è portati ad affrontare, nell’arco della stessa giornata, diversi cambiamenti in fatto di clima, temperatura, qualità dell’aria, altitudine. Gli occhi di chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco temono molto questi cambiamenti. E allora, perché non tenere sempre sottomano una mascherina? Tornerà utile in aereo o in treno, ma anche nelle camere d’albergo, spesso climatizzate e dotate di un’aria poco idonea per chi soffre di questa patologia.

5 – In viaggio, tenere sempre delle salviettine oftalmiche o un buon collirio in borsa

Anche le salviettine oftalmiche o un buon collirio idratante possono rivelarsi un’arma davvero utile in caso di difficoltà od aumento dei sintomi. Teneteli a portata di mano, nella vostra borsa mare. Vi saranno utili nei giorni ventosi e quando vola un po’ di sabbia, per esempio. Analogamente, se la vostra estate prevede una visita ad una grande città d’arte, la presenza di particelle inquinanti o di un clima semplicemente differente da quello al quale siete abituati, potrebbe innescare i sintomi tipici della patologia. Rinfrescare e lenire gli occhi con un prodotto mirato sarà allora cosa gradita.

La Sindrome di Sjogren è una malattia autoimmune caratterizzata da un malfunzionamento delle ghiandole esocrine, che vengono erroneamente attaccate dal sistema immunitario. La sindrome, che prende il nome dal medico svedese che per primo l’ha individuata, colpisce prevalentemente le donne dai 40 anni circa in su. Nonostante questo dato sia chiaro, non lo è invece l’origine della patologia, la cui causa potrebbe essere genetica, ormonale oppure ambientale.

I sintomi della Sindrome di Sjogren

Il paziente affetto da Sindrome di Sjogren sperimenta una secchezza talvolta invalidante specialmente a livello orale ed oculare, ma anche gonfiore e senso di tumefazione alle ghiandole salivari, sintomi da reflusso gastroesofageo, tosse secca persistente, secchezza dell’epidermide e frequenti eruzioni cutanee, secchezza nasale, problemi alla tiroide, secchezza vaginale, dolori articolari e muscolari e formicolio agli arti.

Conseguenze della Sindrome di Sjogren a livello oculare

Come detto, la secchezza oculare è uno dei principali sintomi della Sindrome di Sjogren. I sintomi oculari che accompagnano questa secchezza sono bruciore, sensazione di corpo estraneo (come una sabbiolina), rossore, gonfiore, fotofobia. Non dimentichiamo che se la qualità dell’aria non è buona o se il paziente è un fumatore, questi sintomi hanno una buona probabilità di peggiorare.

La terapia per la secchezza oculare causata dalla sindrome di Sjogren

Per quanto riguarda la secchezza oculare, prima di prendere qualunque tipo di provvedimento, è bene recarsi dall’oculista, che escluderà, per esempio, la presenza di infezioni oppure lesioni della cornea causate proprio dalla scarsa idratazione. La terapia per la secchezza oculare causata dalla sindrome di Sjogren può includere l’uso di lacrime artificiali sia liquide che in gel, il cui obiettivo non è solamente quello di fornire una reidratazione temporanea, ma di tenere l’occhio umidificato per più ore consecutive.

Consigli generali per chi soffre di Sindrome di Sjogren

In linea generale, chi soffre di Sindrome di Sjogren e deve fare i conti quotidianamente con una lunga serie di sintomi fastidiosi e non sempre facili da gestire, dovrebbe programmare con cadenza periodica degli appuntamenti di routine dall’oculista così come dal dentista e naturalmente dal proprio medico di famiglia.

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occhio secco e menopausa

Occhio secco e menopausa, che relazione c’è?

La secchezza oculare (chiamata anche occhio secco o, in inglese, dry eye)  colpisce soprattutto le donne, arrivando a interessare il 50% delle over 45 e fino al 90% delle donne in menopausa.

Come sono correlati occhio secco e menopausa?

Alcuni ormoni aiutano a stimolare la produzione di lacrime. Per questo le variazioni di livelli ormonali possono ridurre il film lacrimale.

Il film lacrimale rappresenta una specie di barriera liquida e dinamica, che nutre e protegge la superficie oculare dalla polvere, dal vento, dalla disidratazione, dai mille fattori esterni che possono creare problemi.  La ridotta secrezione lacrimale è la causa principale della sensazione di occhio secco, e provoca maggiore esposizione dell’occhio nei confronti dell’ambiente esterno e maggiore predisposizione a contrarre irritazioni e infezioni come congiuntiviti e cheratiti.

Ecco perché la sindrome dell’occhio secco predilige le donne soprattutto dopo i 35 -40 anni di età: le donne in gravidanza o in menopausa sono il gruppo più numeroso tra i pazienti che soffrono di secchezza oculare. Una frequenza sempre maggiore causata dalla significativa anticipazione del ciclo mestruale, fino ad interessare il 60% circa delle donne.

I fastidi derivanti dall’occhio secco tendono a divenire più frequenti con il passare degli anni.

L’intolleranza alle lenti a contatto è uno dei primi sintomi di occhio secco nella donna in menopausa.

Nei primi 7-8 anni dopo la menopausa il disturbo è controllabile, ma dopo tale periodo l’involuzione delle ghiandole lacrimali diventa irreversibile. Per questo è importante fare una diagnosi tempestiva e, soprattutto, iniziare per tempo le adeguate terapie sostitutive lacrimali a base di acido ialuronico, o altre lacrime artificiali, o mediante l’assunzione per via orale di integratori contenenti estradiolo (un estrogeno prodotto dalle ovaie, usato in ambito farmacologico contro i sintomi della menopausa).

Le attuali generazioni femminili hanno in media uno sviluppo ormonale molto anticipato, intorno ai 12- 13 anni, rispetto a solo una decina di anni fa: ciò significa che queste ragazze si avvicineranno alla menopausa verso i 45-48 anni, con conseguenze disidratative che coinvolgono vari distretti, fra cui anche quello oculare.

Le variazioni ormonali legate al periodo menopausale possono facilitare l’insorgenza di cataratta, del glaucoma e delle degenerazioni maculari anche in età precoce, e provocare patologie come infiammazioni della tiroide o tiroiditi autoimmuni.

Il Centro Italiano Occhio Secco è il primo centro italiano completamente dedicato alla cura della Sindrome dell’Occhio Secco. Per maggiori informazioni chiamate lo 02 63611970 oppure scrivete a info@centroitalianoocchiosecco.it.