La sindrome dell’occhio secco o disfuzione del film lacrimale

Sindrome da disfunzione del film lacrimale (tear dysfunction syndrome) è la più recente e corretta denominazione della DES (DRY EYE SYNDROME)  sindrome dell’occhio secco.

La sindrome viene comunemente classificata in due forme:

  • Dislacrimia: dovuta a eccessiva evaporazione lacrimale;
  • Ipolacrimia: legata a ridotta produzione lacrimale.
  • Nel mondo

    Oltre 350 milioni di persone nel mondo soffrono di questo disturbo;

  • In Italia

    In Italia ne soffre il 25% della popolazione generale, ma questa sindrome colpisce soprattutto le donne dopo i 45 anni (50%) e quelle in menopausa (90%).

Che cos’è il film lacrimale?

L’occhio è circondato da una sottile pellicola, chiamata film lacrimale, che ha una composizione molto complessa ricca di numerose sostanze nutritive e protettive tutte necessarie e tutte in equilibrio tra loro.

Senza questo liquido l’occhio non potrebbe muoversi, obbedire ai comandi del cervello e girarsi a destra e a sinistra, in su e in giù: sarebbe praticamente impossibile godere di una visione piena.

L’eccessiva evaporazione lacrimale o dislacrimia, (causa dell’86% dei casi di occhio secco,) è provocata dall’ostruzione o dal malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio che si trovano nelle palpebre.

Queste ghiandole sono responsabili della produzione dello strato lipidico delle lacrime. Quando non funzionano correttamente, non producono sufficiente mebus: la componente oleosa del nostro film lacrimale. Cosi le lacrime evaporano troppo in fretta. Uno strato lipidico insufficiente o assente può causare un’evaporazione lacrimale sino a 16 volte più rapida.

La ridotta produzione lacrimale o ipolacrimia, invece, si verifica quando le ghiandole lacrimali non creano una quantità sufficiente di soluzione acquosa in grado di mantenere l’umidità oculare.

I sintomi

 L’occhio secco è una malattia a tutti gli effetti. Tra i suoi sintomi vi sono:

  • fastidio;
  • bruciore;
  • arrossamento degli occhi;
  • alterazione della vista;
  • sensazione di corpo estraneo negli occhi;
  • fotofobia (sensibilità alla luce);
  • dolore (in alcuni casi).

Questi sintomi possono peggiorare creando grosse difficoltà nelle attività di tutti i giorni.

I fattori di rischio

La disfunzione del film lacrimale è causata da diversi fattori, tra cui:

  • Le infiammazioni croniche della superficie anteriore dell’occhio;
  • L’età ( si manifesta in età avanzata, soprattutto dopo i 50 anni);
  • le congiuntiviti allergiche;
  • le blefariti croniche;
  • le pregresse infezioni erpetiche (causate cioè da Herpes);
  • gli squilibri ormonali (menopausa);
  • le malattie metaboliche;
  • gli usi ed abusi di cosmetici per gli occhi;
  • L’utilizzo di lenti a contatto.

Per i portatori di lenti a contatto la questione è ancora più seria: il 50% di loro soffre di occhio secco.

Anche l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo è fondamentale: l’aumento dell’inquinamento atmosferico, un condizionamento scorretto o l’ambiente di casa troppo secco possono infatti causare secchezza oculare.

Alterazioni del film lacrimale: cause più frequentiA questo si aggiungono le nostre cattive abitudini come la “dipendenza” da computer, tablet e smarthphone. La colpa non è di questi device, ma del loro abuso: usarli per troppe ore durante il giorno e a distanza troppo ravvicinata può non solo causare problemi alla vista, ma alterare sensibilmente la produzione di film lacrimale.

Questi fattori costituiscono la base su cui una semplice secchezza oculare evolve tendendo, con un meccanismo a cascata, a coinvolgere tutta la superficie oculare, le ghiandole lacrimali, le ghiandole del Meibomio e tutta la finissima rete di recettori e terminazioni nervose corneali e congiuntivali.
Le modificazioni quantitative e qualitative del nostro film lacrimale possono arrivare a danneggiare tutto il segmento anteriore dell’occhio creando gravi deficit visivi.

La cornea è la parte dell’occhio che rischia di più e subisce più danni. Fin dai primi sintomi di occhio secco infatti si riscontrano sofferenze dell’epitelio corneale (lo strato più superficiale della cornea): questo strato di sottili “piastrelle” si altera, perde pezzi, formando spazi vuoti che generano scompensi metabolici tra la parete interna e quella esterna della cornea.

Diagnosi e cura

La diagnosi di occhio secco va sempre fatta dal medico oculista con test sofisticati ed affidabili, evitando quindi auto diagnosi e cure fai da te. Il medico oculista valuterà una serie di parametri ed insieme al paziente sceglierà il sostituto lacrimale e la terapia giusta per il caso specifico.
Non tutte le lacrime artificiali sono uguali, infatti, come non lo sono i pazienti. E tantomeno gli occhi. Grazie a strumentazioni moderne e a una diagnostica d’avanguardia, è possibile trattare in modo efficace questa patologia.

Consigli pratici

La disfunzione del film lacrimale è una malattia seria che va affrontata e trattata con sempre maggiore serietà e professionalità. Ma già cambiando le proprie abitudini si possono fare notevoli passi avanti. A cominciare dalla dieta: bere molta acqua e mangiare più frutta e verdura aumenta l’idratazione generale dell’organismo, aumentando di conseguenza la produzione lacrimale.
Controllare inoltre l’umidità dell’aria negli ambienti dove viviamo, dormiamo e lavoriamo è fondamentale, soprattutto in presenza di bambini ed anziani. Per quanto riguarda l’uso di device elettronici, è bene limitarlo nel tempo e tenere questi strumenti alla giusta distanza, almeno 30 centimetri dal viso.

Il Centro Italiano Occhio Secco è specializzato nella cura di questa patologia: con strumentazioni d’avanguardia e terapie personalizzate è in grado di fornire cure efficaci e, soprattutto, di seguire il paziente costantemente durante tutto il periodo di trattamento.