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luce pulsata - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

La scienza e la tecnologia applicate al settore della medicina e della chirurgia sono da sempre impegnate in un percorso incessante di studio e ricerca: l’obiettivo, quello di individuare soluzioni utili ed accessibili in grado di favorire il benessere della collettività. Un benessere che non si esaurisca nella sola cura delle patologie, ma che riguardi anche, ove possibile, la prevenzione ed il follow up. Questo discorso vale anche per la Sindrome dell’Occhio Secco, una patologia il cui bacino di diffusione, sia in termini numerici che demografici, sta aumentando di pari passo rispetto all’espansione di altri fenomeni ad essa strettamente collegati: l’uso dei device elettronici, il surriscaldamento globale, l’inquinamento dell’aria sono alcuni di essi.

Presso il CIOS la tecnologia è di casa

La Sindrome dell’Occhio Secco è, oggi, una patologia cronica finalmente riconosciuta ed accettata come tale da medici e specialisti di tutto il mondo. Se fino a pochi anni fa i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco erano interpretati come noiosi fastidi tipici delle donne in menopausa, oggi la patologia riveste un ruolo di primo piano nell’ambito dell’oftalmologia al pari di molte altre più note, come il glaucoma o la cataratta. Ne sono affette, infatti, persone di qualunque età, inclusi pazienti pediatrici. In questo contesto, il Centro Italiano Occhio Secco si pone come centro d’eccellenza votato alla cura dei pazienti affetti da Sindrome dell’Occhio Secco e si avvale delle più moderne tecnologie.

Tecnologie utili alla diagnosi dell’occhio secco

La tecnologia è presente durante tutta la fase diagnostica: si pensi all’uso della lampada a fessura, dell’interferometro e del Polaris CSO.

  • Lampada a fessura: serve per eseguire la biomicroscopia digitalizzata, un test che si effettua per osservare le strutture anteriori dell’occhio e della palpebra;
  • L’interferometro: si tratta di uno strumento non invasivo che permette di osservare la composizione delle lacrime. Grazie a questo esame, il medico può accertare la presenza o meno dello strato lipidico (fondamentale per una buona funzione della lacrima), la sua distribuzione e la sua collocazione precisa.
  • Polaris CSO: è un esame volto a valutare la qualità del film lacrimale, la sua composizione e la sua distribuzione a livello delle strutture oculari.

Luce pulsata e Lipiflow: tecnologie utili per la terapia dell’occhio secco

La tecnologia d’avanguardia si pone al servizio dei pazienti con Sindrome dell’Occhio Secco anche sul fronte della terapia. I due trattamenti ad apporto tecnologico dei quali oggi è possibile avvalersi, sono la luce pulsata ed il lipiflow.

  • Luce pulsata: presso il CIOS è possibile sottoporsi ad un trattamento a base di luce pulsata di ultima generazione pensato appositamente per i pazienti affetti da Sindrome dell’Occhio Secco. La soluzione prende il nome di Intense Regulated Pulsed Light, ed è un dispositivo di ultima generazione basato su una luce pulsata policromatica.
  • Lipiflow: si tratta di un trattamento a pulsazione termica, che abbina quindi meccanica e calore, per sbloccare i dotti delle ghiandole di Meibomio ostruiti.

Luce pulsata per il trattamento della Sindrome dell’Occhio Secco. L’Intense Regulated Pulsed Light

L’Intense Regulated Pulsed Light è un macchinario di ultima generazione presente solamente in pochi centri d’eccellenza ed utilizzato per trattare con successo la Sindrome dell’Occhio Secco causata da Meibonite. Grazie ad una speciale luce pulsata policromatica, le ghiandole di Meibomio vengono stimolate a riprendere la loro normale funzione. La seduta ha la durata di pochi minuti ed è indolore. Il paziente viene fatto accomodare su un lettino dopodichè vengono applicati alcuni flash luminosi a livello della palpebra inferiore, dall’interno verso l’esterno (dal naso verso la tempia). Per ottenere un risultato soddisfacente, si tenga presente che la terapia completa include 4 sedute durante le quali vengono trattati entrambi gli occhi. I trattamenti sono indolori, semplici da ricevere ed efficaci.

Vuoi saperne di più?

Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 63611970.

occhio secco - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

La ricerca scientifica ha messo oggi a disposizione del medico oculista una serie di strumenti diagnostici precisi ed accurati in grado di guidarlo nella corretta diagnosi della Sindrome dell’Occhio Secco. Se fino a pochi anni fa la Sindrome veniva confusa con un disturbo passeggero (seppur molto fastidioso) o ampiamente sottovalutata, oggi invece è possibile giungere ad una diagnosi ben precisa. E con essa all’individuazione di un programma terapeutico mirato, su misura per ciascun paziente, che deve necessariamente essere tarata in funzione della gravità del problema.

Terapie per il trattamento della Sindrome dell’Occhio Secco

Lacrime artificiali: sono utili in quasi tutte le forme di occhio secco, ma soprattutto in quelle lievi.

Le lacrime artificiali sono dei colliri contenenti delle sostanze che in qualche modo “replicano” le caratteristiche delle lacrime naturali. Le più recenti lacrime artificiali che la scienza medica ha messo a punto sono ben tollerate perché contengono conservanti naturali e perché la loro azione umettante, lubrificante e detergente è buona. Le lacrime artificiali in dosaggio monodose, inoltre, non contengono affatto conservanti.

Attenzione a: non lasciatevi prendere troppo dall’iniziativa personale: anche nel caso delle lacrime artificiali, è fondamentale rivolgersi all’oculista, che saprà indicare la tipologia e la posologia corretta per la propria situazione personale. Esagerare la quantità di somministrazioni oppure acquistare un farmaco non adatto alla propria situazione personale può esporre al rischio di effetti avversi come cheratiti o congiuntiviti.

Sostituti lacrimali biologici: da riservare a forme di occhio secco più serie

I sostituti lacrimali biologici differiscono dalle lacrime artificiali perché si basano sull’uso di un siero autologo, ovvero del quale il paziente stesso è “donatore”. Questo tipo di trattamento consente di mantenere inalterata la morfologia dell’epitelio corneale ed ha un evidente effetto anti infiammatorio.

Terapie anti-infiammatorie: utili soprattutto nelle forme medio-gravi

Tra le terapie anti infiammatorie mirate troviamo l’uso di farmaci specifici, come i corticosteroidi. le tetracicline e la ciclosporina in collirio. Questi farmaci appartengono alla classe degli immunomodulatori, ma non rappresentano l’unica opzione di trattamento. Tra le terapie ad oggi in uso, citiamo anche i farmaci secretogoghi, il cui obiettivo è stimolare la produzione lacrimale, e la terapia su base ormonale.

Occlusione dei puntini lacrimali: valido per le forme medio-gravi

“Tappare” i puntini lacrimali consente di limitare il drenaggio delle poche lacrime disponibili. I “tappi” che si applicano sono realizzati in un materiale plastico riassorbibile e ben tollerato. In questo modo si potrà anche verificare se questo genere di trattamento si rivela benefico per il paziente, che potrà, in seconda battuta, ricorrere ad un vero e proprio intervento chirurgico per chiudere i puntini lacrimali in modo definitivo.

Probing: è un trattamento valido soprattutto quando le ghiandole sono ostruite (cosa piuttosto frequente)

E’ un trattamento che consiste nella pulizia delle ghiandole di Meibomio con un’apposita cannula. Si esegue previa anestesia topica, in regime ambulatoriale.

Trattamento a pulsazione termica: molto efficace nelle forme recalcitranti

Quando la Sindrome dell’Occhio Secco è causata da una meibomite (ovvero una disfunzione delle ghiandole di Meibomio), si può anche ricorrere ad uno strumento a pulsazione termica. Si tratta di un trattamento che risolve i sintomi ma frequentemente anche la patologia stessa per lunghi periodi. Il trattamento si basa sul trasferimento di calore volto ad aprire e ripulire i dotti ostruiti delle ghiandole di Meibomio, consentendo la fuoriuscita del materiale lipidico “intrappolato” e la ripresa del normale funzionamento delle ghiandole stesse. Questo trattamento unisce al trattamento termico anche una stimolazione meccanica.

Luce Pulsata

Un altro trattamento per la meibomite si basa sull’uso della luce pulsata. Anche in questo caso, il trattamento si basa sul trasferimento di calore, che aiuta ad ammorbidire e sbloccare i dotti delle ghiandole di Meibomio ostruite.

Come vedi le opzioni per il trattamento della Sindrome dell’Occhio Secco non mancano. Ti ricordiamo, tuttavia, che la scelta del trattamento migliore per la tua situazione va fatta assieme al medico oculista al termine di una visita accurata del tuo stato di salute oculare e di un colloquio approfondito. Di seguito i nostri contatti: 

CIOS – Centro Italiano Occhio Secco

Piazza della Repubblica, 21 – MILANO

Tel. 02 63611970

Sono sempre di più i casi di Sindrome dell’Occhio Secco causati da inquinamento atmosferico sia in soggetti in età pediatrica che in soggetti adulti. Un dato piuttosto allarmante, che dovrebbe preoccuparci non solo in riferimento alla nostra salute oculare, ma più in generale per la qualità dell’aria che respiriamo.

Nonostante la Sindrome dell’Occhio Secco sia sempre stata una patologia oculare legata all’avanzare dell’età con maggiore incidenza nei soggetti di genere femminile, oggi la situazione sembra essere cambiata. In linea generale, i cambiamenti climatici, il surriscaldamento globale e l’aumento dell’inquinamento atmosferico sono fenomeni capaci di rappresentare un pericolo concreto per la sopravvivenza e per la salute umana. Infatti, più l’inquinamento atmosferico registra livelli particolarmente alti, più aumentano i casi di problemi cardiovascolari e respiratori. Anche l’apparato visivo subisce i danni dell’aumentato inquinamento atmosferico, con sintomi quali arrossamento, bruciore e sensazione di corpo estraneo. Questi sintomi sono comuni a diverse tipologie di inquinamento, come il particolato prodotto dal traffico urbano e dai veicoli a motore, l’inquinamento domestico e quello di tipo gassoso presente nell’atmosfera.

Attenzione anche ai soggetti allergici

Insomma, la Sindrome Dell’Occhio Secco si sta diffondendo a macchia d’olio anche tra i soggetti che tradizionalmente potevano ritenersi, per così dire “al sicuro”, proprio in virtù dell’esposizione continuata e massiccia a diverse forme di inquinamento atmosferico. Non sono da meno i soggetti allergici, già predisposti a riniti e ad irritazione delle mucose che, se esposti a livelli di particolato ed inquinamento atmosferico particolarmente alti, potrebbero sviluppare una Sindrome dell’Occhio Secco.

Fonte: PubMed

Come prevenire e come trattare la Sindrome dell’Occhio Secco

Fortunatamente, aggiungiamo noi, gli spunti per fare prevenzione ed i trattamenti mirati per alleviare i sintomi derivanti dalla Sindrome Dell’Occhio Secco non mancano. La prevenzione, come spesso accade in medicina, si fa anche a tavola, avendo cura di consumare cibi freschi e di stagione e di bere molti liquidi, oltre che di avere un occhio di riguardo per la propria flora batterica intestinale. Una flora batterica alterata può infatti essere responsabile di un generale peggioramento dei sintomi correlati alla Sindrome dell’Occhio Secco. Per ciò che concerne i trattamenti, invece, si va dall’uso topico di lacrime artificiali fino ad altre soluzioni, come quelle che proponiamo presso il Centro Italiano Occhio Secco: il lipiflow, la luce pulsata e il probing.

Leggi anche: come si cura l’occhio secco

Vivi in un ambiente particolarmente inquinato e soffri di Sindrome dell’Occhio Secco?

Vivi in un ambiente dove i livelli di inquinamento atmosferico sono particolarmente alti ed hai sperimentato sintomi quali bruciore oculare, arrossamento, sensazione di corpo estraneo? Vuoi conoscere più da vicino le opportunità di trattamento della Sindrome dell’Occhio Secco? Vieni a trovarci chiamando dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 63611970.