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occhio secco dolore - Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio Secco è nota per una serie insieme di disturbi quali fotofobia, iperlacrimazione o senso di secchezza oculare, bruciore, arrossamento. Tra questi disturbi tuttavia, e non ultimo per importanza, figura anche il dolore. Come mai l’occhio duole? Che tipo di dolore è? E’ possibile lenirlo e se sì in che modo? Approfondiamo assieme l’argomento.

La Sindrome dell’Occhio Secco causa anche dolore oculare

La Sindrome dell’Occhio Secco è descritta dagli esperti come una patologia multifattoriale che interessa la superficie oculare e porta con sé uno squilibrio del film lacrimale. Tale squilibrio può essere indotto da tre fattori differenti:

  • una riduzione nella produzione di lacrime causata, per esempio, da un’ostruzione delle ghiandole di Meibomio, deputate appunto alla secrezione della componente lipidica del film lacrimale
  • un’eccessiva perdita di lacrime dovuta talvolta a difficoltà di indole meccaniche, come per esempio un ectropion, ovvero un’estroflessione verso l’esterno del bordo palpebrale inferiore
  • o una combinazione dei due fattori

La conseguenza del protrarsi nel tempo di una di queste condizioni conduce a sua volta ad uno stato infiammatorio che si accompagna ad una serie di sintomi quali bruciore, fotofobia, arrossamento e, non ultimo, dolore. Qualcuno percepisce una sensazione di sabbiolina o corpo estraneo, altri avvertono e riferiscono vere e proprie fitte dolorose difficili da tollerare. Vediamo come e perché.

Occhio Secco, dolore oculare soggettivo ma talvolta intenso

Chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco si trova sovente a dover fare i conti con una vita quotidiana faticosa e difficoltosa. Gestire i sintomi non è facile, specie se non si è ancora intrapreso un percorso diagnostico e terapeutico adeguato. In tal caso ci si trova a vivere in balia di una sintomatologia non solo ricorrente ma anche sgradevolmente recidivante. Il dolore oculare, in questo senso, non fa altro che peggiorare lo stato emotivo di chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco.

Così come gli altri sintomi sopra descritti, il dolore oculare è percepito in modo del tutto soggettivo. C’è chi lo avverte come un lieve fastidio di sottofondo, chi invece ne soffre fortemente, provando dolore anche in presenza di luce intensa o di un colpo di vento.

Perché si prova dolore?

La cornea, cioè la porzione anteriore dell’occhio, è punteggiata da particolari recettori – detti nocicettori – incaricati di recepire diverse tipologie di stimoli che possono causare dolore. Si annoverano, tra questi stimoli, quelli termici, meccanici e chimici.

Nella Sindrome dell’Occhio Secco il film lacrimale è mancante o irregolare e la superficie oculare non è adeguatamente protetta dalle aggressioni esterne. Se a questa mancata difesa aggiungiamo lo stato infiammatorio causato dai sintomi della sindrome, non è difficile comprendere come i nocicettori siano particolarmente “attivi”.

Peraltro, alcune ricerche scientifiche hanno anche evidenziato come l’attivazione dei nocicettori diventi cronica (e dunque costante) dopo un po’ di tempo, ovvero quando l’infiammazione da passeggera diventa di fatto una costante.

Come si tratta il dolore nella Dry Eye Syndrome

Il dolore oculare causato dalla Sindrome dell’Occhio Secco è in prima battuta trattato tramite prescrizione di colliri oftalmici. Tra questi, quelli che si sono rivelati maggiormente efficaci sono quelli a base di molecole capaci di creare una viscosità sulla superficie oculare. In questo modo, il collirio stesso permane più a lungo sulla superficie oculare, andando a lenire l’infiammazione e di conseguenza il dolore.

Sta comunque allo specialista valutare se aggiungere altre tipologie di farmaci e se suggerire al paziente un iter terapeutico più strutturato, mirato al ripristino del benessere oculare globale sul lungo periodo.

Vuoi saperne di più?

Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

 

 

sindrome dell'occhio secco e menopausa - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Tra le cause più note e frequenti della Sindrome dell’Occhio Secco femminile figura, com’è noto, la menopausa. In realtà, quel delicato periodo della vita della donna che solitamente si definisce con il nome di “menopausa” andrebbe indicato con il nome più corretto di climaterio. Un lasso temporale ben più lungo che, oltre alla menopausa vera e propria, include la premenopausa e la postmenopausa. Ebbene, gli oculisti dell’Associazione Italiana Medici Oculisti avvertono: attenzione a non focalizzarsi sul solo periodo della menopausa come momento di rischio per lo sviluppo della Sindrome dell’Occhio Secco. Vediamo assieme le implicazioni sul fronte pratico di questo ammonimento. 

Ormoni e salute oculare: quale legame?

L’andamento dei parametri ormonali di ciascuno di noi può esercitare un’influenza diretta sulla nostra salute oculare. A risentirne è, in primis, proprio il film lacrimale, ma non solo. Anche la capacità accomodativa del cristallino può risentire di un’alterazione dei livelli ormonali: non a caso può capitare che durante una gravidanza la donna abbia la sensazione di avere qualche difficoltà visiva. Specialmente alle distanze ravvicinate.

Occhio secco e menopausa, ma non solo!

Per quanto riguarda il genere femminile, è fondamentale prendere in considerazione il fatto che lo sviluppo ormonale, oggi, avviene qualche anno prima di quanto avvenisse nelle generazioni passate. Già intorno ai 45-48 anni la donna comincia a sperimentare tutte le conseguenze tipiche dell’abbassamento dei livelli ormonali, nello specifico dell’ipoestrogenismo: una gamma di disturbi di diversa entità che possono coinvolgere tipicamente anche l’apparato visivo.

Eppure, dati alla mano, occorre segnalare che i disturbi oculari non si manifestano in modo conclamato solamente durante la menopausa. Il 45% delle donne riferisce di sperimentare i tipici disturbi oculari della menopausa già durante la pre-menopausa.

Tra questi disturbi citiamo:

  • arrossamento oculare
  • offuscamento visivo transitorio
  • difficoltà nella messa a fuoco
  • sensazione di secchezza oculare
  • scarsa tolleranza delle lenti a contatto

Attenzione alla cronicizzazione dei sintomi in pre menopausa

I sintomi sopracitati, laddove divengano cronici e ricorrenti, sono tutti riferibili alla Sindrome dell’Occhio Secco. In questo contesto, è importante che questi non siano interpretati come fenomeni isolati, né trattati in modo sporadico e occasionale attraverso l’assunzione di palliativi o farmaci da banco.

Prendere coscienza di essere in presenza di un disturbo oculare globale e di più ampio respiro anche laddove non si sia ancora in piena menopausa è il primo passo per evitare la cronicizzazione di questi disturbi.

Disturbi che, laddove diventino cronici, sono più difficili da esacerbare, e finiscono per riproporsi con insistenza sino alla post menopausa. Il 60% delle donne in post menopausa infatti riferisce i sintomi tipici di questo stato di discomfort oculare che a sua volta tende a sfociare nella Sindrome dell’Occhio Secco.

Cosa fare in presenza di sintomi da discomfort oculare ancor prima di entrare in menopausa

Il consiglio è quello di prenotare una visita oculistica approfondita al fine di definire lo stato di salute oculare della paziente collocandolo nel quadro del suo stato di salute generale. In questo senso può essere d’aiuto interpellare non solo l’oculista, ma anche il ginecologo ed eventualmente l’endocrinologo.

E gli uomini?

Come detto in apertura, le oscillazioni ormonali influenzano sovente la salute visiva. In questo articolo ci siamo focalizzati sui disturbi che investono e coinvolgono il genere femminile con riferimento al periodo del climaterio. Un lettore attento si starà dunque domandando se anche gli uomini possano sperimentare i disturbi da discomfort oculare legati alle oscillazioni ormonali. La risposta è affermativa anche se, statistiche alla mano, la Sindrome dell’Occhio Secco su base ormonale interessa maggiormente le donne. Le ragioni sono diverse:

  • alcune patologie autoimmuni (come la Sindrome di Sjogren) note per essere fattori di rischio della Sindrome dell’Occhio Secco sono più diffuse nel genere femminile;
  • gli sbalzi ormonali che interessano il genere femminile (gravidanze, ciclo mestruale, climaterio) sono più marcati rispetto a quelli che invece riguardano il genere maschile.

Ciò non significa che il genere maschile sia esente dallo sviluppare la Sindrome dell’Occhio Secco, che anzi negli ultimi anni tende a colpire ampie porzioni di popolazione in modo trasversale. Inclusi pazienti in età pediatrica. In quei casi naturalmente i fattori di rischio da prendere in esame saranno differenti da quelli discussi in questo breve articolo.

Vuoi saperne di più?

Non sei in menopausa ma stai sperimentando qualche disturbo oculare mai provato prima? Chiamaci dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 63611970 o scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it. Saremo lieti di prenderci cura della tua salute oculare.