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occhio secco e stress - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Abbiamo avuto modo di ripetere diverse volte sulle pagine di questo magazine che i fattori scatenanti la Sindrome dell’Occhio Secco sono davvero innumerevoli e trasversali. Genere, età, patologie pregresse, assunzione di farmaci, inquinamento, menopausa, uso prolungato di lenti a contatto, tipo di lavoro svolto e molto altro. Ma qual è il legame tra occhio secco e stress? Possiamo considerare lo stress come fattore determinante  dell’esordio e xdella progressione dalla patologia? Essere stressati può causare l’Occhio Secco o peggiorarne la sintomatologia?

Occhio Secco e stress: un circolo vizioso da non sottovalutare

Ebbene, lo stress può essere al contempo causa e conseguenza della Sindrome dell’Occhio Secco. Un vero e proprio circolo vizioso che è fondamentale (e non sempre facile) disinnescare. Ma in che modo?

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia cronica e per certi aspetti invalidante. Invalidante perché preclude a chi ne è affetto la libertà di godere appieno di alcuni momenti della vita. Momenti all’aria aperta, viaggi in aereo, giornate trascorse in spiaggia, ma anche lunghe permanenze in ambienti come uffici o sale riunioni… l’insidia è sempre dietro l’angolo. La qualità dell’aria, le polveri sottili, il sole, il vento, la sabbia… l’occhio di chi è affetto dalla sindrome ha una sensibilità molto marcata. E può andare incontro ad arrossamento, bruciore, iperlacrimazione nelle occasioni più svariate. Di conseguenza stress, tensione nervosa, ansia e persino depressione possono diventare la spiacevole compagnia di chi è affetto dalla Sindrome dell’Occhio Secco.

I farmaci per il benessere emotivo possono provocare un impoverimento del film lacrimale

Qualora si cerchi di gestire la propria salute emotiva con l’aiuto dei farmaci, è possibile innescare una cronicizzazione nonché una recrudescenza dei sintomi. Questo accade perché alcuni farmaci ansiolitici o antidepressivi sono di fatto responsabili di una disidratazione e di un impoverimento del film lacrimale. Lasciando il paziente in balia di un vero e proprio circolo vizioso, dove disturbi oculari e malessere emotivo si alternano e spesso si accavallano in modo davvero spiacevole.

occhio secco e stress - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Come interrompere il legame causa effetto tra occhio secco e stress?

Spesso si tratta di un legame stretto e difficile da interrompere. Le strade da intraprendere dunque saranno due:

  1. interpellare un medico oculista specializzato nella sindrome dell’Occhio Secco. Si occuperà di diagnosticare la patologia individuando le cause che l’hanno innescata, e indicando il percorso terapeutico più idoneo per controllarla e curarla efficacemente sul lungo periodo (potrà essere un ciclo di sedute di luce pulsata, una terapia farmacologica o altro).
  2. sarà poi utile rivolgersi anche ad uno specialista per quanto riguarda i sintomi della sfera emotiva, con cui fare un percorso riabilitativo, basato su colloqui o su farmaci che tengano conto dello stato di salute visiva del paziente.

Centro Italiano Occhio Secco: competenza medica e la giusta dose di empatia

Essere affetti da sindrome dell’occhio secco non è facile. E’ una patologia che mette a dura prova non solo il benessere oculare, ma anche la sfera emotiva di chi ne è affetto. Che spesso finisce col sentirsi frustrato, triste e incompreso. Presso il Centro Italiano Occhio Secco opera un team di medici oculisti specializzati nel trattamento della sindrome e dei suoi sintomi. Medici competenti ma al contempo dotati della giusta empatia. Specialisti che sapranno indirizzarti verso i percorsi terapeutici migliori dandoti al contempo l’appoggio e la comprensione che forse altrove fatichi a trovare.

Vuoi saperne di più?

Chiamaci: siamo a tua disposizione da lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970 o scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

sindrome dell'occhio secco - Centro Italiano Occhio Secco

Le vacanze estive sono terminate ed è ora di far ritorno alle proprie abitazioni, alla propria routine ed ai propri impegni lavorativi. Qualcuno si sente particolarmente motivato e carico di energie positive, molti altri invece ne soffrono. Lo stress da rientro dopo le vacanze estive è una condizione di malessere piuttosto comune e generalizzato, che può coinvolgere non solo la sfera emotiva, ma anche quella fisica. Tra i sintomi, ansia, sonno disturbato, cefalee, dolori muscolari, difficoltà di concentrazione e digestive. Anche l’apparato visivo può subire lo stress da rientro, restituendoci qualche sintomo fastidioso che è bene non sottovalutare.

Basta poco per alterare il prezioso equilibrio del film lacrimale

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in diverse occasioni sulle pagine di questo magazine, il film lacrimale protegge i nostri occhi dalle aggressioni esterne e li mantiene ben lubrificati. Si tratta di un piccolo ecosistema davvero delicatissimo. Basta poco, e il prezioso equilibrio che ne regola il funzionamento si altera, innescando una serie di sintomi spiacevoli e fastidiosi. Trascurare questi sintomi significa esporsi al rischio che si ripropongano di frequente, cronicizzandosi e sfociando nella Sindrome dell’Occhio Secco.

Fattori di stress oculare al ritorno dalle vacanze estive

L’omeostasi della superficie oculare può essere messa a dura prova proprio dal rientro in città dopo le vacanze estive. Il cambio di clima e la necessità di tornare a trascorrere diverse ore in ambienti chiusi può essere particolarmente stressante per l’apparato visivo. Senza contare il fatto che spesso si trascorre gran parte del tempo di fronte alla luce artificiale dei computer. Insomma, se ci siamo regalati giorni di relax trascorsi all’aria aperta, forse in luoghi meno inquinati rispetto a quelli in cui viviamo d’abitudine, godendo di tutto il piacere di contemplare incantevoli paesaggi da cartolina, col rientro in città è più che comprensibile che anche i nostri occhi diano qualche segno di insofferenza.

Come accorgersi se il film lacrimale si sta scompensando?

Il ritorno alla propria routine dopo le vacanze è già di per sé un momento potenzialmente stressante e può capitare di non far caso, in prima battuta, ai piccoli segnali che l’apparato visivo ci invia. Eppure, non ci stancheremo mai di ripeterlo, l’apparato visivo è un delicatissimo ingranaggio il cui funzionamento troppe volte si dà per scontato. Impariamo dunque a fermarci un attimo e ad ascoltare anche i più piccoli segnali che i nostri occhi ci inviano. Iperlacrimazione, arrossamento e bruciore oculare non sempre sono sintomi di una passeggera allergia stagionale. Prima di confondere un disturbo con l’altro e di ricorrere d’impulso ad un farmaco da banco, è bene riflettere. E programmare una visita oculistica specialistica. Perché la Sindrome dell’Occhio Secco potrebbe essere dietro l’angolo.

Che fare, dunque?

Il consiglio è quello di disinnescare i disturbi prima che questi diventino cronici. Programmare una visita oculistica specialistica è il primo passo per inquadrare i sintomi e ricevere una diagnosi corretta. Sarà poi lo specialista ad indicare il percorso terapeutico più indicato, che potrà spaziare da una più accurata igiene oculare con l’aiuto di un collirio lenitivo e idratante, sino a trattamenti più mirati per fronteggiare l’eventuale insorgenza della Sindrome dell’Occhio Secco. Non dimentichiamo, inoltre, che un grande aiuto può venire anche dall’alimentazione. Spesso le vacanze sono sinonimo di dieta disordinata ed eccessiva a favore di cibi pronti, veloci e grassi. Al rientro si consiglia di rimettersi quanto prima “in carreggiata”, abbondando con frutta e verdura di stagione, alimenti ricchi di omega 3 e soprattutto bevendo molta acqua. Potrà sembrare scontato, ma l’acqua è davvero una fonte preziosa di idratazione anche per gli occhi.

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