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occhio secco cosa mangiare - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Anche se a volte ce ne dimentichiamo, un’alimentazione corretta, sana e ben bilanciata è il primo passo per stare bene e per prenderci cura come dovremmo del nostro organismo. Ancor più in presenza di patologie ben specifiche. Eppure, il poco tempo a disposizione per preparare pasti adeguati e un pizzico di golosità che ci spinge a consumare cibi meno salutari, non sempre giocano a nostro favore. Chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco, invece, dovrebbe prestare maggiore attenzione alla buona tavola, nella consapevolezza che l’alimentazione può essere un’ottima alleata nel mantenimento di uno stato di maggior benessere oculare. Vediamo allora come strutturare la propria dieta.

Cosa bere se si è affetti da Sindrome dell’Occhio Secco

Il primo consiglio – ça va sans dire – è quello di bere molta acqua, durante i pasti così come fuori dai pasti. La Sindrome dell’Occhio Secco risente fortemente dello stato di idratazione corporea ed è spesso causata da una perdita di liquidi a livello di superficie oculare. Dunque, reintegrare i liquidi persi bevendo molto è il primo passo da compiere. Il secondo consiglio interessante in merito a cosa bere per prevenire l’insorgenza della Sindrome dell’Occhio Secco vi lascerà invece senza parole: ebbene, secondo alcune ricerche scientifiche, la caffeina stimola e favorisce la produzione di liquido lacrimale. Gli amanti del caffè saranno sicuramente felici di saperlo. Attenzione però a non esagerare!

E cosa mangiare?

Il consiglio generale è quello di limitare grassi, fritti ed insaccati e prediligere una dieta ricca, varia e colorata, basata sull’introduzione di frutta e verdura di stagione, carni bianche, pesce azzurro e semi oleosi. Tra i cibi da prediligere e da non far mancare nel proprio regime alimentare settimanale, elenchiamo:

  • I carotenoidi, come luteina e zeaxantina e il retinolo (noto anche come vitamina A) ampiamente presenti non solo nelle carote, ma anche nelle verdure a foglia. Secondo la scienza, i carotenoidi esercitano una forte azione protettiva nei confronti delle strutture oculari, ma sono anche in grado di controllare i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco.
  • Gli omega 3, dei grassi polinsaturi in grado di promuovere il buon funzionamento delle ghiandole di Meibomio e influire anche positivamente sulla qualità del film lacrimale. Si trovano in abbondanza nel pesce azzurro.
  • Lo zinco, un minerale che esercita un ruolo importante nel preservare l’idratazione corporea a tuttotondo, e che si trova nel pesce, nella carne, nella frutta secca, nel cacao, nel tuorlo dell’uovo, nel latte.
  • Il potassio, un minerale che riveste a sua volta un ruolo importante nel mantenimento dell’idratazione corporea, e che troviamo in abbondanza nei legumi e nelle banane.
  • La vitamina C, da assumere a maggior ragione se si è anche affetti da diabete. Secondo gli studiosi, difatti, la carenza di vitamina C che colpisce tipicamente i diabetici è anche fattore predisponente l’insorgenza della Sindrome dell’Occhio Secco. Troviamo la vitamina C negli agrumi, nei kiwi, nei frutti di bosco, ma anche nelle verdure a foglia.

Cos’altro fare per difendersi dalla Sindrome dell’Occhio Secco

La buona tavola e il controllo degli eccessi alimentari sono un ottimo punto di partenza per prendersi cura della propria salute oculare e difendersi dai sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco. Ma non è l’unico. In presenza di Sindrome dell’Occhio Secco, tuttavia, è davvero importante attuare una strategia che includa anche la figura di un medico specialista nella patologia. Sarà lo specialista ad indicare eventuali percorsi terapeutici da seguire, al fine di mettere in atto un percorso di cura e di ripristino del proprio benessere oculare lungimirante e ben strutturato.

Leggi anche: Sindrome dell’Occhio secco, 5 consigli utili per combatterla a tavola

Vuoi saperne di più?

Se soffri di Sindrome dell’Occhio Secco, rivedi la tua dieta settimanale introducendo maggiormente gli alimenti sopra descritti e non dimenticare di chiedere il parere di uno specialista. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

Occhio Secco e alimentazione - Centro Italiano Occhio Secco

La Dry Eye Syndrome, chiamata anche Tear Disfunction Syndrome è una patologia oculare vera e propria che colpisce, in Italia, il 25% della popolazione, in particolar modo le donne dopo i 45 anni e quelle in menopausa. Una patologia che oggi colpisce sempre più spesso anche gli uomini ed i pazienti in età pediatrica, complice uno stile di vita sempre più legato all’uso dei device elettronici ed una qualità dell’aria non sempre ottimale. La domanda sorge dunque spontanea: come ci si può difendere dalla Sindrome Dell’Occhio Secco, o per lo meno tenerne a bada i sintomi? Esiste qualche rimedio utile? E’ possibile combatterla con l’alimentazione? In questo senso, l’alimentazione non è certamente risolutiva, ma può essere di grande aiuto. Vediamo dunque 5 consigli utili per tenere a bada i sintomi della Sindrome Dell’Occhio Secco curando la propria alimentazione. D’altronde, non dimentichiamo che la salute inizia dalla tavola.

1 – Bere tanta acqua

Sembrerà forse un consiglio banale, ma repetita iuvant, come amavano dire i latini. Il nostro corpo è fatto per il 90% di acqua, dunque bere molto porterà giovamento all’intero organismo. E non solo. Anche i tessuti oculari sono costituiti in gran parte da liquidi. Chi, a maggior ragione, soffre di Sindrome Dell’Occhio Secco, dovrebbe bere molto per aiutare l’occhio a mantenersi ben idratato e ben lubrificato, così da contrastare tanto l’ipolacrimia (ovvero la ridotta produzione di lacrime), quanto la dislacrimia (l’eccessiva evaporazione lacrimale).

2 – Consumare molti Omega3

Gli Omega3 sono dei grassi polinsaturi fondamentali per preservare il buon funzionamento delle ghiandole di Meibomio, le ghiandole esecretorie del liquido lacrimale. Un buon apporto di Omega3 non solo favorisce il buon funzioamento delle suddette ghiandole, ma influisce anche sulla qualità del liquido lacrimale, incrementando la componente lipidica. Largo quindi al pesce azzurro, che contiene un ottimo apporto di Omega3.

3 – Largo alla vitamina A

Un altro “ingrediente” prezioso per la salute oculare e che può aiutare a contrastare i sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco è la vitamina A. La vitamina A esercita un’ottima azione protettiva verso tutte le strutture oculari. Essa è importante perché mantiene i tessuti ben ossigenati e dunque sempre giovani e ben funzionanti, oltre ad esercitare una vera e propria azione protettiva nei confronti delle aggressioni provenienti dall’esterno.

4 – Carotenoidi, gli alleati indispensabili

Vi sono poi due carotenoidi davvero preziosi per la salute oculare, la luteina e la zeaxantina. Si tratta di ingredienti capaci di svolgere il ruolo di “occhiali da sole naturali”, proteggendo gli occhi dall’aggressione dei raggi solari UV, ovvero quelli dannosi per le strutture oculari. Non dimentichiamo che l’esposizione al sole senza un’adeguata protezione può non solo danneggiare gli occhi, ma anche favorire l’insorgenza o peggiorare i sintomi della Dry Eye Syndrome. Il termine carotenoidi vi farà pensare che luteina e zeaxantina siano particolarmente presenti nelle carote, ma è bene sapere che essi sono largamente presenti nelle verdure a foglia, nei piselli, nei porri, negli spinaci e nei piselli. E verde sia!

5 – Bere caffè!

Questo consiglio probabilmente vi lascerà un pò spiazzati, eppure lo dice la scienza. Si sapeva già da tempo che il caffé stimola la produzione di diverse secrezioni come la saliva ed i succhi gastrici, ma la scienza non aveva ancora provato la correlazione tra la caffeina ed il liquido lacrimale. Uno studio del 2012 pubblicato su Ophtalmology, ha invece confermato che l’assunzione di caffeina stimola la produzione di liquido lacrimale. (Fonte: AAO.org. ) Attenzione però a non abusare della caffeina: il suo effetto vasocostrittore potrebbe ripercuotersi negativamente sulla salute oculare, affaticando il nervo ottico e talvolta predisponendo all’insorgenza di altre patologie, come per esempio il glaucoma.