occhio secco e sport - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Occhio secco e sport, esiste un legame di causa effetto tra i due? Capita spesso di interrogarsi sulle abitudini alimentari o lavorative che possono influenzare il nostro stato di salute oculare. E’ intuitivo ed abbastanza comune, difatti, immaginare che un’alimentazione sbilanciata a favore di grassi, fritti o cibi stagionati, la poca propensione a mantenersi idratati oppure lunghi periodi trascorsi dinanzi ai device elettronici possano appesantire il corpo e in qualche modo la vista. Ma fino a che punto siamo certi che praticare della sana attività fisica possa influenzare positivamente chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco? Oggi la scienza ci fornisce finalmente una risposta definitiva sul tema. 

Non solo medicina: anche l’attività fisica è un toccasana per la salute oculare

I sintomi che maggiormente disturbano in maniera ricorrente chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco sono bruciore oculare, iperlacrimazione o secchezza, sensazione di corpo estraneo, fotofobia. Sintomi che accomunano una persona su tre al mondo complice, come accennato, l’aumento delle ore trascorse quotidianamente a video. Se di per sé questo status quo sembra essere poco incoraggiante, oggi la scienza ci offre uno spiraglio di ottimismo. 

L’esercizio fisico, anche se praticato blandamente per qualche ora la settimana, è davvero un toccasana a tuttotondo. Tenersi in movimento aiuta a tenere alto il tono dell’umore e di avere un occhio di riguardo verso la linea. Ma non solo. Consente di favorire una maggiore ossigenazione dei tessuti, prevenendo l’insorgenza delle patologie legate all’invecchiamento cellulare e allo stress ossidativo. Per quanto riguarda la salute oculare, per esempio, è dimostrato che l’attività fisica può aiutare a prevenire l’insorgenza della cataratta o della Degenerazione Maculare Senile. Nei bambini, invece, è un’ottima attività preventiva contro l’insorgenza e la progressione della miopia.

Occhio Secco e sport: cosa dice la scienza

Ed ecco dunque la news: secondo una ricerca recentemente condotta dagli studiosi dell’Università di Waterloo e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Experimental Eye Research, praticare un po’ di esercizio fisico con regolarità aiuta a lenire e tenere a bada i sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco. Migliorando il quadro clinico di chi soffre dalla patologia.

In che modo? Secondo gli studiosi, un’ora di attività fisica aerobica (corsa, jogging, ma anche cyclette e tapis roulant, sci di fondo, ma anche una partita di pallone, nel caso dei più giovani o giovanissimi) aiuta a migliorare la qualità così come la quantità di film lacrimale. Abbiamo citato i bambini con riferimento alla miopia. Ebbene, l’American Academy of Pediatrics ha recentemente lanciato un allarme a tutti i genitori, consigliando di limitare le ore che i piccoli trascorrono davanti a videogiochi o altri strumenti elettronici: gli esperti hanno sottolineato come l’uso intensivo di questi passatempi di ultimissima generazione è anche causa di Sindrome dell’Occhio Secco nei bambini.

Ma l’esercizio fisico da solo non basta

è sempre bene rivolgersi ad uno specialista nella Sindrome dell’Occhio Secco

Naturalmente, sarebbe impensabile aspettarsi dall’esercizio fisico, blando o intenso che sia, un miglioramento drastico e radicale del quadro clinico. La Sindrome dell’Occhio Secco è molto più insidiosa di quanto si possa pensare e spesso presenta recidive inaspettate: per questa ragione consigliamo sempre di rivolgersi ad un team di specialisti esperti nel trattamento della sindrome. Per trattare opportunamente la patologia, infatti, è fondamentale partire da un percorso diagnostico accurato e personalizzato. Se la patologia è sempre più o meno uguale a se stessa, non possiamo affermare lo stesso delle cause che l’hanno innescata. E proprio dalle cause dipenderà il protocollo di trattamento personalizzato ed idoneo per ciascun paziente.

Un approccio globale alla Sindrome dell’Occhio Secco

Alla luce di quanto or ora affermato, si evince che la Sindrome dell’Occhio Secco richiede un trattamento globale, attento e puntuale. Tra gli “ingredienti” fondamentali per gestire e superare la sua fastidiosa sintomatologia troviamo:

  • una dieta ricca e varia, che includa molta acqua oltre a frutta e verdura di stagione (non si dimentichi che l’alterazione dello stato di salute del microbioma intestinale si riflette sulla qualità del film lacrimale)
  • qualche ora la settimana di esercizio aerobico
  • l’adesione precisa e costante all’eventuale terapia prescritta dallo specialista

Vuoi saperne di più?

Per trattare in modo incisivo e globale la Sindrome dell’Occhio Secco è impossibile prescindere da uno specialista. Prenota oggi stesso una visita specialistica presso il Centro Italiano Occhio Secco. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

 

 

 

La buona salute si conquista (e si conserva) a partire dalla buona tavola. Mangiare bene e mangiare sano è, difatti, uno dei piccoli grandi segreti per aiutare il nostro organismo a mantenersi efficiente, nutrito ed idratato. Ed in questo, gli occhi non sono da meno. In particolare, vi sono alcune patologie oculari la cui comparsa può essere prevenuta o ritardata anche grazie ad uno stile di vita sano e virtuoso. Tra queste, la Sindrome dell’Occhio Secco. Vediamo dunque come l’alimentazione può aiutare chi è affetto da questa patologia. 

Occhio secco e alimentazione: l’importanza delle vitamine

Le vitamine rivestono un ruolo di primo piano nel mantenimento di una buona lubrificazione oculare. L’occhio secco si contrasta dunque anche con l’alimentazione, introducendo nella dieta tante vitamine e microelementi preziosi. 

Di particolare importanza è la vitamina A, fondamentale per preservare la buona salute ed il corretto funzionamento proprio delle strutture oculari, oltre che a garantire il mantenimento della giusta idratazione. Una carenza di vitamina A può condurre infatti ad una secchezza generalizzata. Questa secchezza non interessa solamente l’apparato visivo, ma anche la pelle e le mucose respiratorie.

La vitamina B6 ha il ruolo di trasportare la vitamina A e di favorire la sintesi dell’emoglobina nel sangue. A sua volta, l’emoglobina è fondamentale per favorire una buona ossigenazione dei tessuti.

Ancora, per mantenere l’occhio ben lubrificato ed idratato, l’organismo ha bisogno di un buon apporto di vitamina C e di potassio. La vitamina C esercita una funzione protettiva della superficie oculare nei confronti delle radiazioni ultraviolette e di potenziali danni causati da agenti fisici e chimici (sole, vento, inquinamento). Secondo quanto riportato da una ricerca scientifica, le persone affette da diabete mellito sono maggiormente esposte al rischio di sviluppare una secchezza oculare cronica in virtù della carenza di vitamina C (acido ascorbico) che li contraddistingue. Per quanto riguarda il potassio, invece, esso si comporta come antagonista del sodio, andando dunque a regolare l’equilibrio tra fluidi presenti dentro e fuori le cellule e rivestendo al contempo un ruolo essenziale nel mantenimento di una buona idratazione generale del nostro organismo.

Infine, anche lo zinco aiuta a mantenere una buona idratazione di tutto l’organismo, con effetti tangibili tanto a livello di funzionalità dei sistemi ed apparati che lo compongono, quanto a livello di salute della pelle e degli annessi cutanei.

Quali alimenti contengono le vitamine e gli elementi nutritivi sopra elencati?

  • Vitamina A: si trova nella frutta e verdura di colore giallo, arancio, rosso e nella verdura a foglia;
  • Vitamina B6: presente nelle farine integrali, in banane, frutta secca, lievito di birra e riso;
  • Vitamina C: ne sono abbondanti agrumi, kiwi, fragole, peperoni, broccoli, lattuga;
  • Potassio: comunemente abbondante in patate, banane, albicocche, soia, vegetali verdi e cereali integrali.
  • Zinco: nei cereali integrali e nei legumi.

Il consiglio è quello di mettere in tavola una buona varietà di alimenti nell’arco della settimana, senza eccedere nelle dosi e prediligendo sempre frutta e verdura di stagione. Al contrario, è bene limitare l’assunzione di cibi particolarmente grassi che possono indurre un’ipercolesterolemia. Tra questi, le carni rosse, gli insaccati ed i formaggi, che non è necessario bandire del tutto, ma assumere con moderazione. Banditi saranno invece il fumo e, se possibile, l’alcol.

Leggi anche: 5 consigli per combattere la sindrome dell’occhio secco a tavola 

Last but not least: l’acqua

Al fine di aiutarci a contrastare l’occhio secco con l’alimentazione, non si dimentichi poi di bere molta acqua. Può sembrare una banalità, ma uno dei segreti per ritardare o prevenire la comparsa e l’avanzamento di molte patologie oculari è quello di bere molta acqua. Introdurre almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno aiuta a mantenere il corpo ben idratato. In più, favorisce il buon andamento di innumerevoli funzioni dalle quali dipende direttamente il nostro benessere.

Idratazione ed alimentazione contro occhio secco: basteranno?

Un buon livello d’idratazione ed un’alimentazione corretta, sana ed opportunamente varia possono rivelarsi di grande aiuto nel combattere e migliorare anche sensibilmente l’insieme dei sintomi posti in essere dalla Sindrome dell’Occhio Secco. Tuttavia, non si dimentichi che l’occhio secco è una patologia oculare vera e propria che può avere innumerevoli cause: in quanto tale, dev’essere presa in carico e trattata opportunamente da uno specialista.

Vuoi saperne di più?

Se soffri di secchezza oculare cronica, metti in pratica i consigli sopra descritti e non dimenticare di chiedere il parere di uno specialista. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.