vitamina A e Sindrome dell'Occhio Secco - centroitalianoocchiosecco.it

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia multifattoriale che interessa e colpisce trasversalmente persone di età, genere, abitudini e storia clinica differenti. Tra le cause che la possono innescare troviamo anche quelle di indole alimentare. A tal proposito, soffermiamoci oggi sui risvolti – talvolta anche importanti – che la carenza di vitamina A può esercitare sulla salute oculare. 

Mangiare bene aiuta a preservare il benessere della superficie oculare

Sono diverse le ricerche scientifiche che dimostrano quanto l’alimentazione possa influire positivamente sul benessere dell’apparato visivo e in particolare della superficie oculare. Vitamine, sali minerali, antiossidanti – sia assunti tramite alimentazione, sia sotto forma di integratori – possono proteggere l’occhio dalle aggressioni esterne e mantenere la sua superficie perfettamente idratata, lubrificata, efficiente e funzionante. Tra gli ingredienti più utili e preziosi troviamo – come confermato dalla scienza – gli Omega3 ed innumerevoli vitamine, tra cui la A, la B12, la vitamina C, D, ma anche la lattoferrina, il selenio e, non ultima, la curcumina. Ma cosa succede se, al contrario, uno di questi elementi viene a mancare?

Carenza di vitamina A e Sindrome dell’Occhio Secco

La vitamina A include due nutrienti fondamentali: il retinolo e i carotenoidi. Oltre ad esercitare un ruolo importante in diversi ambiti dell’organismo, essa svolge anche un ruolo cruciale nel promuovere il buon andamento della funzione visiva, in particolare in condizioni di poca luce. Preserva la salute delle mucose, mantiene lo stato di benessere della retina, favorisce la crescita dell’epitelio corneale. Esercita altresì un ruolo importante nel migliorare la qualità della superficie oculare, favorendo un’adeguata produzione di lacrime sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.

Non a caso, la Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia che risente particolarmente di un’eventuale carenza di vitamina A. Si consideri che un’importante carenza di vitamina A associata a grave malnutrizione – riscontrabile oggigiorno nei paesi in via di sviluppo – è una causa frequente di cecità.

Conviene sapere che una carenza di vitamina A può compromettere l’equilibrio del film lacrimale, riducendo la lacrimazione ed innescando quella secchezza oculare cronica e persistente che può sfociare nella Sindrome dell’Occhio Secco. Oltre ai tipici sintomi della Sindrome, una carenza di vitamina A può esporre l’occhio ad infezioni o causare lesioni della cornea.

Come ci si accorge di avere una carenza di vitamina A?

I sintomi di una carenza di vitamina A possono dunque essere:

  • peggioramento dello stato di salute della superficie oculare, con secchezza marcata, cronica e persistente ed episodi dolorosi quali ulcere corneali o infezioni
  • secchezza della pelle, perdita di capelli, unghie indebolite, labbra screpolate
  • indebolimento del sistema immunitario

In generale, assumere una dose adeguata di vitamina A tramite l’alimentazione può aiutare a migliorare la sintomatologia connessa alla Sindrome dell’Occhio Secco. Fermo restando che il “fai da te” non è mai una buona idea, si consiglia di recarsi sempre e prima di tutto a controllo presso specialisti nella Sindrome dell’Occhio Secco, per confermare la diagnosi e seguire un protocollo di cura mirato e personalizzato sulla base delle proprie esigenze. Un percorso terapeutico che includerà – ove necessario – anche l’assunzione di integratori vitaminici specifici.

Leggi anche: cosa mangiare se si è affetti da vitamina A

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Pensi di soffrire di Sindrome dell’Occhio Secco o ti capita di sperimentare i sintomi sopra descritti? Una visita di controllo potrebbe essere una buona idea. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

occhio secco e vita sedentaria - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Le conseguenze della sedentarietà si misurano anche in termini di incidenza sempre maggiore di alcune patologie dello scheletro (derivanti da posture scorrette), dell’apparato visivo, ma anche di tutto l’organismo più in generale. E a proposito di salute oculare, alcuni ricercatori hanno indagato la correlazione esistente tra la Sindrome dell’Occhio Secco e gli stili di vita sedentaria. Vediamo cosa è emerso.

La vita sedentaria è fattore di rischio di diverse patologie

Condurre uno stile di vita sedentario e poco propenso all’attività motoria può pregiudicare lo stato di salute generale dell’organismo. Portando ad uno stato infiammatorio lieve ma costante e generalizzato, cioè una condizione di salute nella quale l’organismo è più vulnerabile ed esposto ad andare incontro a patologie cronico-degenerative e sistemiche. Tra queste, menzioniamo l’osteoporosi ma anche la Sindrome dell’Occhio Secco, solo per fare qualche esempio.

Se ad uno stile di vita prettamente sedentario aggiungiamo la propensione ad indulgere in stili alimentari poco virtuosi, abusando di cibi grassi, fritti, altamente calorici e industriali, il rischio è anche quello di sviluppare un’altra patologia sistemica tipica dei nostri tempi, ovvero il diabete di tipo 2.

Parlando di alimentazione, peraltro, si consideri che molti alimenti sono ricchi di vitamine, sali minerali, antiossidanti e acqua, tutti elementi fondamentali per il nostro benessere cellulare.

Qual è il legame tra sedentarietà e Sindrome dell’Occhio Secco?

Lo stato infiammatorio generalizzato innescato dalla sedentarietà può anche predisporre alla Sindrome dell’Occhio Secco. Per prevenire il disturbo, è utile bere molto, curare l’alimentazione prediligendo alimenti freschi e di stagione ed evitare fumo e alcol. Ma non solo: praticare un po’ di attività motoria durante la settimana favorisce la regressione dell’infiammazione e previene l’insorgenza di molte patologie, tra cui anche la secchezza oculare. Questo perché l’attività motoria assicura e promuove una buona ossigenazione dei tessuti, che è alla base del benessere e che contrasta l’insorgenza delle patologie tradizionalmente connesse alla produzione di radicali liberi ed al decadimento cellulare.

Alcuni consigli pratici da seguire per prevenire l’occhio secco

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia cronica foriera di sintomi fastidiosi spesso considerati, da chi ne è affetto, poco sopportabili e quasi invalidanti. Solo costanza ed impegno (assieme all’imprescindibile presenza di uno specialista) consentono poi di gestirla e curarla con efficacia. Ecco perché è bene prevenirla, ove possibile. Di seguito, alcuni consigli pratici per prevenire la Sindrome dell’Occhio Secco laddove si conduca uno stile di vita particolarmente sedentario:

  • interrompere la sedentarietà recandosi al lavoro in bicicletta, a piedi o facendo qualche esercizio durante le pause lavorative
  • fare una breve passeggiata dopo cena durante la buona stagione
  • alzarsi mezz’ora prima del solito per praticare un po’ di yoga
  • bere molto, soprattutto fuori dai pasti
  • prediligere pasti freschi preparati in casa
  • ridurre l’uso dei dispositivi elettronici quando non si è al lavoro

Correggere il proprio stile di vita non significa affrontare cambiamenti radicali. Piuttosto, si tratta di dedicare piccole attenzioni a se stessi, con l’obiettivo vivere meglio e più a lungo.

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Conduci uno stile di vita particolarmente sedentario e soffri occasionalmente di disturbi oculari? Potresti essere affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

 

 

occhio secco cosa mangiare - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Anche se a volte ce ne dimentichiamo, un’alimentazione corretta, sana e ben bilanciata è il primo passo per stare bene e per prenderci cura come dovremmo del nostro organismo. Ancor più in presenza di patologie ben specifiche. Eppure, il poco tempo a disposizione per preparare pasti adeguati e un pizzico di golosità che ci spinge a consumare cibi meno salutari, non sempre giocano a nostro favore. Chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco, invece, dovrebbe prestare maggiore attenzione alla buona tavola, nella consapevolezza che l’alimentazione può essere un’ottima alleata nel mantenimento di uno stato di maggior benessere oculare. Vediamo allora come strutturare la propria dieta.

Cosa bere se si è affetti da Sindrome dell’Occhio Secco

Il primo consiglio – ça va sans dire – è quello di bere molta acqua, durante i pasti così come fuori dai pasti. La Sindrome dell’Occhio Secco risente fortemente dello stato di idratazione corporea ed è spesso causata da una perdita di liquidi a livello di superficie oculare. Dunque, reintegrare i liquidi persi bevendo molto è il primo passo da compiere. Il secondo consiglio interessante in merito a cosa bere per prevenire l’insorgenza della Sindrome dell’Occhio Secco vi lascerà invece senza parole: ebbene, secondo alcune ricerche scientifiche, la caffeina stimola e favorisce la produzione di liquido lacrimale. Gli amanti del caffè saranno sicuramente felici di saperlo. Attenzione però a non esagerare!

E cosa mangiare?

Il consiglio generale è quello di limitare grassi, fritti ed insaccati e prediligere una dieta ricca, varia e colorata, basata sull’introduzione di frutta e verdura di stagione, carni bianche, pesce azzurro e semi oleosi. Tra i cibi da prediligere e da non far mancare nel proprio regime alimentare settimanale, elenchiamo:

  • I carotenoidi, come luteina e zeaxantina e il retinolo (noto anche come vitamina A) ampiamente presenti non solo nelle carote, ma anche nelle verdure a foglia. Secondo la scienza, i carotenoidi esercitano una forte azione protettiva nei confronti delle strutture oculari, ma sono anche in grado di controllare i sintomi della Sindrome dell’Occhio Secco.
  • Gli omega 3, dei grassi polinsaturi in grado di promuovere il buon funzionamento delle ghiandole di Meibomio e influire anche positivamente sulla qualità del film lacrimale. Si trovano in abbondanza nel pesce azzurro.
  • Lo zinco, un minerale che esercita un ruolo importante nel preservare l’idratazione corporea a tuttotondo, e che si trova nel pesce, nella carne, nella frutta secca, nel cacao, nel tuorlo dell’uovo, nel latte.
  • Il potassio, un minerale che riveste a sua volta un ruolo importante nel mantenimento dell’idratazione corporea, e che troviamo in abbondanza nei legumi e nelle banane.
  • La vitamina C, da assumere a maggior ragione se si è anche affetti da diabete. Secondo gli studiosi, difatti, la carenza di vitamina C che colpisce tipicamente i diabetici è anche fattore predisponente l’insorgenza della Sindrome dell’Occhio Secco. Troviamo la vitamina C negli agrumi, nei kiwi, nei frutti di bosco, ma anche nelle verdure a foglia.

Cos’altro fare per difendersi dalla Sindrome dell’Occhio Secco

La buona tavola e il controllo degli eccessi alimentari sono un ottimo punto di partenza per prendersi cura della propria salute oculare e difendersi dai sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco. Ma non è l’unico. In presenza di Sindrome dell’Occhio Secco, tuttavia, è davvero importante attuare una strategia che includa anche la figura di un medico specialista nella patologia. Sarà lo specialista ad indicare eventuali percorsi terapeutici da seguire, al fine di mettere in atto un percorso di cura e di ripristino del proprio benessere oculare lungimirante e ben strutturato.

Leggi anche: Sindrome dell’Occhio secco, 5 consigli utili per combatterla a tavola

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Se soffri di Sindrome dell’Occhio Secco, rivedi la tua dieta settimanale introducendo maggiormente gli alimenti sopra descritti e non dimenticare di chiedere il parere di uno specialista. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

occhio secco e sport - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Occhio secco e sport, esiste un legame di causa effetto tra i due? Capita spesso di interrogarsi sulle abitudini alimentari o lavorative che possono influenzare il nostro stato di salute oculare. E’ intuitivo ed abbastanza comune, difatti, immaginare che un’alimentazione sbilanciata a favore di grassi, fritti o cibi stagionati, la poca propensione a mantenersi idratati oppure lunghi periodi trascorsi dinanzi ai device elettronici possano appesantire il corpo e in qualche modo la vista. Ma fino a che punto siamo certi che praticare della sana attività fisica possa influenzare positivamente chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco? Oggi la scienza ci fornisce finalmente una risposta definitiva sul tema. 

Non solo medicina: anche l’attività fisica è un toccasana per la salute oculare

I sintomi che maggiormente disturbano in maniera ricorrente chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco sono bruciore oculare, iperlacrimazione o secchezza, sensazione di corpo estraneo, fotofobia. Sintomi che accomunano una persona su tre al mondo complice, come accennato, l’aumento delle ore trascorse quotidianamente a video. Se di per sé questo status quo sembra essere poco incoraggiante, oggi la scienza ci offre uno spiraglio di ottimismo. 

L’esercizio fisico, anche se praticato blandamente per qualche ora la settimana, è davvero un toccasana a tuttotondo. Tenersi in movimento aiuta a tenere alto il tono dell’umore e di avere un occhio di riguardo verso la linea. Ma non solo. Consente di favorire una maggiore ossigenazione dei tessuti, prevenendo l’insorgenza delle patologie legate all’invecchiamento cellulare e allo stress ossidativo. Per quanto riguarda la salute oculare, per esempio, è dimostrato che l’attività fisica può aiutare a prevenire l’insorgenza della cataratta o della Degenerazione Maculare Senile. Nei bambini, invece, è un’ottima attività preventiva contro l’insorgenza e la progressione della miopia.

Occhio Secco e sport: cosa dice la scienza

Ed ecco dunque la news: secondo una ricerca recentemente condotta dagli studiosi dell’Università di Waterloo e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Experimental Eye Research, praticare un po’ di esercizio fisico con regolarità aiuta a lenire e tenere a bada i sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco. Migliorando il quadro clinico di chi soffre dalla patologia.

In che modo? Secondo gli studiosi, un’ora di attività fisica aerobica (corsa, jogging, ma anche cyclette e tapis roulant, sci di fondo, ma anche una partita di pallone, nel caso dei più giovani o giovanissimi) aiuta a migliorare la qualità così come la quantità di film lacrimale. Abbiamo citato i bambini con riferimento alla miopia. Ebbene, l’American Academy of Pediatrics ha recentemente lanciato un allarme a tutti i genitori, consigliando di limitare le ore che i piccoli trascorrono davanti a videogiochi o altri strumenti elettronici: gli esperti hanno sottolineato come l’uso intensivo di questi passatempi di ultimissima generazione è anche causa di Sindrome dell’Occhio Secco nei bambini.

Ma l’esercizio fisico da solo non basta

è sempre bene rivolgersi ad uno specialista nella Sindrome dell’Occhio Secco

Naturalmente, sarebbe impensabile aspettarsi dall’esercizio fisico, blando o intenso che sia, un miglioramento drastico e radicale del quadro clinico. La Sindrome dell’Occhio Secco è molto più insidiosa di quanto si possa pensare e spesso presenta recidive inaspettate: per questa ragione consigliamo sempre di rivolgersi ad un team di specialisti esperti nel trattamento della sindrome. Per trattare opportunamente la patologia, infatti, è fondamentale partire da un percorso diagnostico accurato e personalizzato. Se la patologia è sempre più o meno uguale a se stessa, non possiamo affermare lo stesso delle cause che l’hanno innescata. E proprio dalle cause dipenderà il protocollo di trattamento personalizzato ed idoneo per ciascun paziente.

Un approccio globale alla Sindrome dell’Occhio Secco

Alla luce di quanto or ora affermato, si evince che la Sindrome dell’Occhio Secco richiede un trattamento globale, attento e puntuale. Tra gli “ingredienti” fondamentali per gestire e superare la sua fastidiosa sintomatologia troviamo:

  • una dieta ricca e varia, che includa molta acqua oltre a frutta e verdura di stagione (non si dimentichi che l’alterazione dello stato di salute del microbioma intestinale si riflette sulla qualità del film lacrimale)
  • qualche ora la settimana di esercizio aerobico
  • l’adesione precisa e costante all’eventuale terapia prescritta dallo specialista

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Per trattare in modo incisivo e globale la Sindrome dell’Occhio Secco è impossibile prescindere da uno specialista. Prenota oggi stesso una visita specialistica presso il Centro Italiano Occhio Secco. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

 

 

 

La buona salute si conquista (e si conserva) a partire dalla buona tavola. Mangiare bene e mangiare sano è, difatti, uno dei piccoli grandi segreti per aiutare il nostro organismo a mantenersi efficiente, nutrito ed idratato. Ed in questo, gli occhi non sono da meno. In particolare, vi sono alcune patologie oculari la cui comparsa può essere prevenuta o ritardata anche grazie ad uno stile di vita sano e virtuoso. Tra queste, la Sindrome dell’Occhio Secco. Vediamo dunque come l’alimentazione può aiutare chi è affetto da questa patologia. 

Occhio secco e alimentazione: l’importanza delle vitamine

Le vitamine rivestono un ruolo di primo piano nel mantenimento di una buona lubrificazione oculare. L’occhio secco si contrasta dunque anche con l’alimentazione, introducendo nella dieta tante vitamine e microelementi preziosi. 

Di particolare importanza è la vitamina A, fondamentale per preservare la buona salute ed il corretto funzionamento proprio delle strutture oculari, oltre che a garantire il mantenimento della giusta idratazione. Una carenza di vitamina A può condurre infatti ad una secchezza generalizzata. Questa secchezza non interessa solamente l’apparato visivo, ma anche la pelle e le mucose respiratorie.

La vitamina B6 ha il ruolo di trasportare la vitamina A e di favorire la sintesi dell’emoglobina nel sangue. A sua volta, l’emoglobina è fondamentale per favorire una buona ossigenazione dei tessuti.

Ancora, per mantenere l’occhio ben lubrificato ed idratato, l’organismo ha bisogno di un buon apporto di vitamina C e di potassio. La vitamina C esercita una funzione protettiva della superficie oculare nei confronti delle radiazioni ultraviolette e di potenziali danni causati da agenti fisici e chimici (sole, vento, inquinamento). Secondo quanto riportato da una ricerca scientifica, le persone affette da diabete mellito sono maggiormente esposte al rischio di sviluppare una secchezza oculare cronica in virtù della carenza di vitamina C (acido ascorbico) che li contraddistingue. Per quanto riguarda il potassio, invece, esso si comporta come antagonista del sodio, andando dunque a regolare l’equilibrio tra fluidi presenti dentro e fuori le cellule e rivestendo al contempo un ruolo essenziale nel mantenimento di una buona idratazione generale del nostro organismo.

Infine, anche lo zinco aiuta a mantenere una buona idratazione di tutto l’organismo, con effetti tangibili tanto a livello di funzionalità dei sistemi ed apparati che lo compongono, quanto a livello di salute della pelle e degli annessi cutanei.

Quali alimenti contengono le vitamine e gli elementi nutritivi sopra elencati?

  • Vitamina A: si trova nella frutta e verdura di colore giallo, arancio, rosso e nella verdura a foglia;
  • Vitamina B6: presente nelle farine integrali, in banane, frutta secca, lievito di birra e riso;
  • Vitamina C: ne sono abbondanti agrumi, kiwi, fragole, peperoni, broccoli, lattuga;
  • Potassio: comunemente abbondante in patate, banane, albicocche, soia, vegetali verdi e cereali integrali.
  • Zinco: nei cereali integrali e nei legumi.

Il consiglio è quello di mettere in tavola una buona varietà di alimenti nell’arco della settimana, senza eccedere nelle dosi e prediligendo sempre frutta e verdura di stagione. Al contrario, è bene limitare l’assunzione di cibi particolarmente grassi che possono indurre un’ipercolesterolemia. Tra questi, le carni rosse, gli insaccati ed i formaggi, che non è necessario bandire del tutto, ma assumere con moderazione. Banditi saranno invece il fumo e, se possibile, l’alcol.

Leggi anche: 5 consigli per combattere la sindrome dell’occhio secco a tavola 

Last but not least: l’acqua

Al fine di aiutarci a contrastare l’occhio secco con l’alimentazione, non si dimentichi poi di bere molta acqua. Può sembrare una banalità, ma uno dei segreti per ritardare o prevenire la comparsa e l’avanzamento di molte patologie oculari è quello di bere molta acqua. Introdurre almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno aiuta a mantenere il corpo ben idratato. In più, favorisce il buon andamento di innumerevoli funzioni dalle quali dipende direttamente il nostro benessere.

Idratazione ed alimentazione contro occhio secco: basteranno?

Un buon livello d’idratazione ed un’alimentazione corretta, sana ed opportunamente varia possono rivelarsi di grande aiuto nel combattere e migliorare anche sensibilmente l’insieme dei sintomi posti in essere dalla Sindrome dell’Occhio Secco. Tuttavia, non si dimentichi che l’occhio secco è una patologia oculare vera e propria che può avere innumerevoli cause: in quanto tale, dev’essere presa in carico e trattata opportunamente da uno specialista.

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Se soffri di secchezza oculare cronica, metti in pratica i consigli sopra descritti e non dimenticare di chiedere il parere di uno specialista. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.