Tag Archivio per: scienza

occhio secco e reflusso gastroesofageo - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio Secco si caratterizza per una serie di sintomi ben precisi tra cui, oltre alla marcata secchezza oculare, menzioniamo anche bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo o sabbiolina, fotofobia. Ebbene, vi sorprenderete a scoprire che questi sintomi possono essere anche provocati dalla Sindrome da Reflusso Gastroesofageo che, a livello oculare, si può manifestare sotto forma di Sindrome del Reflusso Oculare.  Insomma, come fanno organi e distretti così distanti a presentare sintomi comuni e soprattutto correlati tra di loro? Ci accingiamo a spiegarlo nei paragrafi seguenti.

Cos’è la Sindrome da Reflusso Gastroesofageo

La Sindrome da Reflusso Gastroesofageo è una patologia che interessa l’apparato digerente con particolare riferimento allo stomaco e all’esofago. Accade che i succhi gastrici presenti naturalmente nello stomaco fuoriescano verso l’alto in direzione dell’esofago in modo del tutto anomalo, a causa di una incompleta ed imprecisa chiusura della valvola deputata all’opportuna separazione tra i due organi, il cardias. Chi è affetto da reflusso gastroesofageo sperimenta rigurgiti acidi, dolore allo stomaco, senso di bruciore all’esofago, ma anche tosse asmatica, abbassamento di voce, raucedine. Il reflusso gastroesofageo diviene patologico quando è persistente nel tempo: in tal caso è bene rivolgersi ad uno specialista ed intraprendere l’opportuno percorso terapeutico.

In che modo il reflusso gastrico è legato all’occhio secco

Il mondo della scienza non cessa di approfondire e studiare non solo le patologie ma anche le ripercussioni che queste possono esercitare a tuttotondo sul nostro organismo. Ebbene, diversi studi scientifici hanno evidenziato come i succhi gastrici riescano a penetrare anche nel sacco lacrimale tramite i dotti nasali, innescando la Sindrome da Reflusso Oculare. Non a caso, si è evidenziato che nelle lacrime di chi è affetto da reflusso gastroesofageo è presente la pepsina, quell’enzima che si trova proprio all’interno dei succhi gastrici.

La Sindrome da Reflusso Oculare presenta una gamma di sintomi molto simili a quelli della Sindrome dell’Occhio Secco e – sempre dati alla mano – sembra che laddove sia presente la prima, si manifesti sovente anche la seconda. Lo stesso accade con riferimento alla Sindrome di Sjogren, anch’essa caratterizzata da secchezza oculare, bruciore, fotofobia e diversi altri sintomi sicuramente già noti a chi legge.

Cosa fare se si è affetti da reflusso gastroesofageo e occhio secco

Nel caso in cui si sia affetti da entrambe le patologie, è bene recarsi dai due specialisti esperti in materia ed sottoporsi parallelamente e con la giusta costanza ai trattamenti prescritti. Certamente curare il reflusso gastroesofageo potrà migliorare sensibilmente il quadro clinico lato oculare, ma è fondamentale recarsi anche presso uno specialista in oftalmologia per curare, al contempo, anche la Sindrome dell’Occhio Secco. Presso il Centro Italiano Occhio Secco troverai un team di specialisti esperti nella cura della patologia a tuttotondo, affrontandola nella maniera più corretta e prendendo in esame il quadro clinico generale di ciascun paziente.

Vuoi saperne di più?

Presso il Centro Italiano Occhio Secco abbiamo a cuore il tuo benessere visivo. Chiamaci oggi stesso per una visita specialistica: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

sonno e occhio secco - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Come sappiamo, dormire bene è fondamentale per affrontare la giornata con la giusta energia. Abbiamo già visto altrove l’argomento del legame che intercorre tra i nostri occhi ed i ritmi circadiani: è infatti proprio nella retina il delicato e sofisticatissimo sistema che regola l’alternanza sonno-veglia e che ci consente di modulare la nostra esistenza sulla base di momenti di attività ed inattività ben bilanciati. Oggi la scienza ci porta a conoscenza di un’altra interessante realtà legata alla qualità del sonno. Ovvero, l’influenza che un buon riposo può esercitare sull’andamento di alcune patologie. Tra queste, anche la Sindrome dell’Occhio Secco.

Perché dormire bene è fondamentale

Dormire bene, e per un numero sufficiente di ore, è davvero molto importante per la salute fisica e mentale. Non a caso, statistiche alla mano, il numero di incidenti stradali ma anche sul lavoro connessi alla stanchezza ed alla perdita di concentrazione è davvero molto elevato. Ma non solo: alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato come esista un legame tra alcune patologie, sintomatologie e/o condizioni cliniche ed una scarsa qualità del sonno. Occhio secco, ansia, depressione, disturbi psichici, ipertensione, diabete e menopausa, per citarne alcune.

Naturalmente, la qualità del sonno non è sempre la causa primaria dell’insorgenza di questi sintomi o disturbi ma, secondo gli studiosi, di certo concorre al loro esordio o alla loro recrudescenza, assieme ad altri fattori di tipo ambientale, genetica, clinica e via dicendo.

Sonno e Occhio Secco: qual è il legame?

Secondo gli studiosi, il legame che intercorre tra qualità del sonno, disturbi psichici e Sindrome dell’Occhio Secco è più stretto di quanto si possa pensare. Alla base di tale intuizione, supportata naturalmente da evidenze cliniche e scientifiche, vi è il fatto che la Sindrome dell’Occhio Secco è frequentemente connessa a disturbi dell’umore, quali ansia e depressione. Un dato che non stupisce, dal momento che la Sindrome porta con sé una gamma di sintomi non sempre facili da gestire, difficili da sopportare sul lungo periodo e talvolta persino invalidanti. E sono proprio i disturbi della sfera psichica o emotiva a mettere a repentaglio il riposo notturno, tanto sul piano qualitativo che quantitativo.

Anche la patologia stessa è responsabile, spesso, di una scarsa qualità o quantità di sonno nel paziente. La melanopsina è una molecola presente sulla retina avente il ruolo di inviare al cervello l’informazione relativa alla presenza o meno di luce. In alcune patologie come la Sindrome dell’Occhio Secco, la cataratta ed il glaucoma, questo meccanismo non avviene correttamente. La conseguenza è un’alterazione dei ritmi circadiani e dei ritmi sonno-veglia la quale, a sua volta, predispone all’insorgenza di patologie dell’umore.

Ancora, uno studio scientifico ha sottolineato come i pazienti affetti da Sindrome dell’Occhio Secco siano maggiormente predisposti alle apnee notturne. Ed è risaputo che chi soffre di apnee notturne tende a non riposare bene.

Infine, a conclusione di questo articolo sulle possibili correlazioni tra la Occhio Secco e sonno, ricordiamo che l’uso prolungato dei device elettronici non solo favorisce l’insorgenza di alterazioni del film lacrimale, ma anche la comparsa di disturbi del sonno. Il consiglio è quello di evitare di usare i device elettronici a letto prima di addormentarsi, e di prediligere la lettura di un buon libro.

Fonte: iovs.arvojournals.org

Vuoi saperne di più?

Stai sperimentando alcuni dei sintomi sopra descritti? Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

occhio secco - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Che introdurre il pesce azzurro nella dieta faccia bene all’intero organismo è davvero indubbio. Si tratta di un alimento particolarmente sano, poco grasso ed altamente nutriente. Indispensabile per la crescita dei più piccoli, ma anche per la buona salute degli adulti e degli anziani. Questo perché contiene, tra le altre cose, livelli eccellenti di fosforo ed Omega 3. Dalla scienza arriva tuttavia una novità per chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco ed ha sempre pensato che “fare il pieno” di Omega 3 fosse utile per fronteggiare meglio i sintomi della patologia. Vediamo di che si tratta. 

Cosa sono gli Omega3 e perché fanno così bene?

Gli Omega3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali. Il nostro corpo non è in alcun modo capace di produrli autonomamente, ma dal momento che essi hanno molti effetti positivi su diverse funzioni dell’organismo, va da sé che introdurli attraverso l’alimentazione può rivelarsi davvero molto utile.

Pesce azzurro: sano, locale, economico. Cosa volere di più?

Vi sono alcuni alimenti che ne sono davvero particolarmente ricchi, dunque non è necessario acquistarli sotto forma di integratore, a meno che non lo si preferisca. Uno degli alimenti che ne è maggiormente ricco è il pesce azzurro, ovvero pesce locale, pescato nel mar Mediterraneo, di pezzatura piccola. Si tratta di una tipologia di pesce contenente alti livelli di Omega3 e bassissimi livelli di altre tipologie di sostanze meno sane – come i metalli –  invece presenti nei pesci oceanici di pezzatura maggiore. Inoltre, proprio perchè è pesce dei nostri mari, è anche molto più economico.

A cosa fanno bene gli Omega3?

Gli Omega3 rappresentano un vero toccasana per il sistema cardiovascolare. Sono gli “spazzini” delle nostre arterie, perché le tengono pulite aiutando a controllare il livello dei trigliceridi e di conseguenza proteggendoci dalle patologie cardiache. Ma non finisce qui. Gli Omega3 sono preziosi anche per il buon funzionamento delle articolazioni, oltre a nutrire pelle e capelli. Salute e bellezza in una sola mossa, insomma!

Cosa dice la scienza sul rapporto tra assunzione di Omega 3 e trattamento della Sindrome dell’Occhio Secco?

Se gli Omega3 fanno così bene al nostro apparato cardiovascolare, non si può dire lo stesso del nostro apparato oculare, con riferimento specifico a chi soffre di Sindrome dell’Occhio Secco, ovvero è affetto da un insieme di sintomi che disidratano in modo cronico, ricorrente e persistente degli occhi. Un recente studio del National Institute of Health ha provato infatti che dosi anche elevate di Omega3 non esercitano alcun effetto sull’apparato visivo di chi è affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. Lo studio non ha infatti registrato alcun miglioramento dei sintomi nei pazienti affetti dalla sindrome a seguito dell’assunzione di Omega 3, esattamente come coloro che avevano invece assunto una dose di placebo. Insomma, se fino ad oggi avete aggiunto nella vostra dieta settimanale del buon pesce azzurro, sicuramente avete fatto un regalo al vostro organismo ed al vostro apparato cardiovascolare, ma lo stesso non si può dire per i sintomi della Dry Eye Syndrome.

Fonte. Nih.gov

Cosa si può invece fare per contrastare i sintomi dell’Occhio Secco a tavola?

Un buon consiglio è quello di introdurre molti liquidi, sia durante che fuori dai pasti, nonché tanta frutta e verdura di stagione. Questo vi consentirà di fare il pieno anche di vitamine preziose per il benessere oculare, come la vitamina A, e di carotenoidi, che vi ricordiamo sono presenti non solo nelle carote, ma anche nelle verdure a foglia verde.