lubrificare occhio in modo naturale - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Lubrificare l’occhio in maniera naturale puo’ essere utile nel quotidiano per donare sollievo in presenza di affaticamento e secchezza oculare. Tenere sottomano un buon lubrificante – specie durante lo studio o il lavoro – ci aiuta ad alleviare la sensazione di stress oculare, di bruciore e di stanchezza. Tuttavia, è sempre bene tenere a mente qualche consiglio e usare qualche cautela. E allora, conosciamo più da vicino le soluzioni che madre natura ci offre per lubrificare gli occhi, in che modo e fino a che punto possono essere utili, e quando prestare attenzione.

Quali sono i lubrificanti oculari naturali presenti in colliri, salviette umettanti o altri prodotti da banco

  • L’eufrasia, o erba degli occhi: l’eufrasia è una pianta officinale molto nota. Si tratta di una piccola pianta erbacea, spesso chiamata anche “erba degli occhi” in virtù delle sue presunte proprietà lenitive e curative dell’apparato visivo. La medicina popolare la vede tradizionalmente impiegata contro diversi disturbi oculari: dalle congiuntiviti alle infiammazioni oculari, sino all’affaticamento e alla secchezza oculare.
  • L’amamelide, fonte naturale di tannini l’amamelide, conosciuta scientificamente come Hamamelis virginiana, è una pianta utilizzata da secoli per le sue proprietà medicinali. Tra i suoi numerosi benefici, l’amamelide è particolarmente apprezzata per il supporto che offre alle strutture oculari. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, questa pianta può contribuire a ridurre il rossore e l’irritazione degli occhi, fornendo sollievo in caso di congiuntivite, secchezza oculare o affaticamento oculare. Inoltre, l’amamelide contiene tannini che possono aiutare a stringere i vasi sanguigni, riducendo così la comparsa di occhiaie e gonfiori intorno agli occhi. Svolge dunque una blanda ma gradevole azione estetica, esercitando la sua azione lenitiva anche nell’area perioculare.
  • La malva, fonte naturale di mucillagini: la malva è una pianta conosciuta per le sue proprietà lenitive e idratanti, che possono essere benefiche anche per favorire l’idratazione degli occhi. Grazie alla presenza di mucillagini, sostanze gelatinose che si trovano nelle sue foglie e nei suoi fiori, la malva può formare uno strato protettivo che aiuta a trattenere l’umidità e a prevenire l’evaporazione eccessiva delle lacrime. Questo può essere particolarmente utile per chi soffre di secchezza oculare (si pensi a chi trascorre molto tempo negli uffici, in ambienti dotati di impianti di condizionameno o riscaldamento, o laddove non ci sia un buon ricambio d’aria).
  • La camomilla, il rimedio della nonna per eccellenza: la camomilla è una piantina selvatica dai bellissimi fiorellini gialli: è molto nota per le sue proprietà calmanti e lenitive, ed è altresì un prezioso rimedio per le irritazioni oculari. Oltre ai prodotti da banco di natura officinale spesso acquistabili liberamente in farmacia o in erboristeria, la camomilla è spesso utilizzata sotto forma di infusi o decotti casalinghi. Un batuffolo di ovatta o una garzina imbevuta di camomilla (non zuccherata) può essere utile per lenire l’irritazione e l’affaticamento degli occhi e restituire una sensazione di comfort e idratazione.

Come lubrificare l’occhio attraverso l’alimentazione

  • L’acqua: l’acqua, ça va sans dire, è un eccellente lubrificante naturale. Bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, non solo ai pasti, ma durante tutto l’arco della giornata, aiuta l’intero organismo a stare meglio ed a svolgere in maniera ottimale tutte le sue funzioni. Bere molto aiuta a compensare la dispersione di liquidi che in estate si verifica a seguito della sudorazione: al contrario, in inverno anche i sistemi di riscaldamento domestico contribuiscono a disidratare l’organismo. Bere molto influenza positivamente anche gli annessi cutanei. E, non ultimo, l’apparato visivo: poiché le lacrime sono composte un buona parte di acqua, se l’organismo è poco idratato, ne risentirà anche la superficie oculare. Si raccomanda, naturalmente, di evitare bibite zuccherate e dolcificate.
  • Il retinolo: il retinolo svolge un ruolo cruciale nella salute degli occhi, proteggendo la retina così come la superficie oculare. Per quanto riguarda quest’ultima, la vitamina A  aiuta a preservare il benessere della cornea e della congiuntiva e promuove un’adeguata produzione di film lacrimale. Pertanto, l’integrazione con retinolo (o vitamina A) può essere utile nel trattamento della secchezza oculare, aiutando a migliorare la qualità del film lacrimale, andando a lubrificare l’occhio. Il retinolo o vitamina A si trova nel fegato, nel latte e derivati, nelle uova e in tutti gli ortaggi di colore rosso.
  • Gli omega 3 e l’olio di semi di lino: gli acidi grassi omega-3 abbondano in alimenti come pesce grasso, i semi di lino e la frutta secca. Si ritiene che gli omega-3 possano contribuire alla produzione di oli essenziali per il film lacrimale, migliorando così la lubrificazione degli occhi e riducendo l’irritazione e l’affaticamento. Alcune ricerche scientifiche suggeriscono che l’integrazione con omega-3 potrebbe essere utile per lubrificare l’occhio e alleviare i sintomi di alcune condizioni oculari come la Sindrome dell’Occhio Secco. L’olio di semi di lino è ricco di acidi grassi omega-3, noti per le loro proprietà benefiche per la salute degli occhi. Grazie alla sua composizione di acido alfa-linolenico (ALA), (un tipo di omega-3), l’olio di semi di lino può aiutare a migliorare la lubrificazione degli occhi, riducendo così i sintomi di secchezza oculare e irritazione. Gli acidi grassi omega-3 presenti nell’olio di semi di lino contribuiscono alla produzione di componenti essenziali del film lacrimale, che è fondamentale per mantenere la superficie degli occhi umida e protetta. L’olio di semi di lino si acquista nei negozi più forniti, e si può assumere da solo o come condimento di insalate, verdura cotta, zuppe, minestroni o vellutate.

Leggi anche: Occhio Secco e alimentazione, 5 consigli utili

Lubrificare l’occhio in maniera naturale: vantaggi e limiti

I colliri a base di principi attivi officinali, così come le salviette oftalmiche umettanti, offrono alcuni indubbi vantaggi:

  • sono prodotti pratici da tenere sempre sottomano
  • offrono un benessere immediato
  • non necessitano di prescrizione medica
  • sono generalmente ben tollerati

Al contempo, però, possono rivelarsi controproducenti. Vediamo di seguito in quali casi:

  • nonostante non richiedano prescrizione medica, abusare di questi prodotti senza avere la certezza della causa del proprio disturbo, può dare adito a spiacevoli fenomeni di esacerbazione e recrudescenza. In altre parole, il disturbo continua a ripresentarsi e tende a peggiorare. Questo accade tipicamente nella Sindrome dell’Occhio Secco, che si presenta tipicamente con sintomi simili a quelli di una banale allergia, ma che sul lungo periodo tende a ripresentarsi sempre più spesso e con sintomi di volta in volta più marcati
  • non sempre questi prodotti sono ben tollerati: si consiglia di verificare l’INCI del prodotto prima di farne uso. Possono capitare fenomeni di ipersensibilità ai principi attivi
  • durante il delicato periodo della gravidanza e dell’allattamento, si consiglia di chiedere parere medico anche relativamente ai prodotti di natura officinale. Se è vero che in gravidanza è generalmente sconsigliato abusare di farmaci, è altrettanto vero che alcune erbe officinali sono sconsigliate durante la gestazione e dopo.

Il consiglio dell’oculista

Anche quello che a noi può sembrare un disturbo oculare banale, passeggero e di poca importanza, in realtà può essere un primo segnale di un disturbo oculare più complesso, o di una patologia. La Sindrome dell’Occhio Secco, per fare un esempio, ha precisamente questa caratteristica: quella di apparire meno complessa di quanto in realtà non sia. Evitare l’autodiagnosi o la somministrazione affrettata di prodotti da banco per lubrificare l’occhio o lenire altre tipologie di sintomi, è sempre la scelta migliore. Inoltre, non sempre ciò che ci regala un momento di benessere, è in grado di risolvere il disturbo alla radice. Si consiglia, al contrario, di chiedere sempre consiglio al medico, e di andare prima di tutto a fondo delle cause che hanno scatenato il sintomo.

Terapia con luce pulsata per il trattamento della secchezza oculare

Un rimedio interessante non basato sull’uso di farmaci è sicuramente il trattamento con luce pulsata. Anzichè investire piccole ma continue somme di denaro in colliri che regalano un benessere transitorio, può rivelarsi interessante individuare un protocollo di trattamento più incisivo e specifico. Capace di dare risultati positivi maggiormente durevoli nel tempo.

Le sedute di trattamento con luce pulsata per la Sindrome dell’Occhio Secco restituiscono una sensazione di benessere oculare particolarmente gradita a chi vi si sottopone. Sono l’ideale per promuovere il ripristino della corretta lubrificazione oculare e pertanto si rivelano efficaci nel tempo. Naturalmente, sta allo specialista – al termine di una visita specialistica accurata ed approfondita – confermare o meno l’idoneità del paziente al trattamento. In caso contrario, potrà suggerire altri protocolli terapeutici maggiormente mirati.

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Prenota subito un controllo della salute oculare con uno specialista della Sindrome dell’Occhio Secco. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

occhio secco e vita sedentaria - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Le conseguenze della sedentarietà si misurano anche in termini di incidenza sempre maggiore di alcune patologie dello scheletro (derivanti da posture scorrette), dell’apparato visivo, ma anche di tutto l’organismo più in generale. E a proposito di salute oculare, alcuni ricercatori hanno indagato la correlazione esistente tra la Sindrome dell’Occhio Secco e gli stili di vita sedentaria. Vediamo cosa è emerso.

La vita sedentaria è fattore di rischio di diverse patologie

Condurre uno stile di vita sedentario e poco propenso all’attività motoria può pregiudicare lo stato di salute generale dell’organismo. Portando ad uno stato infiammatorio lieve ma costante e generalizzato, cioè una condizione di salute nella quale l’organismo è più vulnerabile ed esposto ad andare incontro a patologie cronico-degenerative e sistemiche. Tra queste, menzioniamo l’osteoporosi ma anche la Sindrome dell’Occhio Secco, solo per fare qualche esempio.

Se ad uno stile di vita prettamente sedentario aggiungiamo la propensione ad indulgere in stili alimentari poco virtuosi, abusando di cibi grassi, fritti, altamente calorici e industriali, il rischio è anche quello di sviluppare un’altra patologia sistemica tipica dei nostri tempi, ovvero il diabete di tipo 2.

Parlando di alimentazione, peraltro, si consideri che molti alimenti sono ricchi di vitamine, sali minerali, antiossidanti e acqua, tutti elementi fondamentali per il nostro benessere cellulare.

Qual è il legame tra sedentarietà e Sindrome dell’Occhio Secco?

Lo stato infiammatorio generalizzato innescato dalla sedentarietà può anche predisporre alla Sindrome dell’Occhio Secco. Per prevenire il disturbo, è utile bere molto, curare l’alimentazione prediligendo alimenti freschi e di stagione ed evitare fumo e alcol. Ma non solo: praticare un po’ di attività motoria durante la settimana favorisce la regressione dell’infiammazione e previene l’insorgenza di molte patologie, tra cui anche la secchezza oculare. Questo perché l’attività motoria assicura e promuove una buona ossigenazione dei tessuti, che è alla base del benessere e che contrasta l’insorgenza delle patologie tradizionalmente connesse alla produzione di radicali liberi ed al decadimento cellulare.

Alcuni consigli pratici da seguire per prevenire l’occhio secco

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia cronica foriera di sintomi fastidiosi spesso considerati, da chi ne è affetto, poco sopportabili e quasi invalidanti. Solo costanza ed impegno (assieme all’imprescindibile presenza di uno specialista) consentono poi di gestirla e curarla con efficacia. Ecco perché è bene prevenirla, ove possibile. Di seguito, alcuni consigli pratici per prevenire la Sindrome dell’Occhio Secco laddove si conduca uno stile di vita particolarmente sedentario:

  • interrompere la sedentarietà recandosi al lavoro in bicicletta, a piedi o facendo qualche esercizio durante le pause lavorative
  • fare una breve passeggiata dopo cena durante la buona stagione
  • alzarsi mezz’ora prima del solito per praticare un po’ di yoga
  • bere molto, soprattutto fuori dai pasti
  • prediligere pasti freschi preparati in casa
  • ridurre l’uso dei dispositivi elettronici quando non si è al lavoro

Correggere il proprio stile di vita non significa affrontare cambiamenti radicali. Piuttosto, si tratta di dedicare piccole attenzioni a se stessi, con l’obiettivo vivere meglio e più a lungo.

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Conduci uno stile di vita particolarmente sedentario e soffri occasionalmente di disturbi oculari? Potresti essere affetto da Sindrome dell’Occhio Secco. Il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970.

 

 

L’occhio secco risente di una vasta gamma di fattori, anche ambientali

occhio secco aria condizionata - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Sempre di più la tutela del nostro benessere e quella dell’ambiente sembrano andare di pari passo ed essere indissolubilmente legati. Sono sempre di più, difatti, le patologie innescate anche da fattori di tipo ambientale. E così, l’inquinamento atmosferico e gli agenti inquinanti sono diventati tra i più comuni (anche se non esclusivi) fattori di rischio di alcune patologie non solo oculari, ma anche cardiocircolatorie, endocrine, dermatologiche. La Sindrome dell’Occhio Secco, come già accennato in altre occasioni sulle pagine di questo magazine, è una di queste. Spendiamo oggi due parole sull’uso prolungato degli impianti di condizionamento, che pur regalandoci un piacevole refrigerio, possono concorrere all’insorgenza della patologia. E allora, forse spegnere il condizionatore può rappresentare un regalo per i nostri occhi, ma anche per l’ambiente in cui viviamo.

Perché l’aria condizionata può causare l’occhio secco?

L’aria condizionata è un tipo di aria che attraversa particolari filtri e ne fuoriesce più secca dell’aria naturale. La totale mancanza di umidità che caratterizza questo genere di flusso d’aria induce una maggiore evaporazione e disidratazione della superficie oculare e del film lacrimale. Si consideri peraltro che spesso l’uso intensivo di impianti di condizionamento si verifica negli uffici, dove si trascorrono anche molte ore a video. Un ulteriore fattore di disturbo, dal momento che gli schermi dei device elettronici riducono la frequenza di ammiccamento, favorendo ulteriormente l’infiammazione della superficie oculare.

Come convivere con l’aria condizionata preservando la propria salute oculare

Per convivere con l’aria condizionata apprezzando il gradevole refrigerio ma senza mettere a repentaglio il benessere della nostra superficie oculare, possiamo mettere in atto alcune piccole accortezze:

  • evitare di impostare il condizionatore su temperature troppo basse
  • non sostare vicino al flusso dell’aria condizionata
  • evitare gli sbalzi termici
  • tenere ben puliti i filtri del condizionatore
  • tenere a portata di mano un buon collirio idratante, lacrime artificiali o delle salviettine umettanti
  • bere molta acqua

Semplici accorgimenti per prevenire l’insorgenza dell’occhio secco

Questi semplici accorgimenti sono l’ideale per evitare di innescare una secchezza oculare persistente, che può facilmente cronicizzarsi e sfociare in una vera e propria sindrome. Ma non è solo l’ufficio ad essere uno dei luoghi dove si rischia di essere maggiormente esposti all’aria condizionata. Anche i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, come treni o aerei, stanze d’albergo, hall e sale d’aspetto possono presentare lo stesso tipo di insidia. Nel caso di mezzi di trasporto o camere d’albergo, può essere altresì utile tenere sottomano una mascherina per gli occhi.

A proposito di ambiente: moderare l’uso dell’aria condizionata è un regalo anche per il pianeta

Moderare o limitare l’uso dell’aria condizionata ci aiuta ad evitare l’insorgenza o l’acutizzazione di patologie oculari così come respiratorie. Ma ha anche altri vantaggi. Ci consente di risparmiare energia e di limitare le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Un regalo che facciamo a noi stessi, al pianeta e alle generazioni future.

Vuoi saperne di più?

Soffri di bruciore oculare, sensazione di corpo estraneo, arrossamento e di tutti gli altri sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco? Se lo desideri, ti aspettiamo per un controllo della tua salute oculare. Il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

 

 

 

occhio secco e reflusso gastroesofageo - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio Secco si caratterizza per una serie di sintomi ben precisi tra cui, oltre alla marcata secchezza oculare, menzioniamo anche bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo o sabbiolina, fotofobia. Ebbene, vi sorprenderete a scoprire che questi sintomi possono essere anche provocati dalla Sindrome da Reflusso Gastroesofageo che, a livello oculare, si può manifestare sotto forma di Sindrome del Reflusso Oculare.  Insomma, come fanno organi e distretti così distanti a presentare sintomi comuni e soprattutto correlati tra di loro? Ci accingiamo a spiegarlo nei paragrafi seguenti.

Cos’è la Sindrome da Reflusso Gastroesofageo

La Sindrome da Reflusso Gastroesofageo è una patologia che interessa l’apparato digerente con particolare riferimento allo stomaco e all’esofago. Accade che i succhi gastrici presenti naturalmente nello stomaco fuoriescano verso l’alto in direzione dell’esofago in modo del tutto anomalo, a causa di una incompleta ed imprecisa chiusura della valvola deputata all’opportuna separazione tra i due organi, il cardias. Chi è affetto da reflusso gastroesofageo sperimenta rigurgiti acidi, dolore allo stomaco, senso di bruciore all’esofago, ma anche tosse asmatica, abbassamento di voce, raucedine. Il reflusso gastroesofageo diviene patologico quando è persistente nel tempo: in tal caso è bene rivolgersi ad uno specialista ed intraprendere l’opportuno percorso terapeutico.

In che modo il reflusso gastrico è legato all’occhio secco

Il mondo della scienza non cessa di approfondire e studiare non solo le patologie ma anche le ripercussioni che queste possono esercitare a tuttotondo sul nostro organismo. Ebbene, diversi studi scientifici hanno evidenziato come i succhi gastrici riescano a penetrare anche nel sacco lacrimale tramite i dotti nasali, innescando la Sindrome da Reflusso Oculare. Non a caso, si è evidenziato che nelle lacrime di chi è affetto da reflusso gastroesofageo è presente la pepsina, quell’enzima che si trova proprio all’interno dei succhi gastrici.

La Sindrome da Reflusso Oculare presenta una gamma di sintomi molto simili a quelli della Sindrome dell’Occhio Secco e – sempre dati alla mano – sembra che laddove sia presente la prima, si manifesti sovente anche la seconda. Lo stesso accade con riferimento alla Sindrome di Sjogren, anch’essa caratterizzata da secchezza oculare, bruciore, fotofobia e diversi altri sintomi sicuramente già noti a chi legge.

Cosa fare se si è affetti da reflusso gastroesofageo e occhio secco

Nel caso in cui si sia affetti da entrambe le patologie, è bene recarsi dai due specialisti esperti in materia ed sottoporsi parallelamente e con la giusta costanza ai trattamenti prescritti. Certamente curare il reflusso gastroesofageo potrà migliorare sensibilmente il quadro clinico lato oculare, ma è fondamentale recarsi anche presso uno specialista in oftalmologia per curare, al contempo, anche la Sindrome dell’Occhio Secco. Presso il Centro Italiano Occhio Secco troverai un team di specialisti esperti nella cura della patologia a tuttotondo, affrontandola nella maniera più corretta e prendendo in esame il quadro clinico generale di ciascun paziente.

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Presso il Centro Italiano Occhio Secco abbiamo a cuore il tuo benessere visivo. Chiamaci oggi stesso per una visita specialistica: il nostro centralino è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 6361 1970. Oppure scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

Occhio Secco Cause - CIOS Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio secco è maggiormente nota per essere causata da sbalzi ormonali. E’ tipico il caso della donna che si appresta ad affrontare il periodo della menopausa e che va incontro ad una serie di disturbi tra i quali figura anche la secchezza oculare. Ma è bene ricordare che la secchezza oculare non è un semplice sintomo dell’età che avanza, è ben di più. Si tratta di una vera e propria patologia, le cui cause non si esauriscono negli ormoni “ballerini”. E allora, in merito all’occhio secco, le cause più comuni sono davvero note a tutti? Elenchiamo di seguito le 5 più frequenti.  

Top 5 delle cause dell’Occhio Secco

1 – La qualità dell’aria

I cambiamenti climatici, l’aumento delle temperature medie e dei livelli di particolato nell’aria inducono bruciore, secchezza oculare, sensazione di corpo estraneo e di fastidio. Chi abita in zone fortemente urbanizzate o industrializzate può andare incontro alla Sindrome dell’Occhio Secco anche in giovane e giovanissima età. Non a caso, la Sindrome dell’Occhio Secco può insorgere anche in età pediatrica.

2 – I device elettronici

L’uso massiccio dei device elettronici comporta una crescente abitudine alla visione ravvicinata a scapito di quella sulle lunghe distanze e un meno frequente ammiccamento delle palpebre. La conseguenza è una maggiore evaporazione del film lacrimale, con sintomi associati quali arrossamento ed affaticamento oculare e secchezza oculare.

3 – L’alimentazione

Al giorno d’oggi il tempo dedicato ai pasti, specie durante la settimana, si è ridotto notevolmente. Il risultato è un impoverimento della qualità generale dell’alimentazione, che finisce con il privilegiare cibi “veloci” a scapito di preparazioni fresche e di stagione. Avere un’alimentazione poco bilanciata a favore di carboidrati, affettati, carni rosse e bibite confezionate non aiuta l’apparato visivo a stare bene, ed anzi può predisporre verso alcune patologie oculari. Bere molta acqua e consumare molta frutta e verdura di stagione, al contrario, può mettere al riparo dai sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco. Perché per avere un occhio ben idratato è fondamentale che tutto il corpo sia ben idratato.

4 – Alcuni farmaci

Spesso si tende a pensare che un farmaco che si assume per trattare una determinata patologia “limiti” il suo raggio d’azione all’organo o disturbo per il quale è stato prescritto. Non sempre è così. Può capitare, infatti, che vi siano alcuni farmaci che predispongono alla Sindrome dell’Occhio Secco. La pillola anticoncezionale, la terapia ormonale sostitutiva (prescritta solitamente alle donne in menopausa) ed alcuni tranquillanti (per fare qualche esempio), possono innescare, come effetto collaterale, la Sindrome dell’Occhio Secco. Lo stesso vale per alcuni farmaci per cui non serve prescrizione medica, come alcuni anticongestionanti o antistaminici. Attenzione dunque a quali farmaci teniamo sul comodino e cautela nel fai da te: vale sempre il consiglio di consultare il medico.

5 – Le lenti a contatto

Le lenti a contatto rappresentano una grande comodità. Indossarle la mattina e svolgere tutte le incombenze quotidiane senza il pensiero degli occhiali è davvero comodo. Eppure, anche le lenti a contatto devono essere indossate con le dovute cautele, per non incorrere in alcuni sintomi sgradevoli, nonché causare la Sindrome dell’Occhio Secco.

Le cause dell’occhio secco sono molteplici, ma non tutti ne sono a conoscenza.  Qui di seguito trovate cinque cose che dovete assolutamente sapere sull’occhio secco.

1) L’occhio secco…può portare a un eccesso di lacrimazione!

cause occhio secco

Quando parliamo di occhio secco, stiamo parlando allo stesso tempo della disfunzione del film lacrimale, che ricomprende tutte quelle condizioni (tra cui l’occhio secco) in cui l’idratazione dell’occhio è compromessa o insufficiente. Tra queste condizioni vi è anche l’eccessiva lacrimazione.

Quando l’occhio è troppo secco può esserci come reazione da parte dell’organismo, quella di produrre più lacrime del dovuto. Strano! Ma si tratta di una lacrima acquosa,che non ha gli abituali componenti ( lipidi, mucina ed altro ) e che quindi non svolge la sua fisiologica azione; non solo ma  l’emissione di lacrime acquose priva la ghiandola lacrimale dell’acqua che servirebbe alla vera lacrima che quindi viene prodotta in minor quantità: è un circolo vizioso che bisogna interrompere con una adeguata terapia.

2) Le allergie causano l’occhio secco

cause occhio secco

Oltre a bruciore, rossore, starnuti e altri disturbi di varie entità, le allergie, che si manifestano in modo sempre più frequente, persistente e aggressivo, possono causare secchezza oculare. Questo fenomeno negli ultimi anni ha trasformato le comuni allergie stagionali spesso in fenomeni perenni e persistenti durante tutto l’anno, che hanno importanti effetti anche sui nostri occhi. I gas inquinanti e il micro particolato presente nell’aria si depositano sulle mucose delle vie aeree e sulla congiuntiva innescando una reazione infiammatoria. Il persistere dell’infiammazione può alterare la naturale barriera epiteliale attivando le cellule del sistema immunitario. Questa cronica stimolazione del sistema immunitario rilascia sostanze che nel tempo diventano tossiche per l’organismo ma anche per la cornea e la congiuntiva, modificando così la composizione della lacrime e causando quindi secchezza oculare.

3) L’occhio secco non si cura solo con le lacrime artificiali

cura occhio secco

Lipiflow

Uno dei rimedi più utilizzati, e suggeriti, a chi soffre di secchezza oculare è la lacrima artificiale. Si tratta, come il nome suggerisce, di un sostituto lacrimale che senza dubbio dà sollievo e può aiutare ad alleviare i sintomi meno gravi, ma che in molti casi da solo non è sufficiente a curare l’occhio secco.
Grazie ai passi avanti compiuti dalla ricerca in questi anni, oggi è possibile utilizzare nuove vie e nuove terapie per curare la sindrome dell’occhio secco, come l’occlusione dei puntini lacrimali o l’utilizzo di tecniche come il Lipiflow o la luce pulsata che riattivano la funzione lacrimale. Oggi, quindi, esistono diverse terapie in grado di curare la sindrome dell’occhio secco, ma per intervenire in modo efficace occorre realizzare una diagnosi corretta. Per questo è fondamentale affidarsi alla professionalità di un medico oculista specializzato nella patologia dell’occhio secco.

4) L’occhio secco colpisce soprattutto le donne

cura occhio secco

Alcuni ormoni aiutano a stimolare la produzione di lacrime, per questo le variazioni di livelli ormonali possono ridurre la naturale lacrimazione. Ecco perché la sindrome dell’occhio secco predilige il sesso femminile e interessa frequentemente la donna in gravidanza. Ma è soprattutto dopo i 40-45 anni di età che il problema compare più frequentemente: le donne  in menopausa sono il gruppo più numeroso tra i pazienti che soffrono di occhio secco.  Una frequenza sempre maggiore causata anche dalla significativa anticipazione del ciclo mestruale, dall’uso di lenti a contatto e del trucco oltre che dalla permanenza in ambienti con aria condizionata: la patologia arriva ad interessare fino il 60% circa delle donne.Un numero altissimo. Nei primi 7-8 anni dopo la menopausa, il disturbo è controllabile ma dopo tale periodo, l’involuzione delle ghiandole lacrimali diventa irreversibile. Per questo è importante fare una diagnosi tempestiva e, soprattutto, iniziare per tempo le adeguate terapie sostitutive lacrimali a base di acido ialuronico, o altre lacrime artificiali, o mediante l’assunzione per via orale di integratori contenenti estradiolo.

5) L’occhio secco si può prevenire…a tavola!

salmone

La cura della secchezza oculare passa anche attraverso una corretta alimentazione. Bevete abbastanza acqua? Per mantenere una corretta idratazione della superficie oculare occorre bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno (Preferibilmente fuori dai pasti ).

E poi via libera a pesce e verdure, ricchi di vitamine B3, B6, B12, e antiossidanti Omega 3/Omega 6. Tra gli alimenti consigliati: pesce azzurro, tonno, salmone, sgombro, frutti di mare, olio di colza o di noce, noci e nocciole, selvaggina, lattuga, spinaci, semi di lino, alte quantità di frutta e legumi, agrumi, kiwi, cavoli, germi di grano, margarine vegetali.

Per maggiori informazioni sulla cura dell’occhio secco contattate gli specialisti del Centro Italiano Occhio Secco chiamando lo 02 63611970 oppure scrivendo a info@centroitalianoocchiosecco.it