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secchezza oculare e cambiamenti climatici - CIOS - Centro Italiano Occhio Secco

Il nostro pianeta è vivo e soggetto a continui cambiamenti. Le attività umane ne sono in gran parte responsabili. La conseguenza più evidente di questi cambiamenti è forse il cosiddetto surriscaldamento globale, che ha determinato alcuni fenomeni climatici talvolta anche estremi e sbalzi termici inusuali. E non solo: le attività industriali di alcune zone molto sviluppate contribuiscono a mettere in circolo elevate dosi di particolato. Si tratta di un mix di particelle inquinanti sia solide che gassose che si muove nell’atmosfera, che può avere conseguenze negative sulla salute dell’apparato respiratorio, della pelle e degli occhi. In particolare, la Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia che è andata via via diffondendosi sempre di più anche a causa del particolare contesto climatico nel quale oggi viviamo. Scopriamo assieme in che modo la patologia può essere conseguenza di questo stato delle cose.

Salute umana e cambiamenti climatici

La connessione tra cambiamenti climatici e salute umana non è un’ipotesi empirica ma è, anzi, avvalorata da diversi studi scientifici. E’ provato scientificamente, infatti, che l’inquinamento atmosferico e l’innalzamento delle temperature hanno causato un aumento della morbilità di alcune patologie e la nascita di altri disturbi sino a prima inesistenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra il 2030 e il 2050 le patologie legate ai cambiamenti climatici causeranno 250mila decessi l’anno.

Sindrome dell’Occhio Secco e cambiamenti climatici

La Sindrome dell’Occhio Secco è una patologia oculare che può colpire indistintamente uomini, donne e bambini. Tra le cause che la possono scatenare troviamo fattori ormonali, legati all’età, al luogo dove si vive, alla professione che si esercita, ai farmaci che si assumono. E’ una patologia ad ampia diffusione che interessa ampia parte della popolazione mondiale.

Anche i cambiamenti climatici citati in apertura ne sono responsabili. L’impoverimento della qualità dell’aria, la diminuzione dell’umidità, l’aumento della temperatura, l’uso ed abuso di sistemi di condizionamento e di riscaldamento dell’aria e la presenza del sopracitato particolato, che aumenta nei periodi di siccità, possono innescare una serie di sintomi tipici.

Tra questi citiamo:

  • arrossamento
  • bruciore
  • sensazione di corpo estraneo
  • iperlacrimazione
  • secchezza oculare
  • fotofobia

Si tratta di un insieme di disturbi irritativi che mettono a repentaglio il benessere della superficie oculare, alterando il naturale equilibrio del film lacrimale. Disturbi che, a lungo andare, possono cronicizzarsi, sfociando nella Sindrome dell’Occhio Secco. 

Molto spesso è proprio il clima in cui viviamo, assieme all’aria che respiriamo, ad essere il responsabile della Sindrome dell’Occhio Secco. E poiché le manifestazioni climatiche non dipendono da noi, l’unica opportunità per disinnescare il circolo vizioso dei sintomi caratterizzanti la Sindrome è quella di rivolgersi ad un team di specialisti esperti nel settore.

Come trattare la secchezza oculare con successo

La Sindrome dell’Occhio Secco oggi è una patologia trattabile con successo a patto che si conosca con precisione la sua causa scatenante. Il primo passo è evitare l’uso di farmaci da banco in totale autonomia: affidarsi alla guida ed alle indicazioni di uno specialista è cruciale per evitare di andare incontro ad una progressiva recrudescenza della patologia. Poiché, come detto, le cause della Sindrome dell’Occhio Secco possono essere innumerevoli, la diagnostica riveste un ruolo fondamentale. Se per la Sindrome dell’Occhio Secco causata da Meibomite il lipi flow si rivela prezioso, per esempio, potrà non essere lo stesso qualora le cause siano di tipo ambientale.

Individuare le cause che hanno innescato la patologia consente di mettere a punto un protocollo di trattamento mirato rispetto alle proprie esigenze. Un percorso mirato capace di restituire risultati concreti, tangibili e durevoli sul lungo periodo. Ancora una volta, dunque, il consiglio è quello di rivolgersi ad un medico oculista specializzato nella Sindrome dell’Occhio Secco.

Vuoi saperne di più?

Presso il Centro Italiano Occhio Secco è a tua disposizione un team di specialisti nella diagnosi e nel trattamento della secchezza oculare cronica. Anche causata da fattori di tipo ambientale. Vi troverai un team di professionisti dotati di grande competenza e straordinaria professionalità, strumenti diagnostici d’avanguardia e tutti i migliori trattamenti ad ogni disponibili. Chiamaci: siamo a tua disposizione dal lunedi al venerdi dalle 9.00 alle 19.00 allo 02 63611970 o scrivici a info@centroitalianoocchiosecco.it.

Occhio Secco Cause - CIOS Centro Italiano Occhio Secco

La Sindrome dell’Occhio secco è maggiormente nota per essere causata da sbalzi ormonali. E’ tipico il caso della donna che si appresta ad affrontare il periodo della menopausa e che va incontro ad una serie di disturbi tra i quali figura anche la secchezza oculare. Ma è bene ricordare che la secchezza oculare non è un semplice sintomo dell’età che avanza, è ben di più. Si tratta di una vera e propria patologia, le cui cause non si esauriscono negli ormoni “ballerini”. E allora, in merito all’occhio secco, le cause più comuni sono davvero note a tutti? Elenchiamo di seguito le 5 più frequenti.  

Top 5 delle cause dell’Occhio Secco

1 – La qualità dell’aria

I cambiamenti climatici, l’aumento delle temperature medie e dei livelli di particolato nell’aria inducono bruciore, secchezza oculare, sensazione di corpo estraneo e di fastidio. Chi abita in zone fortemente urbanizzate o industrializzate può andare incontro alla Sindrome dell’Occhio Secco anche in giovane e giovanissima età. Non a caso, la Sindrome dell’Occhio Secco può insorgere anche in età pediatrica.

2 – I device elettronici

L’uso massiccio dei device elettronici comporta una crescente abitudine alla visione ravvicinata a scapito di quella sulle lunghe distanze e un meno frequente ammiccamento delle palpebre. La conseguenza è una maggiore evaporazione del film lacrimale, con sintomi associati quali arrossamento ed affaticamento oculare e secchezza oculare.

3 – L’alimentazione

Al giorno d’oggi il tempo dedicato ai pasti, specie durante la settimana, si è ridotto notevolmente. Il risultato è un impoverimento della qualità generale dell’alimentazione, che finisce con il privilegiare cibi “veloci” a scapito di preparazioni fresche e di stagione. Avere un’alimentazione poco bilanciata a favore di carboidrati, affettati, carni rosse e bibite confezionate non aiuta l’apparato visivo a stare bene, ed anzi può predisporre verso alcune patologie oculari. Bere molta acqua e consumare molta frutta e verdura di stagione, al contrario, può mettere al riparo dai sintomi tipici della Sindrome dell’Occhio Secco. Perché per avere un occhio ben idratato è fondamentale che tutto il corpo sia ben idratato.

4 – Alcuni farmaci

Spesso si tende a pensare che un farmaco che si assume per trattare una determinata patologia “limiti” il suo raggio d’azione all’organo o disturbo per il quale è stato prescritto. Non sempre è così. Può capitare, infatti, che vi siano alcuni farmaci che predispongono alla Sindrome dell’Occhio Secco. La pillola anticoncezionale, la terapia ormonale sostitutiva (prescritta solitamente alle donne in menopausa) ed alcuni tranquillanti (per fare qualche esempio), possono innescare, come effetto collaterale, la Sindrome dell’Occhio Secco. Lo stesso vale per alcuni farmaci per cui non serve prescrizione medica, come alcuni anticongestionanti o antistaminici. Attenzione dunque a quali farmaci teniamo sul comodino e cautela nel fai da te: vale sempre il consiglio di consultare il medico.

5 – Le lenti a contatto

Le lenti a contatto rappresentano una grande comodità. Indossarle la mattina e svolgere tutte le incombenze quotidiane senza il pensiero degli occhiali è davvero comodo. Eppure, anche le lenti a contatto devono essere indossate con le dovute cautele, per non incorrere in alcuni sintomi sgradevoli, nonché causare la Sindrome dell’Occhio Secco.

Occhio Secco Indagine Edra per Novartis

Occhio secco: l’indagine Edra per Novartis, realizzata in occasione della Giornata Mondiale della Vista tenutasi il 12 Ottobre 2017, ha voluto fotografare lo scenario italiano della sindrome dell’occhio secco e del suo legame con le abitudini quotidiane, offrendo spunti utili per la gestione dei pazienti che convivono con questa patologia. Novartis ha coinvolto alcuni fra i più autorevoli  esperti italiani, fra cui Lucio Buratto, direttore scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico, di cui fa parte il Centro Italiano Occhio Secco di Milano.

Occhio secco: indagine e risultati in breve

Quanto è diffuso l’occhio secco? Quali sono i sintomi dell’occhio secco?

Dalla indagine condotta da Edra per Novartis, emerge che nell’ultimo anno il 65% del campione ha sofferto di disturbi oculari. Tra i sintomi più comuni: occhi secchi o arrossati, bruciore, sensazione di avere qualcosa nell’occhio, prurito, annebbiamento visivo e fotofobia.

In quanti conoscono la patologia dell’occhio secco?

La metà degli intervistati non è stata in grado di identificare il proprio disturbo, dimostrando quindi che la conoscenza della sindrome dell’occhio secco è ancora scarsa.

Occhio secco, smartphone e computer

Il 57% degli intervistati utilizza quotidianamente dispositivi digitali come smartphone, tablet o computer, per una durata media di ben oltre le 5 ore. La maggior parte delle persone ritiene che questa esposizione contribuisca ad aumentare il rischio di insorgenza dell’occhio secco.

Sindrome dell’occhio secco: sintomi e cause

L’occhio secco è una patologia che consiste nell’alterazione dell’equilibrio che regola la secrezione e la distribuzione del film lacrimale. La superficie oculare risulta poco lubrificata, con sintomi come bruciore, senso di corpo estraneo, fotofobia e difficoltà ad aprire le palpebre. Le cause dell’occhio secco possono essere diverse: abitudini e stili di vita poco salutari, età, predisposizione ed altre patologie. L’uso prolungato di computer, tablet, e-reader e smartphone sta diventando una delle principali cause della sindrome dell’occhio secco: questa abitudine riduce la frequenza di ammiccamento, cioè del battito delle palpebre, impedendo così all’occhio di lubrificarsi come dovrebbe.

Altre cause sono di origine ormonale, come la menopausa, o l’età avanzata e l’uso di alcuni farmaci, la carenza di vitamina A, la polvere, l’inquinamento, malattie autoimmuni e anche l’abuso delle lenti a contatto.

Il coinvolgimento degli esperti

Al fine di accendere i riflettori sulla sindrome dell’occhio secco, Novartis ha coinvolto alcuni fra i massimi esperti italiani in un tavolo di lavoro per dar vita ad un dibattito sull’attuale situazione di incidenza, diagnosi e trattamento terapeutico della patologia in Italia.

Il tavolo di lavoro è composto da:

  • Massimo Accorinti, Dipartimento di Oftalmologia, Università La Sapienza di Roma;
  • Pasquale Aragona, Dipartimento di Scienze biomediche, Referente Regionale del Centro per le malattie della superficie oculare, Università di Messina;
  • Stefano Barabino, Clinica Oculistica, Di.N.O.G.M.I, Università di Genova;
  • Lucio Buratto, Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e Centro Italiano Occhio Secco, Milano
  • Andrea Leonardi, Dipartimento di Neuroscienze, Unità di Oftalmologia, Università di Padova;
  • Francesco Loperfido, responsabile ambulatorio di oftalmologia generale, Ospedale San Raffaele; oftalmologo Commissione Difesa Vista
  • Rita Mencucci, Clinica Oculistica Università di Firenze, Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale, Università di Firenze;
  • Maurizio Rolando, Centro superficie oculare, IsPre Oftalmica, Genova
  • Paolo Vintani, Vice Presidente di Federfarma Milano

La sindrome dell’occhio secco è una patologia ancora troppo sottovalutata e su cui è necessario creare maggiore attenzione e una corretta informazione“ – commentano gli esperti coinvolti nel tavolo di lavoro Ciò significa fare educazione sulle cause che possono contribuire alla comparsa della malattia e creare una cultura sui corretti comportamenti per mantenere in salute i propri occhi. Il tavolo di lavoro vuole analizzare il contesto attuale, sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti – esperti e possibili pazienti – fornendo inoltre indicazioni pratiche per aiutare a prevenire e gestire la sindrome dell’occhio secco attraverso un approccio a 360 gradi”.

Fonte: Novartis

Qualche suggerimento in caso di occhio secco

Occhio secco

In caso di occhi rossi o irritati, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio oculista. La sindrome dell’occhio secco, se non trattata correttamente, può peggiorare sensibilmente al punto da influenzare in modo notevole la vita di tutti i giorni. L’oculista potrà inizialmente prescrivere l’utilizzo di lacrime artificiali e la sospensione delle lenti a contatto, qualora in uso. Inoltre è importante idratare correttamente l’organismo, bevendo almeno due litri d’acqua al giorno, e seguire una dieta bilanciata e ricca di omega 3 e omega 6. Per i casi di occhio secco più seri sono previste diverse soluzioni, come l’occlusione dei puntini lacrimali, il lipflow o la luce pulsata.

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Se soffrite di secchezza oculare o desiderate maggiori informazioni,  contattate il Centro Italiano Occhio Secco, la prima struttura in Italia completamente dedicata alla cura di questo disturbo.

www.centroitalianoocchiosecco.itinfo@centroitalianoocchiosecco.it02 63611970

Occhio secco cause: 10 sono i principali fattori scatenanti

Le cause della sindrome dell’occhio secco sono molteplici e di natura molto diversa fra loro. Stili di vita inadeguati, ambienti poco umidificati, patologie pregresse e, soprattutto per le donne, l’età. Si stima che circa il 90% delle donne in menopausa soffra di secchezza oculare. Ma l’incidenza di questo disturbo oculare è in aumento costante, vediamo perché.

Occhio secco: cause e fattori scatenanti in 10 punti

In occasione  della Settimana della prevenzione e diagnosi dell’occhio secco – tenutasi in 5 città italiane fra il 3 ed il 7 aprile di quest’anno col coinvolgimento del Centro Italiano Occhio Secco ed altre 4 importanti strutture, il nostro Dott. Giuseppe Di Meglio ha incontrato gli amici di Silhouette Donna (clicca qui per l’articolo completo) per parlare dei 10 fattori scatenanti che più spesso causano l’occhio secco.

  1. Smog: le polveri sottili irritano ed alterano la lacrimazione;
  2. Fattori ambientali e climatici:  ambienti poco umidi, polverosi, o una prolungata esposizione degli occhi al sole;
  3. Allergie;
  4. Malattie preesistenti: ipotiroidismo, ipertiroidismo, artrite reumatoide, lupus.
  5. Alcuni tipi di farmaci: antidepressivi, antistaminici, decongestionanti nasali, ansiolitici, contraccettivi orali, betabloccanti, diuretici;
  6. Utilizzo assiduo di lenti a contatto;
  7. Lavoro al computer: La scarsa umidificazione dell’ambiente, resa più precaria dalle ventole di raffreddamento dei computer e di altri device, il prolungato senso di impegno e attenzione, lo stress posturale, provocano alla lunga un netto rallentamento dell’ammiccamento palpebrale. Sbattendo meno le palpebre, non lubrifichiamo correttamente i nostri occhi.
  8. Abuso di tablet e smartphone: L’ammiccamento si riduce e la postura in avanti del collo altera l’apertura palpebrale.
  9. Fumo: è causa di quasi il 30% dei casi di occhio secco. Le donne che fumano rischiano di sviluppare una disfunzione del film lacrimale 4 volte di più rispetto alle non fumatrici. Il rischio è aumentato anche dal fumo passivo.
  10. Altre cause: rosacea, degenerazioni della cornea presenti dalla nascita o acquisite, congiuntivi batteriche, allergiche o virali, herpes zoster, infiammazioni delle palpebre (blefariti), interventi di chirurgica oculare o delle palpebre (blefaroplastica), uso di tossina botulinica per fini estetici.

Qualche suggerimento in caso di occhio secco

Occhio secco

In caso di occhi rossi o irritati, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio oculista. La sindrome dell’occhio secco, se non trattata correttamente, può peggiorare sensibilmente al punto da influenzare in modo notevole la vita di tutti i giorni. L’oculista potrà inizialmente prescrivere l’utilizzo di lacrime artificiali e la sospensione delle lenti a contatto, qualora in uso. Inoltre è importante idratare correttamente l’organismo, bevendo almeno due litri d’acqua al giorno, e seguire una dieta bilanciata e ricca di omega 3 e omega 6. Per i casi di occhio secco più seri sono previste diverse soluzioni, come l’occlusione dei puntini lacrimali, il lipflow o la luce pulsata.

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Se soffrite di secchezza oculare o desiderate maggiori informazioni,  contattate il Centro Italiano Occhio Secco, la prima struttura in Italia completamente dedicata alla cura di questo disturbo.

www.centroitalianoocchiosecco.itinfo@centroitalianoocchiosecco.it02 63611970

Le cause dell’occhio secco sono molteplici, ma non tutti ne sono a conoscenza.  Qui di seguito trovate cinque cose che dovete assolutamente sapere sull’occhio secco.

1) L’occhio secco…può portare a un eccesso di lacrimazione!

cause occhio secco

Quando parliamo di occhio secco, stiamo parlando allo stesso tempo della disfunzione del film lacrimale, che ricomprende tutte quelle condizioni (tra cui l’occhio secco) in cui l’idratazione dell’occhio è compromessa o insufficiente. Tra queste condizioni vi è anche l’eccessiva lacrimazione.

Quando l’occhio è troppo secco può esserci come reazione da parte dell’organismo, quella di produrre più lacrime del dovuto. Strano! Ma si tratta di una lacrima acquosa,che non ha gli abituali componenti ( lipidi, mucina ed altro ) e che quindi non svolge la sua fisiologica azione; non solo ma  l’emissione di lacrime acquose priva la ghiandola lacrimale dell’acqua che servirebbe alla vera lacrima che quindi viene prodotta in minor quantità: è un circolo vizioso che bisogna interrompere con una adeguata terapia.

2) Le allergie causano l’occhio secco

cause occhio secco

Oltre a bruciore, rossore, starnuti e altri disturbi di varie entità, le allergie, che si manifestano in modo sempre più frequente, persistente e aggressivo, possono causare secchezza oculare. Questo fenomeno negli ultimi anni ha trasformato le comuni allergie stagionali spesso in fenomeni perenni e persistenti durante tutto l’anno, che hanno importanti effetti anche sui nostri occhi. I gas inquinanti e il micro particolato presente nell’aria si depositano sulle mucose delle vie aeree e sulla congiuntiva innescando una reazione infiammatoria. Il persistere dell’infiammazione può alterare la naturale barriera epiteliale attivando le cellule del sistema immunitario. Questa cronica stimolazione del sistema immunitario rilascia sostanze che nel tempo diventano tossiche per l’organismo ma anche per la cornea e la congiuntiva, modificando così la composizione della lacrime e causando quindi secchezza oculare.

3) L’occhio secco non si cura solo con le lacrime artificiali

cura occhio secco

Lipiflow

Uno dei rimedi più utilizzati, e suggeriti, a chi soffre di secchezza oculare è la lacrima artificiale. Si tratta, come il nome suggerisce, di un sostituto lacrimale che senza dubbio dà sollievo e può aiutare ad alleviare i sintomi meno gravi, ma che in molti casi da solo non è sufficiente a curare l’occhio secco.
Grazie ai passi avanti compiuti dalla ricerca in questi anni, oggi è possibile utilizzare nuove vie e nuove terapie per curare la sindrome dell’occhio secco, come l’occlusione dei puntini lacrimali o l’utilizzo di tecniche come il Lipiflow o la luce pulsata che riattivano la funzione lacrimale. Oggi, quindi, esistono diverse terapie in grado di curare la sindrome dell’occhio secco, ma per intervenire in modo efficace occorre realizzare una diagnosi corretta. Per questo è fondamentale affidarsi alla professionalità di un medico oculista specializzato nella patologia dell’occhio secco.

4) L’occhio secco colpisce soprattutto le donne

cura occhio secco

Alcuni ormoni aiutano a stimolare la produzione di lacrime, per questo le variazioni di livelli ormonali possono ridurre la naturale lacrimazione. Ecco perché la sindrome dell’occhio secco predilige il sesso femminile e interessa frequentemente la donna in gravidanza. Ma è soprattutto dopo i 40-45 anni di età che il problema compare più frequentemente: le donne  in menopausa sono il gruppo più numeroso tra i pazienti che soffrono di occhio secco.  Una frequenza sempre maggiore causata anche dalla significativa anticipazione del ciclo mestruale, dall’uso di lenti a contatto e del trucco oltre che dalla permanenza in ambienti con aria condizionata: la patologia arriva ad interessare fino il 60% circa delle donne.Un numero altissimo. Nei primi 7-8 anni dopo la menopausa, il disturbo è controllabile ma dopo tale periodo, l’involuzione delle ghiandole lacrimali diventa irreversibile. Per questo è importante fare una diagnosi tempestiva e, soprattutto, iniziare per tempo le adeguate terapie sostitutive lacrimali a base di acido ialuronico, o altre lacrime artificiali, o mediante l’assunzione per via orale di integratori contenenti estradiolo.

5) L’occhio secco si può prevenire…a tavola!

salmone

La cura della secchezza oculare passa anche attraverso una corretta alimentazione. Bevete abbastanza acqua? Per mantenere una corretta idratazione della superficie oculare occorre bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno (Preferibilmente fuori dai pasti ).

E poi via libera a pesce e verdure, ricchi di vitamine B3, B6, B12, e antiossidanti Omega 3/Omega 6. Tra gli alimenti consigliati: pesce azzurro, tonno, salmone, sgombro, frutti di mare, olio di colza o di noce, noci e nocciole, selvaggina, lattuga, spinaci, semi di lino, alte quantità di frutta e legumi, agrumi, kiwi, cavoli, germi di grano, margarine vegetali.

Per maggiori informazioni sulla cura dell’occhio secco contattate gli specialisti del Centro Italiano Occhio Secco chiamando lo 02 63611970 oppure scrivendo a info@centroitalianoocchiosecco.it